Epifisi
Patrizia Vernole
In anatomia il termine epifisi (dal greco ἐπίϕυσις, derivato di ἐπιϕύω, "crescere sopra"), oltre a designare le estremità delle ossa lunghe, indica una ghiandola endocrina impari, [...] endocrina vera e propria si osserva negli Uccelli e nei Mammiferi, anche se negli Uccelli appaiono ancora dei fotorecettori. Si suppone che i pinealociti, cioè le cellule che secernono la melatonina, presenti nell'epifisi dei Mammiferi siano ...
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visione
David Burr
L’occhio, l’organo della visione
L’occhio è l’organo di senso per la messa a fuoco dei segnali luminosi e la loro trasduzione in segnali nervosi. I meccanismi ottici utilizzati per [...] eccentricità orizzontale nel quadrante nasale della retina. La fovea corrisponde alla porzione di retina con massima densità di fotorecettori. L’occhio ruota per mezzo di sei muscoli extraoculari inseriti sulla sclera. Il globo oculare è protetto da ...
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omeostasi, controllo nervoso della
Maria Spolidoro
Per omeostasi intendiamo l’insieme dei processi dinamici che consentono agli organismi viventi di mantenere un ambiente interno costante. «Abbiamo [...] nei bastoncelli. Avviene così che in un gruppo di topi affetti da un disturbo genetico che causa degenerazione dei fotorecettori, i cicli giorno-notte continuino a essere regolati dalla luce, nonostante gli animali siano quasi completamente ciechi. L ...
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Luce
Rosadele Cicchetti
Dal latino lux, affine all'aggettivo greco λευκός, "brillante, bianco", il termine definisce la regione dello spettro elettromagnetico di lunghezza d'onda compresa tra 380 e [...] al quale l'animale è adattato. Nella struttura dell'occhio, il vero organo della visione è la retina, costituita da fotorecettori in grado di ricevere l'energia luminosa e di trasformarla in impulsi nervosi che, convogliati attraverso il nervo ottico ...
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tropismi e nastie
Alessandra Magistrelli
Anche le piante si muovono
I tropismi e le nastie sono movimenti propri delle piante in risposta a stimoli quali luce, forza di gravità, contatto, sostanze chimiche. [...] la sera le sue foglioline si accartocciano piegandosi verso il basso. Il passaggio dalla luce al buio stimola alcuni fotorecettori presenti nell’epidermide da cui parte uno stimolo chimico che, arrivando alla base delle foglie, determina una perdita ...
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visione artificiale
Sistema che utilizza circuiti analogici neuromorfi nell’emulazione della trasduzione ed elaborazione del segnale che avviene nel sistema visivo, e in partic. nella retina. La v. a., [...] è in grado di svolgere operazioni di analisi d’immagine altamente ottimizzate usando solamente tre strati di neuroni: i fotorecettori, le cellule orizzontali e le cellule bipolari. A partire dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso sono state ...
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adattamento
adattaménto [Atto ed effetto dell'adattare o dell'adattarsi (→ adattato)] [LSF] (a) La capacità che un sistema ha di modificare il proprio funzionamento o la propria struttura in relazione [...] , non solo la pupilla si apre al massimo, ma interviene anche un progressivo aumento di sensibilità dei fotorecettori retinici, in partic. dei bastoncelli, ai quali resta essenzialmente affidata la cosiddetta visione crepuscolare, o scotopica. Il ...
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Ultrastrutture biologiche
AAngelo Bairati
di Angelo Bairati
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) cenni storici. □ 2. Le ultrastrutture elementari: a) strutture filamentose; b) strutture laminari; [...] , ne esistono altre specializzate in rapporto alla differenziazione citologica, come ad esempio le strutture laminari dei fotorecettori e dei cloroplasti.
In considerazione della loro notevole diffusione nel citoplasma, è stata formulata l'ipotesi ...
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occhio
òcchio [Der. del lat. oculus] [BFS] [FME] Organo di senso, pari, che in vari organismi, in partic. negli animali, e nell'Uomo, ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli [...] quest'ultima l'immagine stigmatica, ortoscopica, acromatica di un oggetto luminoso posto all'infinito; la distribuzione sulla retina dei fotorecettori è irregolare, nel senso che la massima densità di essi si ha nella fovea (o macula lutea), piccola ...
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STEFANELLI, Alberto. –
N
Ernesto Capanna
acque a Venezia il 4 gennaio 1908. Il padre Mario, nato a Presicce (Lecce), era ufficiale medico della Marina militare a Venezia, dove sposò Adele Sicher, [...] per morfologia e per collocamento in specifiche tessiture corticali, quali i neuroni di Purkinje del cervelletto e i fotorecettori retinici. Egli ottenne, in condizioni di espianto in vitro, in assenza delle specifiche fibre afferenti, pieno ...
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fotorecettore
fotorecettóre (meno com. fotocettóre) agg. e s. m. [comp. di foto-1 e (re)cettore; ingl. photoreceptor]. – In fisiologia, sono così detti gli elementi o organuli sensoriali destinati alla ricezione degli stimoli luminosi; in...
retina
rètina (ant. retìna) s. f. [dal lat. mediev. retina, der. di rete «rete» (per i vasi sanguiferi che vi s’intrecciano), termine introdotto dal medico arabo Costantino Africano († 1087), propriam. come agg. (e con pron. piana), tunica...