Letterato (Venezia 1712 - Pisa 1764); la sua educazione letteraria e scientifica è legata soprattutto agli anni trascorsi a Bologna, ove impostò, nelle sue linee fondamentali, il Newtonianismo per le dame; [...] trasferitosi a Parigi, nel 1733, s'impose a quella società con il suo vivissimo ingegno e quivi condusse a termine la sua opera di cui mutò il titolo in quello di Dialoghi sopra l'ottica newtoniana; dalla ...
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Pittore (Bologna 1578 - ivi 1660). Fu alla scuola di D. Calvaert, insieme a G. Reni, che poi seguì nell'Accademia carraccesca. Recatosi a Roma (c. 1601-1602), collaborò con Annibale Carracci alle lunette [...] , crea una serie di opere di un raffinato classicismo, quali le quattro Storie di Venere ora nella Gall. Borghese (1625). Ritornato a Bologna nel 1625, vi svolse un'ampia attività, dipingendo numerose pale d'altare in cui la sua vena si va via via ...
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Fisico (Bologna 1618 - ivi 1663), gesuita, prof. di matematica nel collegio di Bologna. Si occupò di astronomia nella lunga collaborazione con il gesuita G. B. Riccioli, nelle opere del quale, in partic. [...] nell'Almagestum novum (1651) e nell'Astronomia reformata (1665), figurano numerosi contributi di Grimaldi. Descrisse le particolarità del suolo della Luna, misurandone l'altezza dei monti. Contribuì alla ...
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Perito di agrimensura, di architettura e d'idrostatica (Bologna 1712 - Perugia 1768); collaborò a importanti lavori idraulici e catastali nell'Emilia e nell'Umbria. Scrisse, tra l'altro, le Istruzioni [...] pratiche per l'ingegnere civile o sia perito agrimensore e perito d'acque (1748; 9a ed. 1840), un Trattato d'aritmetica pratica (1752) e un Trattato della misura delle fabbriche (1757). Ideò e costruì ...
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Architetto militare (Bologna 1504 - L'Aquila 1576). Al servizio di Alessandro de' Medici costruì le fortezze di Livorno e Pistoia, poi a Roma per Paolo III Farnese fortificò le mura della città papale. [...] Dal 1539 al 1545 ebbe il compito di fortificare Camerino, Castro, Nepi e Pesaro, possedimenti pontifici. Nella guerra contro Carlo V fortificò efficacemente la città di Parma. Per Margherita d'Austria, ...
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Pittore (Milano 1616 - Bologna 1681). Allievo di D. Crespi, dal 1634 circa si trasferì a Bologna dove fu scolaro di G. Reni, dai cui modi dipendono le opere dipinte per la chiesa di S. Stefano (1637-39). [...] A Roma (1646-50) ebbe modo di indirizzare la sua arte in chiave più naturalistica e si interessò in particolare al paesaggio. Partecipò alla decorazione della villa Estense di Sassuolo (1650-52). Fu apprezzato ...
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Filosofo (Catanzaro 1834 - Bologna 1913); prof. prima nell'univ. di Palermo e dal 1871 (succedendo a F. Fiorentino nella cattedra di storia della filosofia) in quella di Bologna. Di orientamento mistico [...] e platonizzante, combatté tanto l'idealismo quanto il positivismo. L'opera sua più significativa come sforzo speculativo è l'Abbozzo d'una teorica delle idee (1870). Ma la sua fama è legata soprattutto ...
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Musicista (Napoli 1709 - Bologna o Napoli 1770 circa). Esordì quale operista a Napoli nel 1729. Nel 1735 fu chiamato a Pietroburgo, direttore della nuova compagnia di opere italiane, e vi compose varie [...] tradotto in russo da V. Trediakovskij, è la prima opera rappresentata in Russia; Cefal i Prokris (1755) è la prima opera su libretto originale russo (di A. P. Sumarokov), ed eseguita da soli cantanti russi. Nel 1762 l'A. si trasferì a Bologna. ...
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Musicista (Palermo 1659 - Bologna 1726), sacerdote (dal 1715). Fu cantore presso la cappella di S. Petronio a Bologna e divenne celebre come contraltista, sia sulle scene sia nell'esecuzione di musiche [...] sacre. Dopo essere stato al servizio di varie corti in Italia e in Germania, tornò a Bologna, dove fondò (1705) una scuola che divenne il centro del cosiddetto bel canto italiano. Compose opere, oratorî, musica vocale e strumentale. ...
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Filosofo italiano (Iseo 1830 - Padova 1911), prof. nelle univ. di Bologna (1861-67) e di Padova (dal 1867); socio nazionale dei Lincei (1884). Buon conoscitore del pensiero tedesco del suo tempo (J. F. [...] Herbart, R. H. Lotze, F. A. Trendelenburg), subì soprattutto l'influsso delle dottrine del Lotze. Tra i suoi scritti: Pensiero e conoscenza (1864), La coscienza e il meccanismo interiore (1872) ...
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transfemminismo s. m. Espressione del femminismo degli inizi del terzo millennio che, rispetto a quelle storiche degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, rifiuta il binarismo di genere e, a partire dalle esperienze e dalle posizioni politiche...
europolitico
s. m. Uomo politico degli Stati membri dell’Unione europea che svolge la sua attività in sede comunitaria. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto diffuso...