Condottiero provenzale (n. Narbona inizî sec. 14º - m. Roma 1354). Frate dell'ordine degli Ospitalieri, venuto in Italia (1345) militò per Luigi d'Ungheria, nelle guerre di successione del Napoletano, poi per la Chiesa, che finì per lasciare, mal pagando essa i suoi servizî. Compiute varie imprese in Toscana e Romagna, con la "grande compagnia" da lui creata, già meditava di costituirsi uno stato proprio ...
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MORIALE, Giovanni, detto fraMoriale
Elvira Vittozzi
MORIALE (Moriale d’Albarno), Giovanni, detto fraMoriale (Morreale). – Nacque a Narbona, in Francia, probabilmente negli anni Trenta del XIV secolo, [...] XV (1851) pp. 33- 35; E. Ricotti, Storia delle compagnie di ventura in Italia, Torino 1893, pp. 250-268; G. Gerola, Fra’ Moriale in Toscana, in Archivio storico italiano, s. 5, XXXVII (1906), pp. 261-300; G. De Blasiis, Racconti di storia napoletana ...
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Comune della Toscana (384,7 km2 con 98.259 nel 2020), capoluogo di provincia. La città è situata a 296 m s.l.m., al margine meridionale di un’ampia conca appenninica che nella sua parte settentrionale [...] essere stata preda delle compagnie di ventura di fra’ Moriale, Giovanni Acuto e Alberico da Barbiano, fu infine ab. nel 2020).
È la provincia più orientale della Toscana, divisa fra 36 comuni. Si distende sul Casentino, su parte del Valdarno, della ...
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VENTURA La prima origine di quelle milizie mercenarie, che si raccoglieranno poi a formare le Compagnie di ventura, risale a secoli remoti del Medioevo. Già nel sistema di guerra feudale, il signore dava [...] , l'Umbria, la Toscana ed ebbe altissimi riscatti da Siena, da Firenze, da Pisa (1353-54). Ucciso fraMoriale a Roma da Cola di Rienzo, i venturieri ebbero fra i più reputati e temuti loro capi Konrad von Landau, "il conte Lando", e Hanneken von ...
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Nicola, figlio di Lorenzo taverniere e di Maddalena, lavandaia e acquaiola, nacque in Roma nel rione della Regola nel 1313 o nel 1314. Orfano di madre, visse presso parenti in Anagni, sino a venti anni, [...] 'assillante bisogno di danaro per provvedere all'esercito, lo indussero ad atti che gli alienarono l'animo del popolo: decapitò fraMoriale, venuto in Roma a tutelare i suoi interessi, e ne confiscò le ricchezze; arrestò due fratelli di lui, Brettone ...
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Figlio di García Albornoz e di donna Teresa de Luna e nato a Cuenca nei primi anni del sec. XIV, Egidio Albornoz, sebbene ereditasse dalla potente famiglia paterna l'istinto e il gusto delle armi, fu avviato, [...] liberazione da papa Innocenzo VI, riuscì, col prestigio di cui il tribuno ancora godeva e con la forza del famoso condottiero fra' Moriale, a entrare in Roma, dove Cola di Rienzo fu fatto senatore e, per qualche tempo, poté sostenersi con l'appoggio ...
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GIOVANNA I d'Angiò, regina di Sicilia
Andreas Kiesewetter
Nacque nel dicembre 1325, primogenita dell'unico figlio di re Roberto d'Angiò, Carlo duca di Calabria, e della sua seconda moglie Maria di Valois. [...] Gran Compagnia che, ora sotto il comando di Corrado di Landau (il "conte Lando" dei cronisti italiani) dopo l'esecuzione di fraMoriale per ordine di Cola di Rienzo, occupò la Capitanata nel febbraio 1355. Le speranze di un intervento contro la Gran ...
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Nacque nel 1320, secondo figlio di Filippo (I) principe di Taranto e di Caterina di Valois. Secondo il testamento paterno del 25 dic. 1331 i Principati di Taranto e Acaia dovevano andare al fratello maggiore, [...] L., Filippo (II), nell'aprile-maggio 1354 in Abruzzo contro la compagnia dell'ex giovannita "fra" Moriale fallì miseramente, e per l'allontanamento di Moriale dovettero essere versati 40.000 fiorini. Poco dopo scoppiò un conflitto tra L. e suo cugino ...
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Nobile svevo (m. 1363), dapprima al servizio del re Luigi di Ungheria, nel 1353 appare a capo della Grande Compagnia, in sottordine a FraMoriale, poi capo di essa e tristemente famoso per le devastazioni [...] che causò nell'Italia centrale. Patì una dura sconfitta al passo delle Scalette (25 luglio 1358). Un altro colpo ricevette, a un anno di distanza, al Campo delle Mosche. Passato poi al servizio del marchese ...
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Capitano d'origine provenzale (sec. 14º). Giureconsulto, appoggiò Cola di Rienzo, cui prestò denaro per assoldare mercenarî. Nominato capitano delle milizie a Roma, fu da Cola fatto arrestare per tradimento [...] (ag. 1354) coi fratelli fraMoriale e Brettone; lo liberò il card. Albornoz. ...
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