Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] a precise scelte editoriali che puntano a creare una grande prossimità fra chi la radio la fa e chi l’ascolta.
Ma alla TV (1975-1994), pp. 207-235 (1a ed. 1994).
De Mauro, Tullio (1963), Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza.
Diadori, ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] , Bari, Laterza.
De Mauro, Tullio (1989), Per una storia linguistica della città di Roma, in Il romanesco ieri e oggi. Atti del Convegno (Roma 1984), Roma, Bulzoni, pp. XIII-XXXVII.
Dionisotti, Carlo (1968), Gli umanisti e il volgare fra Quattro e ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] riferimento, anche se a volte polemico. Il milanese Giovanni Gherardini fra il 1838 e il 1840 diede alle stampe due volumi di di cui si disponga oggi per l’italiano, il GRADIT di Tullio De Mauro e il VIT di Aldo Duro, sono l’uno torinese (ancora della ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] in posizione preverbale ([mi nɔ ˈmaɲo] «io non mangio».
Situato fra la linea La Spezia-Rimini e la linea Roma-Ancona, ne fanno (2003), A quarant’anni dalla “Storia linguistica” di De Mauro. L’Italia del Novecento e il problema dell’italofonia, in ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] sì che per secoli la Chiesa rappresentasse l’unico tramite fra le donne e la parola scritta. Interamente al volgare affidò a cura di E. Narducci, Bologna, Romagnoli.
GRADIT = De Mauro, Tullio (dir.), Grande dizionario italiano dell’uso, Torino, UTET, ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] diffuse nei media per via dei rapporti sempre più tesi e drammatici fra Occidente e mondo islamico, voci quali shi’a (< ar. 26-28 mai 1986), Paris, CNRS, pp. 193-206.
De Mauro, Tullio & Mancini, Marco (2001), Parole straniere nella lingua ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] la «provida sventura» che l’ha collocata «in fra gli oppressi»; dopo l’incipit classicamente imperniato sugli come li immaginava Manzoni, concorsero poi molti altri fattori (De Mauro 1963), ma di importanza fondamentale era il progetto manzoniano che ...
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Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] coordinati in un’➔enumerazione, di solito la congiunzione si ha soltanto fra i due ultimi:
(58) Seguono la data, il timbro e virtù, Torino, Einaudi (1a ed. 1962).
LIP (1993) = De Mauro, Tullio et al. (a cura di), Lessico di frequenza dell’italiano ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] un linguaggio esista, occorre che tanto chi parla quanto chi ascolta abbiano il medesimo sentimento del rapporto che c'è fra un'idea e i fonemi articolati. Nella evoluzione di questo fenomeno che noi diciamo linguaggio abbiamo dunque due forze: una ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] monti [...] rimarrebbero senz’ombre» (VII, 106).
Fra le varie soluzioni sintetiche è interessante quella realizzata con l I.A. Chiusano, Torino, Einaudi, pp. 26-27.
Di Giandomenico, Mauro & Guaragnella, Pasquale (a cura di) (2006), La prosa di ...
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film-denuncia
loc. s.le m. inv. Film che denuncia alla pubblica opinione le vicende che racconta, rivelandone aspetti a volte sconosciuti. ◆ Non sono andati giù al focoso [Renzo] Martinelli certi giudizi sul film-denuncia dedicato alla tragedia...
partitinocrazia
(partitino-crazia), s. f. Lo strapotere di movimenti e partiti politici di scarsa consistenza numerica. ◆ questa continua frantumazione e ricomposizione dei gruppi, questa che il politologo [Gianfranco] Pasquino felicemente...