Atomi che hanno numero atomico uguale e occupano perciò lo stesso posto nel sistema periodico degli elementi, ma hanno massa atomica diversa. I primi i. a essere scoperti furono gli i. radioattivi, allorché [...] ha i. stabili) a causa della diversa stabilità dei vari nuclidi (➔ nucleo). Un quadro della situazione (determinata dalle forzenucleari) è fornito dalle seguenti regole empiriche: a) la prima regola di Mattauch dice che non esistono isobari stabili ...
Leggi Tutto
Uno dei 4 tipi di interazioni fondamentali tra particelle elementari (forti, elettromagnetiche, d. e gravitazionali) alle quali si possono ricondurre tutti i fenomeni fisici osservati. Derivano il loro [...] , secondo la relazione r ≃ ℏ /Mc, dove ℏ è la costante di Planck ridotta, e c è la velocità della luce nel vuoto. Per le forzenucleari r è determinato dalla massa Mπ del pione pari a circa 140 MeV/c2 e r ≃ 10–13 cm; per le interazioni d. r. ≃ 10 ...
Leggi Tutto
In fisica, processo mediante cui nuclei leggeri sono portati con varie tecniche a una distanza mutua abbastanza piccola e per un intervallo di tempo sufficiente affinché entrino in gioco le forzenucleari.
C. [...] dei quark e dei gluoni La legge per cui i quark e i gluoni non possono esistere come particelle libere, ma sono confinati negli adroni (➔ forti, interazioni) ...
Leggi Tutto
Biologia
C. morfogenetico Area dell’embrione, o del primordio di un germoglio, dotata della capacità di dare origine a un determinato organo; per es., i c. morfogenetici dell’arto posteriore danno origine [...] m, e il punto che si considera.
C. nucleare
È il c. delle forzenucleari, delle forze cioè che tengono insieme le particelle costituenti il nucleo atomico (➔ forza).
C. mesonico
Secondo la teoria sviluppata nel 1935 da H. Yukawa, particolare tipo ...
Leggi Tutto
Chimica
S. ionico Fenomeno caratteristico di alcuni tipi di solidi, sia organici sia inorganici, che, messi a contatto con una soluzione ionica, sono capaci di mandare in soluzione ioni, mentre il posto [...] ; l’energia di legame totale è dunque, in prima approssimazione, proporzionale al numero di nucleoni presenti nel nucleo: le forzenucleari mostrano perciò il fenomeno della saturazione, che, come si è visto, è una caratteristica peculiare delle ...
Leggi Tutto
In fisica delle particelle elementari, una delle 4 classi di interazioni fondamentali (f., elettromagnetiche, deboli e gravitazionali) alle quali si possono ricondurre, a livello microscopico, tutti i [...] e altri mesoni. Questa necessità di scambiare particelle di massa non nulla permette di spiegare il fatto che le forzenucleari si smorzano molto rapidamente (esponenzialmente) con la distanza, di modo che risultano trascurabili fra i nuclei di due ...
Leggi Tutto
Fisica
Genericamente ogni processo mediante il quale due o più sistemi, o corpi, o particelle, anche di natura diversa, agiscono uno sull’altro, con conseguenti reciproche modificazioni del loro stato [...] è possibile spiegare l’insorgere di un’i., cioè il destarsi di forze, tra un corpo A e un corpo B posti a distanza: a L’esempio più noto di i. forti è costituito dalle forzenucleari che, esercitandosi fra protoni e neutroni, determinano l’esistenza ...
Leggi Tutto
Grande esplosione primordiale dalla quale l’Universo (➔) si sarebbe formato a partire da uno stato iniziale di altissima densità e temperatura, cui sarebbe seguita una rapida espansione (v. fig.).
La teoria [...] , circa 1,6∙10−33 m. Immediatamente dopo, il fluido primordiale fu governato da una forza unificata (riuniva le forzenucleari forti ed elettrodeboli) e dalla gravitazione, e l’energia della radiazione eccedeva nettamente quella delle particelle ...
Leggi Tutto
Fisico italiano (Siena 1915 - Rancho Santa Fé, California, 2002). Allievo di G. Bernardini, ha realizzato con M. Conversi ed E. Pancini l'esperimento con il quale nel 1946 è stato dimostrato che il mesotrone [...] muone) non interagisce fortemente con i nuclei e quindi non è il mesone previsto da H. Yukawa come mediatore delle forzenucleari (scoperto in seguito e denominato pione). Trasferitosi negli Stati Uniti, nel 1956, con B. B. Cork, G. R. Lambertson e ...
Leggi Tutto
Fisico (Charleroi 1904 - Copenaghen 1974), prof. di fisica teorica nelle univ. di Liegi (1930-39), Utrecht (1940-46), Manchester (1947-57) e presso il Nordic inst. for theoretical physics di Copenaghen. [...] W. Heisenberg sull'elettrodinamica quantistica e dal 1940 approfondì lo studio delle forzenucleari in termini di campi mesonici e varî problemi riguardanti le reazioni nucleari. Ha svolto inoltre notevoli studî storici ed epistemologici sulla fisica ...
Leggi Tutto
forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...
nucleare
agg. [der. di nucleo]. – Del nucleo, relativo al nucleo, che costituisce un nucleo. Ha sign. specifici e ben determinati in alcune discipline: 1. a. In biologia, relativo o appartenente al nucleo della cellula: la struttura n.; membrana...