Teologo luterano (Augusta 1488 - Saalfeld 1560), in relazione con Fr. v. Sickingen; si recò nel 1524 a Wittenberg e con la sua conoscenza dell'ebraico aiutò Lutero nella traduzione della Bibbia; parroco [...] (1517) e "superintendente" (vescovo, 1528) a Saalfeld (Turingia), polemizzò con Osiandro e G. Major ...
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Antropologa statunitense (New York 1887 - ivi 1948). Allieva di Fr. Boas, ha insegnato antropologia alla Columbia University. Nella sua prima e più nota opera Patterns of culture (1934, trad. it. 1960) [...] ha elaborato il concetto di modello culturale, analizzando l'organizzazione culturale di quattro diverse società primitive; seguirono Race: science and politics (1940) e Chrysanthemum and the sword: patterns ...
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Pittore svizzero (Soletta 1868 - Oschwand, Berna, 1961). Allievo di Fr. Buchser, studiò poi a Monaco e a Parigi. Il contatto col gruppo di Pont-Aven, in particolare con F. A. Séguin ed E. Bernard, gli [...] diede il gusto dei colori locali piatti e forti. Risentì poi dell'arte di F. Hodler, e accentuò la predilezione per gli accostamenti audaci di zone di colore policrome, chiare, quasi macchie di sole ...
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Architetto (Copenaghen 1735 - ivi 1799). Allievo a Parigi di J.-Fr. Blondel, nel 1762 fu a Roma. Profondamente impressionato dai monumenti antichi, tornato in patria vi diffuse il gusto neoclassico. Architetto [...] di corte a Copenaghen, tra le sue opere: monumento sepolcrale di Federico V (Roskilde, Duomo); colonnato ionico di Amalienborg; palazzo di Erichsen ...
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Scrittrice francese (Parigi 1773 - ivi 1827), prima moglie dello storico Fr. Guizot, collaborò alla rivista da questo fondata, Annales de l'éducation. Ai romanzi pubblicati in gioventù fece seguire opere [...] varie di letteratura e di morale e alcuni volumi di novelle e racconti educativi per fanciulli. La sua opera maggiore è L'éducation domestique, ou Lettres de famille sur l'éducation (2 voll., 1826) ...
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Pittore e architetto (Madrid, forse 1642 - ivi 1693), allievo di Fr. Rizi. Attivo a Madrid e a Saragozza, eseguì dipinti a carattere religioso, ritratti e prospettive architettoniche che denunciano l'influenza [...] di Rubens, Velázquez, Van Dyck e anche di pittori italiani (forse fu in Italia fra il 1656 e il 1664). Nel 1685 fu nominato pittore da camera del re. Fra le sue opere più famose: Apoteosi di s. Agostino ...
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Scultore polacco (Méry-sur-Cher, Francia, 1835 - Parigi 1909). Allievo di Fr. Jouffroy, lasciò numerose sculture in Francia, Belgio, Russia, Austria, Polonia: medaglioni e busto-ritratti, statue allegoriche, [...] monumenti (ad A. Mickiewicz in Varsavia, a Copernico nell'univ. di Cracovia, al conte A. Gołuchowski a Leopoli) ...
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Pittore (Bagnolet, Senna, 1706 - Malta 1791 o 1792); allievo di J.-Fr. de Troy, che seguì a Roma nel 1738, a Malta (dove dipinse nella chiesa di S. Giovanni e in quella della Madonna di Manresa) e in Oriente. [...] Eseguì numerosi ritratti, alcuni dei quali mostrano una forza insolita al suo tempo, derivatagli dal Caravaggio e da M. Preti. Sue opere principalmente a Malta. Un suo autoritratto è agli Uffizi ...
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Scultore svedese (Hasselstrad, Svezia merid., 1850 - Stoccolma 1894). Studiò a Parigi con Fr. Jouffroy; ebbe una tecnica eclettica e virtuosa che, insieme con l'esteriore piacevolezza delle sue sculture, [...] gli procurò grande successo. Eseguì anche numerosi ritratti. Il Museo di belle arti di Göteborg possiede la più ricca collezione d'opere sue ...
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Pittore (Leopoli 1823 - Cracovia 1894). Studiò a Vienna presso J. Danhauser e Fr. von Amerling; fu poi a Parigi, dove frequentò lo studio di L. Cogniet. Fu soprattutto ritrattista (ritratti del generale [...] Dembiński, 1852, Cracovia, Museo Nazionale; del maresciallo Pélissier, 1857, Versailles, Museo; ecc.); ma dipinse anche quadri storici d'intonazione romantica e, più interessanti, studî di paesaggio, acquerelli ...
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fr.
– 1. Abbreviazione di franco (moneta che è o è stata in uso in svariati paesi); quindi fr. b., franco belga, fr. f., franco francese, fr. s., franco svizzero. 2. Abbrev. di frammento (o del lat. fragmentum) in citazioni di testi classici.
sincronetta s. f. (m. -o, anche se percepito perlopiù come scherz.; al f. anche nella forma fr. non adattata synchronette o semi-adattata sincronette) Nel linguaggio giornalistico, atleta che pratica il nuoto sincronizzato. ◆ Da domani a Roma...