Jakubisko, Juraj
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico slovacco, nato a Kojšov, il 30 aprile 1938. Considerato il più importante regista slovacco, l'anima surrealista-visionaria del cinema della [...] nel 1969 e uscito nel 1990. Dopo aver frequentato il liceo artistico e aver esordito come pittore, J. scoprì che la fotografia poteva dargli "di più nel ritrarre il reale e nell'andare oltre esso". Ammesso nel 1960 alla FAMU (Facoltà di cinema ...
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Skladanowsky, Max (propr. Max Richard)
Silvio Alovisio
Inventore e regista cinematografico tedesco, nato a Berlino il 30 aprile 1863 e morto ivi il 30 novembre 1939. Fu il promotore, il 1° novembre 1895 [...] meccanici con effetti di luce, panorami dipinti e mobili, proiezioni di vetrini. I primi esperimenti di animazione della fotografia risalgono invece al 1887. Nel 1894 allestì a Pankow un laboratorio per la produzione di immagini animate. Iniziò a ...
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Scrittore, giornalista e critico letterario (n. Alessandria 1961). Collaboratore de l'Europeo, del supplemento domenicale de Il Sole 24 Ore, de L'espresso, l'Unità, Panorama e Radio Due, attualmente collabora [...] ); Tweet di un discorso amoroso (2013); Betty (2013); Il sogno di scrivere (2014); Lo sguardo rovesciato. Come la fotografia sta cambiando le nostre vite (2015); Niente di personale (2018); Il demone della perfezione (2020); Loro (2021); La cerimonia ...
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Ferrara, Abel
Giona Antonio Nazzaro
Regista cinematografico statunitense, nato il 19 luglio 1951 a New York, nel Bronx. Di origini italo-irlandesi, ha esordito nel lungometraggio con The driller killer [...] metà degli anni Novanta sono: The addiction (1995), audace riflessione sulla natura del male mimetizzata da film dell'orrore e fotografata in un bianco e nero funereo da K. Kelsch; The funeral (1996; Fratelli) e The blackout (1997), opere in cui ...
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BOSA, Eugenio
Gino Damerini
Figlio minore di Antonio, nacque a Venezia il 15 sett. del 1807. Precocissimo, incominciò a lavorare, spinto dall'insegnamento del padre, come scultore e s'impose nel 1827 [...] di quei tanti disegnatori di costumi popolari delle nostre regioni che... trovarono abbondante lavoro... fino all'affermarsi della fotografia" (De Alisi).
La sua arte, dopo pochi esempi di soggetto religioso, sboccò in quella pittura di genere ...
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Ucicky, Gustav
Daniela Angelucci
Regista cinematografico austriaco, nato a Vienna il 6 luglio 1899 e morto ad Amburgo il 26 aprile 1961. Solido professionista e autore di efficaci melodrammi, lavorò [...] 1919 conobbe il regista ungherese Mihály Kertész (poi Michael Curtiz) e nel corso degli anni Venti lavorò come direttore della fotografia per molti suoi film, come anche per i primi film del regista Peter Paul Felner. Il debutto nella regia avvenne ...
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Pittore statunitense (n. San Francisco 1932). Dopo aver studiato grafica e pittura presso il California College of Arts and Crafts di Oakland, è tornato a San Francisco e si è dedicato alla sua arte, ma [...] è una macchina parcheggiata di fronte a edifici residenziali, per alcuni metafora di alienazione e solitudine. B. non disegna a mano libera, ma si serve dell’ausilio di diverse tecniche, tra cui la fotografia (proiettata direttamente sulla tela). ...
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BALLO, Ferdinando
Raoul Meloncelli
Nato ad Orvieto il 14 nov. 1906, si trasferì a Milano nel 1924, dedicandosi ad una intensa attività concertistica sia come pianista sia come direttore d'orchestra. [...] e quando nel 1933 fu costretto a interrompere la collaborazione per ragioni politiche, si dedicò dapprima alla fotografia, poi all'antiquariato musicale, divenendo uno specialista assai apprezzato, e infine si interessò anche alla nuova architettura ...
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Gad, Urban (propr. Peter Urban)
Stefano Boni
Regista cinematografico danese, nato a Skœlsør il 12 febbraio 1879 e morto a Copenaghen il 26 dicembre 1947. Uno dei primi e più importanti registi del cinema [...] che lavora in un circo: il film trasformò l'attrice protagonista, Asta Nielsen, in una stella di prima grandezza. La fotografia, curata dall'esperto operatore Alfred Lind, si segnala soprattutto per le riprese in esterno e l'uso marcato della luce ...
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Scrittore, filosofo, teorico dell'arte e pittore polacco (Varsavia 1885 - Dąbrowica 1939), figlio di Stanisław; è noto anche con lo pseudonimo di Witkacy. Tra le figure più significative dell'avanguardia [...] gli effetti sulla visione. Importante strumento di registrazione e trasformazione della realtà fu per W. anche la fotografia (dalle precocissime serie delle locomotive del 1898-1900 ai ritratti, agli autoritratti). Allo scoppio della seconda guerra ...
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fotografia
fotografìa s. f. [dal fr. photographie, che a sua volta è dall’ingl. photography, comp. di photo- «foto-2» e -graphy «-grafia»]. – 1. a. Procedimento che, mediante processi chimico-fisici, permette di ottenere, servendosi di un...
fotografabile
fotografàbile agg. [der. di fotografare]. – Che si può fotografare, che si presta ad essere fotografato: questo aspetto del paesaggio, per la posizione del sole, non è f. che nelle prime ore del mattino.