Bini, Alfredo
Paola Dalla Torre
Produttore cinematografico, nato a Livorno il 12 dicembre 1926. Tra i più attivi produttori del cinema degli anni Sessanta, ha saputo ritagliarsi un posto di rilievo [...] . Segnò il suo debutto Il bell'Antonio (1960) diretto da Mauro Bolognini, dal romanzo di V. Brancati, per la cui realizzazione alla Mostra del cinema di Venezia. Iniziò così il sodalizio fra B. e Pasolini, destinato a durare per circa sette anni ...
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Pratolini, Vasco
Arnaldo Colasanti
Scrittore e sceneggiatore, nato a Firenze il 19 ottobre 1913 e morto a Roma il 12 gennaio 1991. Considerato uno dei maggiori scrittori italiani del secondo Novecento, [...] testa) rappresentano i tratti di un incontro rilevante e non provvisorio fra la letteratura e il cinema. Nel 1948 sfumava il progetto, Massimo Franciosa alla sceneggiatura di La viaccia (1961) di Mauro Bolognini, dal romanzo L'eredità di M. Pratesi, ...
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Medioli, Enrico
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore cinematografico e televisivo, nato a Parma il 17 marzo 1925. Autore raffinato, la cui ispirazione artistica affonda le radici nel mondo letterario, [...] la lavorazione la precedente intuizione di ambientarlo fra l'alta borghesia industriale italiana fu abbandonata Vittorio Caprioli, a La storia vera della Signora dalle camelie (1981) di Mauro Bolognini, e a Oltre la porta (1982) di Li-liana Cavani. ...
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Badalucco, Nicola
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore, nato a Milano il 13 maggio 1929. Durante la sua carriera, iniziata negli anni Settanta, ha lavorato con importanti registi italiani, quali Luchino [...] Visconti, Mauro Bolognini, Giuliano Montaldo e Damiano Damiani. Nel suo lavoro, quasi sempre svolto in collaborazione, ha privilegiato nel 1928, e nel 1972 scrisse, insieme ad altri fra cui Leonardo Sciascia, Bronte: cronaca di un massacro che i ...
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Gualino, Riccardo
Tullio Kezich
Industriale e produttore cinematografico, nato a Biella il 25 marzo 1879 e morto a Firenze il 6 giugno 1964. Fondatore della Lux film, per il suo importante ruolo nell'ambito [...] con spettacoli musicali e di prosa a livello europeo. Sempre restando fra le quinte, tramite l'amico musicologo G.M. Gatti si impegnò (1954) di Luchino Visconti, Giovani mariti (1958) di Mauro Bolognini, I soliti ignoti (1958) e I compagni (1963 ...
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Pinelli, Tullio
Serafino Murri
Autore teatrale e sceneggiatore, nato a Torino il 24 giugno 1908. Attivo nel cinema dai primi anni Quaranta, fra le collaborazioni più importanti e di lunga durata si [...] steppa (1963) di Lattuada, tratto da A.P. Čechov, e Senilità (1962), riduzione del romanzo di I. Svevo diretta da Mauro Bolognini, fu tra i pochi sceneggiatori a non essere coinvolto nell'estetica della nascente 'commedia all'italiana'. A partire da ...
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Poletto, Piero
Stefano Masi
Scenografo cinematografico, nato a Sacile (Pordenone) il 20 giugno 1925 e morto a Roma il 17 giugno 1978. Fornì un contributo importante al cinema di Michelangelo Antonioni [...] gusto 'modernista' del cinema italiano di fine anni Sessanta. Fra gli anni Sessanta e Settanta lavorò spesso per il produttore Miklós Jancsó, Dino Risi, Pier Paolo Pasolini, Mauro Bolognini, Paolo e Vittorio Taviani, Valentino Orsini.
Bibliografia ...
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Tirelli, Umberto
Mario Verdone
Costumista cinematografico e teatrale, nato a Gualtieri (Reggio Emilia) il 28 maggio 1928 e morto a Roma il 26 dicembre 1990. Collezionista e studioso appassionato di [...] sartoria in un'opera lirica, Tosca, per la regia di Mauro Bolognini. Lavorò successivamente in spettacoli di prosa: Pier Luigi Pizzi realizzò frequentata da registi e attori di importanza internazionale, fra cui Hugo de Ana (regista e costumista dei ...
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film-denuncia
loc. s.le m. inv. Film che denuncia alla pubblica opinione le vicende che racconta, rivelandone aspetti a volte sconosciuti. ◆ Non sono andati giù al focoso [Renzo] Martinelli certi giudizi sul film-denuncia dedicato alla tragedia...
partitinocrazia
(partitino-crazia), s. f. Lo strapotere di movimenti e partiti politici di scarsa consistenza numerica. ◆ questa continua frantumazione e ricomposizione dei gruppi, questa che il politologo [Gianfranco] Pasquino felicemente...