Empedocle
Giorgio Stabile
Filosofo, nato ad Agrigento intorno al 492 a.C. e morto intorno al 430. Gran parte delle notizie sulla sua vita sono leggendarie, e ne celebrano sia la fama di scienziato, [...] monte qui dicitur Aethna... investigaret naturam Vulcani, cecidit in foveam eiusdem Vulcani, et consumptus est a Vulcano quem investigavit, quae fovea pro hoc a Poetis ‛ casus empedocleus ' est votata " (Meteor. IV II 1; cfr. Papia Vocabularium sub v ...
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OSSEO, SISTEMA.
Primo DORELLO
Tullio GAYDA
Piero PALAGI
Giovanni CAGNETO
Raffaele MINERVINI
Eugenio MILANI
Sommario: Anatomia p. 695; Fisiologia p. 703; Fisiopatologia p. 705; Anatomia patologica [...] lato del loro corpo una faccetta articolare, che s'articola con buona parte della testa della corrispondente costola (fovea costalis superior); siccome ogni costola, fatta eccezione della prima e delle ultime due, si articola contemporaneamente con ...
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acuità visiva
Misura quantitativa della capacità di vedere distintamente particolari molto fini di un oggetto; è detta anche visus. È definita come l’inverso dell’angolo minimo, sotteso dalla separazione [...] dei sensori che trasducono il segnale luminoso in segnale nervoso. Nella parte di retina a più alta risoluzione (la fovea) questi sono strettamente impacchettati e sottendono circa 0,5′ di grado visivo, definendo una frequenza di campionamento pari a ...
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Il termine rianalisi abbraccia fenomeni linguistici di varia natura, per lo più in prospettiva diacronica, e con riferimento a livelli d’analisi diversi (morfologia, sintassi). Il termine evidenzia una [...] d) Risegmentazione con aferesi: lat. sŭbtus «sotto» > lat. volg. *subtāna(m), quale attributo di un nome femminile come fovĕa «buca» > it. *sottana > tana «covo o nascondiglio sotterraneo di animali selvatici», con aferesi di sub- / sot-.
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Motricità
Francesco Lacquaniti
Il termine motricità (dal francese motricité, derivato dal latino motor, "che mette in movimento") in neurofisiologia indica l'attitudine a compiere, controllare e coordinare [...] , infatti, vengono orientati verso il bersaglio dell'azione prima gli occhi e poi il capo per fissare l'oggetto sulla fovea retinica; solo in un momento successivo il corpo e le braccia vengono diretti verso l'oggetto per afferrarlo. Questo implica ...
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Sensazione
Carlo Alberto Marzi
Può essere definito sensazione ogni stato di coscienza in quanto avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. Secondo la provenienza degli stimoli [...] (Cervetto-Marzi-Tassinari 1987). Tali strutture guidano poi il movimento degli occhi che serve a portare sulla fovea (la zona di massima acuità della retina) il segnale visivo presentato. Questi fenomeni di sensazione inconscia operano probabilmente ...
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La più elevata e specializzata fra le cinque classi nelle quali vien ripartito il tipo dei Molluschi. Il nome di Cefalopodi e la pertinenza di questi animali ai Molluschi ebbero il riconoscimento definitivo [...] del capo e si adagia in un incavo del medesimo, chiamato fovea, talora sormontato da un incavo più piccolo, detto foveola. Dalla parete con pinna triangolare; gladio a vessillo rudimentale; fovea dell'imbuto per lo più pieghettata e separata ...
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RAGGI X e raggi γ
Maurice DE BROGLIE
Eugenio MILANI
Enzo PUGNO VANONI
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Il fisico tedesco W. K. Röntgen, che intorno al 1895 eseguiva delle ricerche sul passaggio della scarica elettrica attraverso [...] ricca di coni: ma se la luce è fioca, i coni non sono eccitati e noi siamo ciechi in corrispondenza della fovea stessa. Vediamo l'oggetto allora con la parte periferica della retina, parte periferica ricca invece di bastoncelli i quali si caricano ...
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LATINA, LINGUA
Pier Gabriele Goidànich
Il latino è una lingua indoeuropea e fa parte del gruppo italico di esse lingue (v. indoeuropei; italici).
Una serie di fatti ci addita uno stretto rapporto che [...] haedus, hostia, forme con una f anormale: fordeum ecc.; e infine, senza il corrispettivo normale con h, si ha in latino con f-: fovea (cfr. gr. χειά), faux (cfr. χάος) e fel (cfr. χόλος); e fordus e hordus. La stessa confusione che in Roma s'avverte ...
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MABILIO da Novate
Paolo Pontari
MABILIO (Mabilius, Mobilius, Mabillas, Amabilius) da Novate (Novatus, de Novate). – Nacque a Novate Milanese, presumibilmente tra il 1440 e il 1450. Secondo G.B. Valentini [...] l’infamante iscrizione funebre che Poliziano inserì in suo epigramma: «Flecte, viator, iter, foetet: nam putre Mabili / hac fovea corpus conditur atque animus» (Epigr. lat., LII, in Prose…, p. 140).
Fonti e Bibl.: F. Filelfo, Epistolarum familiarium ...
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fovea
fòvea s. f. [dal lat. fovea «fossa1»]. – In anatomia e medicina, piccola depressione esistente normalmente sulla superficie di alcuni organi, o artificialmente provocata con la compressione digitale della cute e del tessuto sottocutaneo...