Pittore, nato a Milano nel 1467. Scarse sono le notizie biografiche. Forse giovanissimo si dedicò all'arte, attratto quasi subito nell'orbita di Leonardo venuto nel 1482 a Milano.
Del primo periodo preleonardesco, [...] suo capolavoro: la Madonna Casio del Louvre, eseguita a Bologna, dopo che la caduta del Moro aveva fatto emigrare compiuta dal B. allorché seguì il maestro a Roma con Francesco Melzi e col Salaino. Qualità vivamente decorative hanno spesso i suoi ...
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Regista del cinema e della televisione, nata a Carpi (Modena) il 12 gennaio 1937. Laureatasi in lettere antiche all'università di Bologna, si iscrive (1960) al Centro sperimentale di cinematografia. Realizzati [...] vari documentari, fra cui Storia del Terzo Reich (1962-63) e La donna nella Resistenza (1965). Nel film Francesco d'Assisi (1966), la C. sottolinea anticonformisticamente non tanto la santità quanto la carica contestatrice del personaggio, con chiare ...
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PAOLO Veneto
Bruno Nardi
Paolo Nicoletti, detto Paolo Veneto o Paolo di Venezia, nacque a Udine intorno al 1372. Monaco eremitano, ebbe gran fama, nel sec. XV e nella prima metà del XVI, come commentatore [...] dimora, e si diede a peregrinare a Firenze, a Siena, a Bologna, a Parma e a Perugia, insegnando negli studî di queste città. A Siena sostenne un'aspra lotta contro Francesco Porcari, arso vivo come eretico. Nel 1428 ottenne di ritornare a Padova ...
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Musicista, nato a Venezia verso il 1670, morto a Vienna il 28 dicembre 1736. Fra i compositori italiani vissuti a Vienna in quel torno di tempo egli si distingue sia per la molteplice attività musicale, [...] straniera. Quando dalla città nativa si recò a Bologna e poi a Modena, era già stimato come trenta melodrammi. Talune opere comiche furono da lui composte allorché sostituiva Francesco Conti ammalato. L'elenco completo della sua produzione è stato ...
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PITTONI, Giambattista
Laura Coggiola Pittoni
Pittore, nato nel 1687 forse a Venezia, morto ivi il 17 novembre 1767. Fu iniziato all'arte da Francesco suo zio, che ebbe discreta fama, ma non grande valore, [...] e del quale restano dipinti a Venezia (in S. Moisè e in S. Pantaleone), a Cerano, Verona, Bologna, Stoccolma e altrove.
Giambattista presto lo sorpassò staccandosi dalla sua maniera. Studiò i grandi cinquecentisti, tra cui predilesse il Veronese; fu ...
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Scrittore d'arte e pittore. Nativo di Colle Valdelsa, sembra vissuto fino al principio del sec. XV. Allievo di A. Gaddi, si stabilì poi a Padova, dove è ricordato come pittore di Francesco il Giovane da [...] ); L. Venturi, La critica d'arte alla fine del Trecento, in L'Arte, XXVIII (1925), p. 233 segg.; id., Il gusto dei primitivi, Bologna 1926, p. 77 segg.; L.F. Benedetto, Un giudizio inedito di X. de Maistre, in Il Vasari, II (1929), p. 96 segg. ...
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Di lui sappiamo soltanto che, nato nel 1432 o 1433, fu frate domenicano e morì probabilmente nel 1527. Viaggi in Oriente e in Grecia gli furono attribuiti per meglio giustificare la competenza nell'arte [...] 1920, p. 1 segg.; P. Molmenti, Alcuni documenti concernenti l'autore dell'H. P., in Curiosità di storia veneziana, Bologna 1920; W. Zabughin, Storia del Rinascimento cristiano, Milano 1924, p. 162 segg.; G. Leidinger, A. Dürer u. die Hypnerotomachia ...
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MANUZIO, Aldo, il Giovane
Tammaro De Marinis
Nipote del precedente, primogenito di Paolo Manuzio, nato a Venezia il 13 febbraio 1547, morto a Roma il 28 ottobre 1597. Educato con rigore, d'ingegno precoce, [...] all'insegnamento, prima in Venezia, dal 1576, dopo in Bologna, dove tenne la cattedra di retorica (1585): qui compose . Certo in riconoscenza di questa sua fatica egli ebbe da Francesco de' Medici l'offerta della cattedra dell'università di Pisa, ...
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Pittore, nato a Montefiore dell'Aso il 6 gennaio 1874, morto a Roma il 7 febbraio 1928. Studiò all'Istituto di belle arti di Bologna, si stabilì a Roma, aderì al movimento umanistico del gruppo In arte [...] I maestri studiati divennero allora Michelangelo e Correggio. Passato alle accademie di Bologna e poi di Roma, il De C. si dava a un , Hermes, L'Eroica) e per le opere del D'Annunzio (Francesca, Figlia di Iorio, Laudi, Notturno, ecc.) e del Pascoli; e ...
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Uomo politico, nato a Oulx il 30 ottobre 1807, morto a Roma il 4 dicembre 1874. Laureatosi in legge, fu sostituto procuratore del re (1834), intendente generale della divisione di Nizza (1841), ministro [...] contenzioso diplomatico. Il 15 novembre 1874 assunse riluttante la presidenza del Senato, che tenne pochi giorni.
Bibl.: L. De Ambrois De Nevache, Notes et souvenirs inédits, Bologna 1901; D. Zanichelli, in Nuova Antologia, XXXVI (1901), pp. 546-549. ...
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transfemminismo s. m. Espressione del femminismo degli inizi del terzo millennio che, rispetto a quelle storiche degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, rifiuta il binarismo di genere e, a partire dalle esperienze e dalle posizioni politiche...
europolitico
s. m. Uomo politico degli Stati membri dell’Unione europea che svolge la sua attività in sede comunitaria. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto diffuso...