DIAVOLO
J. Baschet
Si considerano d. le creature angeliche decadute, chiamate anche demòni - termine di origine diversa ma di uguale significato nel Medioevo -, o ancora creature come Leviatano, Belzebù, [...] da Satana, nome che nell'Antico Testamento designa l'angelo accusatore, ma che le immagini medievali trasformano in un autentico diavolo. Fra i temi che hanno dato luogo, a partire dalla fine del sec. 8°, a un precoce sviluppo dell'immagine del ...
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LAURIA, Francesco
Alfonso Scirocco
Nacque a Montefusco, presso Avellino, il 6 giugno 1769, da Giuseppe e Antonia Ribas, secondo di tre maschi. Rimasto presto orfano prima del padre, poi della madre, [...] da un'altra commissione militare e condannato. Nel novembre il L. fu avvocato d'ufficio di Michele Pezza, il famoso FraDiavolo, che non scampò al patibolo.
Escluso dalla nomina nella magistratura, che si veniva organizzando sul modello napoleonico e ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] di dio sono gli angeli, e un angelo decaduto è il diavolo (Iblīs) che istiga gli uomini al male. Inferiori agli angeli ma del sistema giuridico islamico, in quanto le divergenze fra le scuole e fra i singoli giuristi sono interpretate come un fatto ...
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Filosofia
In contrapposizione a monismo, in generale ogni concezione del mondo fondata su un’essenziale dualità di principi. Il termine ha cominciato a entrare nell’uso solo agli inizi del 18° sec., ma [...] Mazdā, alla divinità malvagia, Ahriman; ma il motivo sopravvive anche nel cristianesimo, attraverso l’antitesi fra Dio e il diavolo.
Trasferito sul piano metafisico e filosofico, questo d. ha la sua più caratteristica incarnazione nel platonismo ...
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INFERNO
J. Baschet
Secondo la concezione cristiana l'i. costituisce il luogo di pena per le anime dei peccatori, consistente sia nella privazione della visione di Dio sia in tormenti morali e materiali.Il [...] di profondo sconforto, da posture scomode, dalla presenza di diavoli o di elementi ctoni, mentre, in qualche caso, il vetrate delle grandi cattedrali della Francia settentrionale.Fra gli altri temi che potevano comprendere rappresentazioni ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] Ignazio nella sua sede e scacciare Fozio, definito scherano del diavolo. A Barda (ep. 93), che sette mesi prima era rimproveri in merito a questo tema. Ne è un caso esemplare la disputa fra il monastero di St-Calais e il vescovo di Le Mans, studiata ...
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Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] Pasqua del 1461; P., che lo definì "figlio del diavolo", ne prescrisse la cattura, volendolo processare per i suoi all'agonia. Spirò ad Ancona, sul colle di S. Ciriaco, la notte fra il 14 e il 15 agosto 1464. Morto lui, il doge di Venezia fece ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] , pp. 7-42.
F. Carcione, I "diritti del diavolo" nella soteriologia di S. Leone Magno, "Rivista Cistercense", 2 G. Cremascoli, Fortuna di Leone Magno, in I sermoni di Leone Magno fra storia e teologia, a cura di M. Naldini, Fiesole 1997 (Biblioteca ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] Quanto agli empi e ai peccatori, la loro a. viene portata via da diavoli: è il caso di Nerone, la cui morte è a volte messa a trovino nel paradiso o al di fuori, che a un'opposizione fra l'a. e il corpo. Malgrado la sua invariabilità sul piano ...
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patto
s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...
ponte
pónte s. m. [lat. pōns pŏntis]. – 1. a. Manufatto di legno, di ferro, di muratura o di cemento armato che serve per assicurare la continuità del corpo stradale o ferroviario nell’attraversamento di un corso d’acqua, di un braccio di...