IPERNUCLEI
Daniele Prosperi
Introduzione. - La materia ordinaria è costituita da atomi neutri. Questi, a loro volta, sono formati da Z elettroni e da un nucleo costituito da A nucleoni (v. nucleo, XXV, [...] π=+1. In condizioni normali un nucleo è un sistema stabile, tenuto insieme da forze attrattive (forzenucleari) che collegano i nucleoni a due a due. Tali forze appartengono alla categoria delle interazioni forti.
I nucleoni non sono, però, le uniche ...
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MESONE
Giacomo MORPURGO
. Nel 1937 C. D. Anderson e S. H. Neddermeyer fecero notare come i dati sperimentali (ottenuti a mezzo della camera di Wilson) relativi alle perdite di energia delle particelle [...] le equazioni di tale campo analoghe a quelle del campo elettromagnetico, si era condotti, tenendo presente il range delle forzenucleari, ad attribuire ai quanti del campo stesso una massa pari a circa 200 masse elettroniche; ai quanti in questione ...
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GLASHOW, Sheldon Lee
Marco Rossi
Fisico teorico statunitense, nato a New York il 5 dicembre 1932. Ha compiuto gli studi superiori alla Bronx High School of Science (1950) e gli studi universitari alla [...] .
Recentemente G. si è dedicato allo sviluppo di una teoria che comprenda, oltre alle precedenti, anche le forzenucleari forti. Tale trattazione teorica si basa sui concetti espressi dalla cromodinamica quantistica. In particolare, si dimostra che ...
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Simmetrie e invarianze
LLuigi A. Radicati di Brozolo
di Luigi A. Radicati di Brozolo
SOMMARIO: 1. Introduzione e brevi cenni storici. □ 2. La struttura dello spazio-tempo assoluto. □ 3. Il ruolo della [...] loro proprietà di simmetria rispetto alle rotazioni spaziali e alle permutazioni degli elettroni erano esatte, le forzenucleari erano invece mal note e la loro invarianza rispetto alle trasformazioni delle variabili interne era soltanto approssimata ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Completare un vecchio lavoro
Helge Kragh
Completare un vecchio lavoro
La teoria della relatività di Einstein e la teoria dei quanti di Planck, Sommerfeld [...] pesante o 'muone' non era presente in alcuna teoria quantistica dei raggi cosmici. In una teoria riguardante le forzenucleari il fisico giapponese Hideki Yukawa (1907-1981) aveva però ipotizzato due anni prima l'esistenza di una nuova particella ...
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Materia, stabilità della
Walter Thirring
sommario: 1. Introduzione storica. 2. Argomenti euristici. 3. La dimostrazione. 4. Conseguenze. a) Stabilità relativistica. b) L'esistenza di dinamiche locali. [...] , il che accade quando il raggio della stella si è ridotto a circa 30 km, entrano in azione forzenucleari. A quel punto la materia torna a indurirsi e quel che fuoriesce comincia a rimbalzare creando un'onda d'urto che causa l'espulsione di parte ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Difesa e scienza in America
Robert Seidel
Difesa e scienza in America
Le ricadute positive della guerra
Sir Gavin de Beer (1899-1972), nell'opera [...] particelle subatomiche si sarebbero invece combinate in nuove e strane entità che avrebbero contribuito a spiegare le forzenucleari, favorendo l'assegnazione di un gran numero di premi Nobel agli scienziati che altrimenti sarebbero stati smobilitati ...
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La grande scienza. Teoria delle stringhe
Augusto Sagnotti
Teoria delle stringhe
I processi d'urto hanno un ruolo fondamentale, dal punto di vista sia sperimentale sia teorico, nella fisica delle particelle [...] alle interazioni forti ha limitato a lungo l'applicazione di tali metodi a causa dell'estrema intensità di queste forzenucleari, e quindi negli anni Sessanta molti sforzi sono stati dedicati al problema di caratterizzare in termini generali le ...
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Stringhe, teoria delle
Augusto Sagnotti
La descrizione delle particelle elementari è stata un obiettivo centrale della fisica almeno a partire dalla fine del XIX sec., con la scoperta dell'elettrone. [...] , a causa dell'estrema intensità di queste forzenucleari. Negli anni Sessanta sono stati dedicati molti sforzi se i quark sono legati tra loro da fasci di linee di forza compresse dalle interazioni forti della QCD in corde di spessore finito Δ≤10 ...
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potenziale
potenziale [agg. e s.m. Der. del lat. potentialis, da potentia "potenza"] [LSF] (a) In contrapp. ad attuale, di ciò che ha la capacità di esplicarsi in qualcosa, ma non attuandosi ancora. [...] : v. Hartree-Fock, metodo di: III 148 c. ◆ [FNC] P. nucleare di scambio mesonico: v. forzenucleari: II 696 d. ◆ [FNC] P. nucleare realistico: v. forzenucleari: II 695 d. ◆ [FNC] P. ottico: v. nuclei atomici, dimensioni e strutture dei: IV 189 e ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...
nucleare
agg. [der. di nucleo]. – Del nucleo, relativo al nucleo, che costituisce un nucleo. Ha sign. specifici e ben determinati in alcune discipline: 1. a. In biologia, relativo o appartenente al nucleo della cellula: la struttura n.; membrana...