La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] . La teorica dell’uso fiorentino: appunti e osservazione per norma della gioventù studiosa, Torino, Paravia.
Avolio, Francesco (1994), I dialettismi dell’italiano, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] il primo trattato musicale a stampa risale al 1492 (Francesco Caza, Tractato vulgare de canto figurato, Milano, Pachel), voce di tenore «è la pittrice vera di tutte le passioni: i suoi quadri portano il sigillo della verità», p. 30). Naturalmente il ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] sotto il e per. Possono fare eccezione le polirematiche i cui componenti non hanno un uso autonomo, come lemme lemme A questo carattere conservativo delle locuzioni vanno probabilmente ascritti i numerosi fenomeni di apocope in esse presenti: ragion ...
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] che si riferiscono a due o più nomi coordinati. Se i due nomi sono entrambi maschili o entrambi femminili, l’aggettivo dell’Alpi schermo / pose fra noi et la tedesca rabbia (Francesco Petrarca, Rerum vulgarium fragmenta CXXVIII, 33-35, p. 175)
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] campo ripresero con Raffaele Giacomelli, Corrado Grassi, Giorgio Piccitto, Giovanni Tropea, Temistocle Franceschi e Michele Melillo (alcuni tra questi sono tra i maggiori dialettologi italiani della seconda metà del Novecento), e terminarono nel 1964 ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] dopo ne denunciò però la scomparsa (L. De Angelis, Biogr. d. scrittori sanesi, I, Siena 1824, p. 248).
Dopo una breve presenza a Roma nella biblioteca di Francesco De Rossi, lo scritto passò ai gesuiti di Vienna, per poi tornare definitivamente a ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] ; metto in carica il telefono e ti richiamo; ecc.), i quali risulterebbero incongrui in altri contesti. In altre forme di e Consiglio Nazionale delle Ricerche, pp. 105-127.
Sabatini, Francesco (1997), Prove per l’italiano ‘trasmesso’ (e auspici di ...
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Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] «L’aura che ’l verde lauro e l’aureo crine», Francesco Petrarca allude al nome, taciuto, di Laura. L’aura, lauro rubricato il caso petrarchesco parte / parto. Assieme ad altri casi, come i frequenti giochi su fiore / Fiorenza o su amaro / amore (per ...
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PETROCCHI, Giorgio
Guido Lucchini
PETROCCHI, Giorgio. – Nacque a Tivoli il 13 agosto 1921 da Giuseppe e Valeria Vanni. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1942, fu bibliotecario [...] Pascoli (Torino 1962); gli studi francescani e di letteratura religiosa: oltre naturalmente ai Fioretti di san Francesco (Alpignano 1972), i volumi Scrittori religiosi del Duecento e Scrittori religiosi del Trecento (entrambi Firenze 1974); Segnali e ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] tre assi rappresentato nella fig. 1, le varietà da (f) a (i) si collocano nel quadrante in basso a destra, mentre la varietà (g) dialects of Italy, London - New York, Routledge.
Sabatini, Francesco (1985), “L’italiano dell’uso medio”: una realtà tra ...
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francesco
francésco agg. e s. m. [dal lat. tardo Franciscus, der. di Francus «franco1»] (pl. m. -chi), ant. – Francese: La terra che fé già la lunga prova E di Franceschi sanguinoso mucchio (Dante); i modi e le cadenze della prosa f. (D’Annunzio)....
draghicidio (Draghicidio) (iron.) s. m. Nel linguaggio politico e mediatico, l’eliminazione di Mario Draghi. ◆ Che [Marco Travaglio] penso tuttavia — leggendone le analisi e i racconti sul suo Fatto Quotidiano — più interessato a scrivere “Il...