PETRA, Raffaele,
marchese di Caccavone
Gabriele Scalessa
– Nacque a Napoli il 7 gennaio 1798 da Carlo e Maria Eustacchia Mirelli.
La famiglia paterna, probabilmente già presente al tempo degli Angioini, [...] de’ Bianchi Dottula, uomo politico e traduttore oraziano; Urbano Lampredi, direttore del Monitore romano e critico di Foscolo; Michele Zezza, autore di versi in dialetto; Domenico Andreotti, autore di commedie. Vi erano inoltre citati studiosi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gerolamo Tiraboschi
Francesco Mores
Tiraboschi e la Storia della letteratura italiana: per buona parte della cultura storica italiana (e per la parte della cultura storica fuori d’Italia che è distrattamente [...] le azioni vivono «nell’attenzione, nell’economia e nell’esercizio dei pensieri» (Raimondi 1984, poi 1989, p. 141), e che Ugo Foscolo (1826, p. 303, riecheggiato da Raimondi, ripreso fin dal titolo e in epigrafe da Mari e a sua volta debitore forse ...
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GUIDI, Alessandro
Luigi Matt
Nacque a Pavia il 14 giugno 1650 da Bernardo e Maddalena Figarolla. Fu battezzato il giorno stesso della nascita, con i nomi di Carlo Alessandro, ma per sua stessa volontà [...] durò quasi senza eccezioni per tutto il Settecento. Tra i giudizi positivi vanno ricordati quelli di Parini, Alfieri e Foscolo, dopo il quale iniziò a essere predominante una lettura sfavorevole della sua opera, che permane sostanzialmente fino a ...
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L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato [...] l’ossimoro e l’antitesi rispondono bene alle esigenze di armonizzare le contrapposte passioni e le scelte esistenziali. Così ➔ Ugo Foscolo ne presenta inedite varianti, isolandolo nella posizione forte in fine di verso, come in “Alla sera”: «e mentre ...
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Marziale, Marco Valerio
Francesco Ursini
Il poeta degli epigrammi
Poeta latino vissuto nel 1° secolo d.C., Marziale è il più famoso e importante autore di epigrammi. Primo a dedicarsi interamente a [...] -tipo (prima parte descrittiva, sorpresa finale); molto amato da Boccaccio, raggiunge però il culmine del successo tra il Quattrocento e il Settecento, quando compongono epigrammi, tra gli altri, Poliziano, Jacopo Sannazaro, Monti, Foscolo e Alfieri. ...
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sonetto Composizione metrica, (dal francese antico sonet «canzone, canzonetta»), di carattere prevalentemente lirico, composta di 14 versi (quasi sempre endecasillabi nella letteratura italiana), distribuiti [...] de la Vega e per il Portogallo quello di L. de Camões. In Italia la fortuna del s. si rafforzò con V. Alfieri, U. Foscolo e poi G. Carducci. È inoltre il metro di tanta poesia dialettale non solo ottocentesca (basti ricordare G.G. Belli). Nel 20° sec ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] a stampa che ce n'è, sono provvisori e scadenti, tranne pochi esempi, insignì ma pochi. Avessi io la voce d'un Foscolo e d'un Carducci, richiamerei gl'Italiani alle biblioteche, vere foreste vergini, in gran parte tuttora da esplorare. La storia e la ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] negazione: si può dare litote anche senza negazione.
Essa entra così saldamente nelle tecniche compositive poetiche del secolo, come in ➔ Ugo Foscolo («Tu non altro che il canto avrai del figlio / o materna mia terra», “A Zacinto”, vv. 12-13). Ma è ...
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L’epifonema (dal gr. epíphō´nēma «voce aggiunta», composto da epí «su, sopra» e phōnē´ «voce») è una figura retorica che consiste in un’espressione sentenziosa, di tenore universale, posta di solito a [...] riflessione breve e di tenore universale.
Nella tradizione poetica italiana l’epifonema è ingrediente privilegiato in autori come ➔ Ugo Foscolo e ➔ Giacomo Leopardi («è funesto a chi nasce il dì natale», “Canto notturno di un pastore errante per l ...
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CAGNOLI, Agostino
Renzo Negri
Nato a Reggio Emilia il 23 dic. 1810 da Luigi, noto letterato classicista, e da Lucia Orlandini, seguì nella sua città l'usuale corso di studi umanistici, e condusse un'esiste [...] , studiati con lungo amore negli anni della sua formazione.
Altri se ne possono indicare: Ariosto, Cesarotti, Parini, Foscolo, Manzoni, e fra gli stranieri i "notturni" inglesi e il Delille, presenti nei titoli e nelle assunzioni sentimentali ...
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foscoliano
agg. – Appartenente o relativo al poeta Ugo Foscolo (1778-1827) e alla sua opera: il verso, lo stile, il pessimismo f.; la critica f., che ha per oggetto l’opera del Foscolo.
rendere
rèndere v. tr. [lat. rĕddĕre, comp. di red- e dare, con influsso di prendere] (pass. rem. io rési [letter. rendéi, rendètti], tu rendésti, ecc.; part. pass. réso [ant. renduto]). – 1. Dare ad altri cosa che gli è dovuta per qualsiasi...