Evoluzione, coevoluzione e biodiversità
Anselm Kratochwil
(Fachgebiet Ökologie, FB Biologie/Chemie Universität Osnabrück, Osnabrück, Germania)
Angelica Schwabe
(Institut für Botanik / Abt. Geobotanik [...] un andamento segmentale (metamerico) in parti boccali e arti nell'embrione di insetto (fig. 1).
2) Comparando forme viventi o fossili strettamente imparentate. Ne è un esempio la riduzione delle dita che si osserva attraverso il tempo nelle serie ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Le accademie scientifiche del Seicento
Antonio Clericuzio
Le accademie italiane del Rinascimento costituiscono un prodotto della cultura umanistica, del mecenatismo dei principi e del policentrismo [...] in cui sono raffigurati non solo i reperti, ma anche il sito in cui sono stati rinvenuti, contiene uno studio dei fossili, chiamati dai Lincei metallofiti, per esprimerne la duplice natura di piante e metalli. Stelluti non manca di porre l’accento ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Aspetti tecnologici: la metallurgia del ferro
Donald B. Wagner
Aspetti tecnologici: la metallurgia del ferro
Il monopolio dell'industria del ferro durante la [...] in un cubilotto. Questo è un forno a forma di tino, dalla cui parte superiore sono caricati il combustibile (carbone di legno o fossile) e il ferro (ghisa grezza o scarti di fonderia), mentre dalla parte inferiore è soffiata aria; il ferro si fonde a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione al mito e alla religione di Roma
Maurizio Bettini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La tradizione romana non possiede racconti [...] mitologia, a Roma, può essere considerata al massimo un segno, un’impronta lasciata sul rituale, alla maniera di una conchiglia fossile che, prima di dissolversi, ha impresso la sua valva sulla roccia. A Roma il mito si configurerebbe solo come una ...
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ANELLI, Franco
Paolo Forti
Nato a Lodi (Milano) il 18 ott. 1899, da Francesco e da Elvira Mascarelli, dal 1921 frequentò gli studi universitari, dapprima a Pavia e quindi dal 1925 a Bologna, ove nel [...] avuto modo di manifestarsi: nel 1925, infatti, aveva visto la luce a Lodi un suo studio sui resti fossili di mammut presenti nel greto del fiume Lambro (Resti fossili di mammut nel Lambro, in Arch. stor. per la città e i comuni del circond. e della ...
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RAIMONDINI, Vincenzo
Alessandro Ottaviani
RAIMONDINI, Vincenzo. – Nacque a Messina il 10 ottobre del 1758, da Domenico, speziale di professione.
Dopo aver compiuto gli studi nella città natale si mosse [...] i colleghi inviato a verificare la bontà della segnalazione che aveva fatto Cosimo Di Giovanni circa il ritrovamento di carbon fossile delle montagne di Giffoni. La relazione espresse parere negativo, da cui una disputa con Di Giovanni. Le autorità ...
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PARONA, Carlo Fabrizio
Andrea Candela
PARONA, Carlo Fabrizio. – Nacque a Melegnano (Milano) l’8 marzo del 1855 da Angelo, consigliere di corte d’appello, e da Teresa Scardini.
Studiò presso l’Università [...] centrale permise di ampliare notevolmente la conoscenza del Mesozoico italiano. Fu, di fatto, il vivo interesse per le varietà fossili e la ricca fauna cretacea dell’Appennino che orientò Parona verso lo studio delle Rudiste, a cui diede fondamentali ...
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SELLA, Pietro
Valerio Castronovo
– Figlio di Giovanni Antonio e di Anna Maria Giletti, nacque alla Sella di Mosso (oggi in provincia di Biella) il 1° giugno 1784.
Il padre, appartenente al terzo ramo [...] iniziative: la creazione di una prima officina per la fabbricazione di macchine tessili, la valorizzazione dei giacimenti di carbon fossile del Biellese, la chiamata dal Belgio di un nucleo di tecnici e l’instaurazione di assidui rapporti con alcuni ...
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stratigrafia Lo studio della natura e delle caratteristiche del terreno attraverso l’esame degli strati susseguentisi in profondità.
Archeologia
Negli scavi archeologici lo studio stratigrafico del terreno [...] è la biozona, ossia un pacco di strati che sono definiti, caratterizzati e identificati in base ai fossili contenuti. Si chiama indicatore zonale il fossile da cui la biozona prende il nome. La biozona può avere durata da diversi milioni di anni a ...
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In biologia molecolare, qualsiasi traccia di DNA proveniente da organismi estinti o estratto da resti scheletrici fossili, per il cui studio a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta l'impiego della [...] , nel cui nucleo è contenuto il DNA stesso, e sull’organismo di cui la cellula fa parte. Nel caso del DNA ‘fossile’, o più correttamente ‘antico’, è come se un nastro lungo una trentina di chilometri venisse ridotto a frammenti di 10420 cm. Inoltre ...
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fossile
fòssile agg. e s. m. [dal lat. fossĭlis «ottenuto scavando», der. di fodĕre «scavare», part. pass. fossus]. – 1. agg. a. In origine, di materiale in genere che si estrae dalla crosta terrestre: il salnitro pareggia la forza del sal...
tecnofossile s. m. Il resto fossile di un oggetto o di un materiale industriale prodotto dall'uomo, così come è stato rinvenuto in passato e, con riferimento al cosiddetto Antropocene, potrebbe essere rinvenuto dagli eventuali archeologi di...