Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] ; il Mistico omaggio (1815) in onore dell'arciduca Giovanni, il Ritorno di Astrea (1816) in onore dell'imperatore FrancescoI, L'invito a Pallade (1819). Di particolare interesse invece l'epistolario di questo periodo; fuori del turbine dorato dell ...
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Riformatore religioso della Svizzera (Wildhaus, Toggenburg, 1484 - Kappel 1531), fondatore della Chiesa propriamente detta riformata, l'espansione e il rafforzamento della quale si devono invece all'opera [...] , 1523; De vera et falsa religione, dedicato a FrancescoI, 1525) e propagava. Z. si trovò presto, Quando si ripresero le armi, gli Zurighesi si trovarono sulla difensiva contro i cantoni cattolici esasperati dal blocco del grano, del sale, del vino ...
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Nome con cui è noto il pittore Giovanni Battista di Iacopo de' Rossi (Firenze 1495 - Parigi 1540). Tra i maggiori esponenti, con il Pontormo e D. Beccafumi, del primo manierismo fiorentino, rivelò il suo [...] degli Dei e delle Fatiche di Ercole, incisi da G.I. Caraglio); il soggiorno romano fu fondamentale per la conoscenza di e lavorò alla decorazione del castello di Fontainebleau (Galleria di FrancescoI, in collab. con F. Primaticcio, 1532-37). A ...
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Filosofo (Cuts, Vermandois, 1515 - Parigi 1572). Il nome di R. è legato soprattutto alla riforma della dialettica (Dialecticae institutiones ad Lutetiae Parisiorum Academiam , 1543), cioè allo sforzo di [...] degli aristotelici riuscì a ottenere che il re FrancescoI le vietasse entrambe. Nonostante la condanna delle due trattazione dell'enunciazione, del sillogismo e del metodo o sistema). I sei modi sillogistici che vanno sotto il suo nome, e nei ...
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Abile politico, dovette faticosamente destreggiarsi fra Venezia, stato pontificio, Francia e Spagna, perdendo e riconquistando più volte i suoi domini. Amante della cultura (alla sua corte visse L. Ariosto), [...] Chiesa contro Venezia, ingrandì nella guerra della lega di Cambrai i suoi possessi (distrusse a Polesella, sul Po, la flotta , figlia di Luigi XII; quando FrancescoI, con la pace di Cambrai (1529), abbandonò i suoi alleati italiani, corse di nuovo ...
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Famiglia milanese d'origine romagnola, il cui primo personaggio storico è Alidosio, conte di Cunio e di Barbiano, condottiero al soldo di Bernabò Visconti e padre del famoso capitano Alberico da Barbiano. [...] nomi che si ricordano sono quelli di Lodovico (n. 1488 - m. Milano 1530), figlio di Carlo, che fu al servizio di FrancescoI e poi di Carlo V dal quale fu creato governatore di Milano, e Giovanni Giacomo (n. 1565 - m. nel castello di Chiochier, Liegi ...
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Poeta francese (Cahors 1496 - Torino 1544). Figlio del "rhétoriqueur" Jean, studiò a Parigi sotto la guida del padre; iniziò quindi la carriera di cortigiano e alla morte del padre ereditò la carica di [...] "valet de chambre" del re FrancescoI. A corte godé di un grande prestigio; ma accusato di eresia, e compromesso nell'affaire des placards, dové riparare prima presso Margherita di Navarra (1534), poi in Italia, a Ferrara (presso Renata di Francia) e ...
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Scultore e pittore (Firenze 1475 - Tours 1554). Protetto dai Medici, si formò nell'ambito di A. del Verrocchio, e subì l'influsso di Leonardo, al quale fu legato da una salda amicizia; la sua attività [...] , Museo civico). La sua produzione pittorica, attestata da Vasari, è ignota; poco si conosce anche dell'attività svolta in Francia, dove passò dopo la cacciata dei Medici (1528) e dove lavorò a un monumento equestre a FrancescoI, mai compiuto. ...
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Pittore, scultore, architetto (Bologna 1504 - Fontainebleau 1570). Allievo forse di Innocenzo da Imola e del Bagnacavallo, fu a Mantova con Giulio Romano per la decorazione del Palazzo del Te (1525-31), [...] esperienza fondamentale per la sua formazione. Nel 1531, forse su indicazione dello stesso Giulio Romano, fu chiamato da FrancescoI a Fontainebleau per collaborare alla decorazione del castello, cui soprintendeva il Rosso. Lo stile di P., che ...
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Orientalista, cosmografo cabalista (Barenton, Manche, 1510 - Parigi 1581). Al seguito dell'ambasciata di FrancescoI a Costantinopoli iniziò lo studio dell'arabo, avendo già appreso da autodidatta l'ebraico [...] e il greco. Pur stimato come studioso, ebbe vita assai movimentata per le sue idee stravaganti, orientate verso il tentativo di conciliare un cristianesimo razionalistico con speculazioni visionarie, dominate ...
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francesco
francésco agg. e s. m. [dal lat. tardo Franciscus, der. di Francus «franco1»] (pl. m. -chi), ant. – Francese: La terra che fé già la lunga prova E di Franceschi sanguinoso mucchio (Dante); i modi e le cadenze della prosa f. (D’Annunzio)....
draghicidio (Draghicidio) (iron.) s. m. Nel linguaggio politico e mediatico, l’eliminazione di Mario Draghi. ◆ Che [Marco Travaglio] penso tuttavia — leggendone le analisi e i racconti sul suo Fatto Quotidiano — più interessato a scrivere “Il...