LUIGINI (o Luvigini) Federico
Bindo Chiurlo
Trattatista italiano, nato a Udine circa il 1530. Fratello dell'erudito Francesco, maestro prima, poi segretario di Alessandro Farnese, dello scrittore di [...] , che si riferiscono costantemente alle forme concrete delle loro "signore", e hanno alla mano, per codice di bellezza, l'Ariosto. Opera non certo singolare per contenuto o rilievo; ma, nonostante i tratti di pesante e talora inesatta erudizione, di ...
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MINERBI, Lucilio
Francesco Foffano
"Gentiluomo romano", chiama egli sé stesso nei suoi libri, ma deve aver dimorato lungamente a Venezia, dove aveva protettori e amici, e dove pubblicò un Dizionario [...] , nel quale corrobora l'uso di alcuni vocaboli con esempî tolti da Dante, dal Petrarca, dal Boccaccio e dall'Ariosto. Disegnava anche un Dizionario del Petrarca, di cui non si ha traccia.
Bibl.: Fontanini-Zeno, Biblioteca dell'eloquenza italiana ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] dal Bindoni. I fratelli Agostino e Bernardino e il figlio Francesco ne continuano l'opera affiancando al repertorio tradizionale della casa autori illustri, dal Boccaccio all'Ariosto, dal Petrarca all'Aretino.
Attivissimi nella letteratura volgare ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] 1990, pp. 129, 188, 261, 268-269, 281, 283, 300.
146. Francesco Sansovino, Delle cose notabili che sono in Venetia, libri due, Venetia 1565, c. Giocondo, Agostino Bevazzano, Marco Musuro e Ludovico Ariosto.
263. "OPERATUS SACRIS IN DIVI MARCI AEDE ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] il passato o il presente? è più grande Tasso o Ariosto? Se nei romanzi eroico-galanti l'eroe o l' F. Walter Lupi, Pisa 1990.
11. Leggibile sia nell'edizione a cura di Francesco Fonte Basso, Padova 1991, che in quella a cura di Laura Coci, Parma ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] vaghe immagini, quale rimane in noi? Come ebbe a scrivere Francesco Torti: «La sua anima più viva che tenera, più fantastica , / rapidissimo corse in paradiso». Che divengano poi Dante e Ariosto sotto la penna di questo rimatore che fu detto, ahimè, ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] nipote. Ma come? Leggendo Dante, Petrarca, Ariosto, Tasso, Bembo, Baldassar Castiglione, Boccaccio e Paul L. Rose, A Venetian Patron and Mathematician of the Sixteenth Century: Francesco Barozzi (1537-1604), "Studi Veneziani", n. ser., 1, 1977, pp ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] i classici, molte le opere di letteratura moderna: rime dell'Ariosto, del Tasso, di Menon e Begoto (in vernacolo), ha più di cinquanta, persino due "in un camerino delle serve"; Francesco Viscardi ne ha trenta (270); e non vi è alcun libro. Forse ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] persuasione. Il Dramma avea per titolo Il Vincitor Generoso: il poeta era Francesco Bruni, che l'avea dedicato a S. M.: la musica era stata gioventù ancora più studiosa e colta non sapeva che l'Ariosto avesse mai fatto Comedie. A l'ora fu che ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] persuasione. Il Dramma avea per titolo Il Vincitor Generoso: il poeta era Francesco Bruni, che l’avea dedicato a S. M.: la musica era stata gioventù ancora più studiosa e colta non sapeva che l’Ariosto avesse mai fatto Comedie. A l’ora fu che giudicai ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o tra le braccia, in modo da tenerla in una...
minore
minóre agg. [lat. minor -ōris, che funge da compar. di parvus «piccolo»; cfr. meno e minimo] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., e in usi poetici anche al plur., o posposto al sost., si tronca spesso in minór, spec. davanti...