L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...]
Ancora più decisive di quelle dantesche sono le selezioni di ➔ Francesco Petrarca nel Canzoniere. I Rerum vulgarium fragmenta constano di 3275 parole tendenza alla norma non è però univoca e Ariosto presenta casi di regressione per ragioni di rima, ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] Casio de' Medici, Alfonso e Galasso Ariosto. Come studente, maggiormente incline agli studi letterari a fra Marino di Venetia dell'ordine dei fra' minori di S. Francesco, inquisitore et similmente a Gio. Maria Buccello fiscale, che noi potessimo ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] beau), «se ho detto mia maniera di pensare» (1847, a Francesco V; senza l’articolo davanti al possessivo), «vado parlarne un momento» civili»: p. 976; «To’, to’, to’! o quella dell’Ariosto e del Bartoli ferraresi [...] che lingua è?»: p. 1362).
Gli ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] dal Petrarca e dal Boccaccio, culmina nel Poliziano, nell’Ariosto e nel Tasso, si decompone nel Seicento e nell’ il 6 febbraio. Un dramma in famiglia. Romanzo contemporaneo, Per Francesco Sanvito, Milano 1862.
G. Berchet, Lettera semiseria, a cura ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] e dei voltairiani, di Rousseau, Machiavelli, Dante, Ariosto, Botta, Colletta, fatta per altro senza molta applicazione intransigente purismo, sino a collaborare, con Gaetano Daita e Francesco Paolo Perez, alla ristampa di un Elenco di alcune parole ...
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Mandragola
Pasquale Stoppelli
Con la Mandragola siamo dinanzi alla più bella commedia italiana di tutti i tempi. Della sua eccezionalità si rese già conto Voltaire nell’Essai sur les moeurs et l’esprit [...] considerare che la Mandragola non nasce, com’è per Ariosto e per il Bibbiena, dall’esigenza di soddisfare il con a capo il celeberrimo Cherea, nome d’arte del lucchese Francesco de’ Nobili. Non sappiamo se Cherea ebbe parte nello spettacolo romano ...
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Sicilia
Ernesto Pontieri
Giorgio Santangelo
Pier Vincenzo Mengaldo
(Cicilia). – Storia. Le vicende storiche della S. che ebbero profonda influenza e risonanza nell'animo della generazione alla quale [...] Vivona, D. e la S., in Annuario del Liceo Classico Statale Francesco Vivona, Roma 1968; E. Ragni, Federico II, in Dizionario critico ID., Voci e locuzioni poetiche di D., Petrarca, Ariosto, Tasso e da altri autori del Cinquecento, Palermo 1756; ...
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GALILEI, Galileo
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 15 febbr. 1564 da Vincenzio e Giulia Ammannati.
I Galilei (detti così dal nome o soprannome d'un antenato, il cui cognome era Bonaiuti) appartenevano alla [...] postille all'Orlando furioso mostrano una netta preferenza per Ariosto (lo conobbe quasi a memoria). Amò la letteratura Sacro Palazzo, il domenicano N. Riccardi, e col cardinale Francesco Barberini, andò a Roma (maggio-giugno 1630), contando sull' ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giordano Bruno
Michele Ciliberto
In seguito alla morte sul rogo, sull’opera di Giordano Bruno si è accumulata la densa polvere di una fortuna, e di un mito, che ha stravolto per un lungo periodo tratti [...] il carattere e lo svolgimento dell’arte sua (B. Croce, Ariosto, Shakespeare e Corneille, 1920, 19292, p. 73).
Riprendendo fin da quando gli era arrivata la notizia che aveva chiamato Francesco Patrizi, uno che (come disse a Mocenigo) non credeva in ...
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FEDERICO II Gonzaga, duca di Mantova e marchese del Monferrato
Gino Benzoni
Gonzaga, A lungo sospirato dai genitori, il marchese di Mantova Francesco e Isabella d'Este, relativamente allietati, nei [...] X un breve di raccomandazione a suo riguardo. Preso in simpatia da Francesco I, F. fu con lui a Bologna, in dicembre quando incontrò a cura di P. G. Baroni, Bologna 1962, ad vocem; L. Ariosto, Lettere, a cura di A. Stella, Milano 1965, ad vocem; Id., ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o tra le braccia, in modo da tenerla in una...
minore
minóre agg. [lat. minor -ōris, che funge da compar. di parvus «piccolo»; cfr. meno e minimo] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., e in usi poetici anche al plur., o posposto al sost., si tronca spesso in minór, spec. davanti...