autofocus
autofòcus [s.ingl. Comp. di auto- "auto-" e del lat. focus "fuoco" (nel signif. ottico] [OTT] Nella tecnica fotografica, servosistema per la messa a fuoco automatica che può essere applicato [...] a obiettivi di macchine fotografiche, di proiettori per diapositive, ecc.; è costituito da un motorino elettrico che aziona il comando della messa a fuoco fino a ottenere la massima nitidezza dell'immagine, condizione accertata da un apposito sistema ...
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definizione
definizióne [Der. del lat. definitio -onis, da definire (→ definito)] [LSF] Il termine, nato nella filosofia naturale (spec. nella matematica) con il signif., che ha tuttora, di "proposizione [...] qui passò poi, con lo stesso signif., alle varie tecniche di produzione e trasmissione di immagini (stampa, fotografia, televisione, telefotografia, ecc.), in alcune delle quali è precisabile quantitativamente, mediante apposite grandezze; in questi ...
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gelatina
gelatina [Der. del part. pass. gelato di gelare] [CHF] [FTC] Prodotto di consistenza molle avente la proprietà di dare per riscaldamento liquidi vischiosi che poi, per raffreddamento, si rapprendono [...] : sospensione in g. trasparente di cristalli di alogenuro d'argento e di opportuni coloranti, che costituisce l'emulsione fotografica (aderente alla carta o alla pellicola) sensibile alla luce; essa consente, oltre che il passaggio della luce, anche ...
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Fisico francese (n. Hallerich, Lussemburgo, 1845 - m. a bordo di un transatlantico 1921), prof. di fisica matematica (1883) e poi (1886) di fisica generale alla Sorbona (1883) e infine direttore, ivi, [...] dell'elettrometro capillare. Particolarmente notevoli inoltre quelle sui fenomeni interferenziali, che lo portarono a ideare (1891) un metodo interferenziale di fotografia a colori e per le quali ebbe nel 1908 il premio Nobel per la fisica. ...
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solarizzazione
solarizzazióne [Der. di solare] [OTT] Nella tecnica fotografica, fenomeno per cui, superando di molto il limite di esposizione al di là del quale si ha sovraesposizione (come si ha, tipic., [...] inversione (la positiva appare per qualche verso una negativa: in partic., il Sole appare come un disco nero, aziché come un disco bianco brillante). Da questo fenomeno si trae partito nella fotografia d'arte, per conseguire particolari effetti. ...
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sensibilita
sensibilità [Der. del lat. sensibilitas -atis, da sensibilis: → sensibile] [LSF] L'attitudine di una sostanza, un corpo, un apparecchio di reagire a uno stimolo esterno, producendo qualche [...] vari casi in grandezze specifiche. ◆ [MCC] S. all'intaglio a fatica: v. frattura: II 762 a. ◆ [OTT] S. di materiale sensibile fotografico: il valore dell'esposizione che dà luogo a una determinata densità (di annerimento), distinta in s. numerica e s ...
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teleobiettivo
teleobiettivo [Comp. di tele- e obiettivo] [OTT] Speciale obiettivo fotografico in grado di fornire immagini ingrandite di oggetti lontani; è costituito da un obiettivo normale, diottrico [...] ) risulti molto maggiore della distanza tra l'obiettivo e la pellicola; la fig. mostra un t. diottrico, mentre per lo schema di un t. catadiottrico, partic. conveniente quando si vogliono grandi distanze focali, v. fotografia: II 714 Fig. 4.3. ...
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exploding wire
exploding wire 〈eksplòdin uàirë〉 [Locuz. ingl., "filo che esplode"] [OTT] Denomin. ingl. di una tecnica per vari scopi, quali ottenere sorgenti luminose di grande intensità, produrre un'intensa [...] di magnesio) da un impulso di corrente di forte intensità, in modo da provocarne l'evaporazione pressoché istantanea. Tale tecnica trova applicazione in varie metodiche di laboratorio e anche nelle lampade a lampo di magnesio usate nella fotografia. ...
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latitudine
latitudine [Dal lat. latitudo -inis "larghezza, estensione"] [GFS] L. astrogeodetica: v. coordinate terrestri: I 762 b. ◆ [ASF] L. celeste: una delle due coordinate astronomiche eclitticali, [...] celeste dall'eclittica, partic. usata dagli astronomi antichi: v. coordinate astronomiche: I 756 f. ◆ [OTT] L. di posa: nella tecnica fotografica, l'ampiezza dell'intervallo entro cui può variare il tempo di esposizione di una pellicola o lastra ...
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TRABACCHI, Giulio Cesare
Fisico, nato a Roma nel 1884. Laureatosi in fisica nel 1907, libero docente nel 1921, rifiutò quell'anno stesso la cattedra universitaria di ruolo per dedicare la sua attività [...] usati nell'ingegneria civile e meccanica; lavori di elettrotecnica, lavori riguardanti le cellule fotoelettriche, la fotografia, la conducibilità dei metalli, i fenomeni galvanomagnetici del bismuto e le forze ponderomotrici elettromagnetiche, la ...
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fotografia
fotografìa s. f. [dal fr. photographie, che a sua volta è dall’ingl. photography, comp. di photo- «foto-2» e -graphy «-grafia»]. – 1. a. Procedimento che, mediante processi chimico-fisici, permette di ottenere, servendosi di un...
fotografabile
fotografàbile agg. [der. di fotografare]. – Che si può fotografare, che si presta ad essere fotografato: questo aspetto del paesaggio, per la posizione del sole, non è f. che nelle prime ore del mattino.