KHEPHREN (Kh῾fr῾ "appare in gloria Rē῾"; Χεϕρήν, Χαβρύης, Σοῦϕις, Σαῶϕις)
A. M. Roveri
Faraone della IV dinastia (c. 2600-2480 a. C.), figlio di Kheops (Papiro Westcar, tav. ix, linea 14; Diod., i, 64), [...] cui successe dopo un breve regno intermedio di Zadefrē῾. Nessuna notizia ci è stata trasmessa dalle fonti intorno agli avvenimenti del suo regno. Edificò, nella piana di Gīzah, il complesso funerario costituito ...
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(arabo Tū´nus o Tū´nis; fr. Tunis) Città capitale della Tunisia (2.290.777 ab. nel 2017) e capoluogo dell’omonimo governatorato che coincide sostanzialmente con l’area coperta dall’agglomerazione urbana [...] (346 km2). Sorge sull’istmo che separa il cosiddetto Lago di T. (in realtà una laguna che forma la parte più interna del golfo omonimo) dallo stagno salato (sabkha) di Sedjoumi. Un canale rettilineo di ...
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Pittore italiano (Milano 1840 - ivi 1914). Discepolo di Fr. Hayez a Brera, esordì dipingendo quadri storici. Per il suo convinto studio dal vero e le sue ricerche luministiche fu per qualche tempo, sulla [...] fine del 19º sec., modello ai paesisti lombardi ...
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Architetto (Stoccarda 1788 - Copenaghen 1864), figlio di Philipp Fr.; attivo soprattutto in Danimarca, a fianco di C. F. Hanse. Sue opere principali sono la sinagoga (1833) e la chiesa cattolica (1842) [...] a Copenaghen. Diede pure numerosi disegni per mobili, argenterie, porcellane della manifattura reale, della quale fu direttore (1828-1857) ...
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Architetto francese (Parigi 1639 - ivi 1716); allievo di Fr. Blondel, per il quale diresse i lavori per la porta di Sant-Denis. Tra le sue opere, segnate da un classicismo severo e rigoroso: a Parigi la [...] porta Sant-Martin (1674), l'Hôtel de Vauvray, l'Hôtel de Crozat (1700-02), poi rinnovato da P. Contant, l'Hôtel Amelot de Chaillou (1702-04). Elaborò, con Blondel, il primo piano d'ampliamento di Parigi ...
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Pittore svizzero (Soletta 1868 - Oschwand, Berna, 1961). Allievo di Fr. Buchser, studiò poi a Monaco e a Parigi. Il contatto col gruppo di Pont-Aven, in particolare con F. A. Séguin ed E. Bernard, gli [...] diede il gusto dei colori locali piatti e forti. Risentì poi dell'arte di F. Hodler, e accentuò la predilezione per gli accostamenti audaci di zone di colore policrome, chiare, quasi macchie di sole ...
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Architetto (Copenaghen 1735 - ivi 1799). Allievo a Parigi di J.-Fr. Blondel, nel 1762 fu a Roma. Profondamente impressionato dai monumenti antichi, tornato in patria vi diffuse il gusto neoclassico. Architetto [...] di corte a Copenaghen, tra le sue opere: monumento sepolcrale di Federico V (Roskilde, Duomo); colonnato ionico di Amalienborg; palazzo di Erichsen ...
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Pittore e architetto (Madrid, forse 1642 - ivi 1693), allievo di Fr. Rizi. Attivo a Madrid e a Saragozza, eseguì dipinti a carattere religioso, ritratti e prospettive architettoniche che denunciano l'influenza [...] di Rubens, Velázquez, Van Dyck e anche di pittori italiani (forse fu in Italia fra il 1656 e il 1664). Nel 1685 fu nominato pittore da camera del re. Fra le sue opere più famose: Apoteosi di s. Agostino ...
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Scultore polacco (Méry-sur-Cher, Francia, 1835 - Parigi 1909). Allievo di Fr. Jouffroy, lasciò numerose sculture in Francia, Belgio, Russia, Austria, Polonia: medaglioni e busto-ritratti, statue allegoriche, [...] monumenti (ad A. Mickiewicz in Varsavia, a Copernico nell'univ. di Cracovia, al conte A. Gołuchowski a Leopoli) ...
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Pittore (Bagnolet, Senna, 1706 - Malta 1791 o 1792); allievo di J.-Fr. de Troy, che seguì a Roma nel 1738, a Malta (dove dipinse nella chiesa di S. Giovanni e in quella della Madonna di Manresa) e in Oriente. [...] Eseguì numerosi ritratti, alcuni dei quali mostrano una forza insolita al suo tempo, derivatagli dal Caravaggio e da M. Preti. Sue opere principalmente a Malta. Un suo autoritratto è agli Uffizi ...
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fr.
– 1. Abbreviazione di franco (moneta che è o è stata in uso in svariati paesi); quindi fr. b., franco belga, fr. f., franco francese, fr. s., franco svizzero. 2. Abbrev. di frammento (o del lat. fragmentum) in citazioni di testi classici.
sincronetta s. f. (m. -o, anche se percepito perlopiù come scherz.; al f. anche nella forma fr. non adattata synchronette o semi-adattata sincronette) Nel linguaggio giornalistico, atleta che pratica il nuoto sincronizzato. ◆ Da domani a Roma...