RABATTA, Giuseppe
Giampiero Brunelli
RABATTA, Giuseppe. – Nacque tra il 1550 e il 1551 a Gorizia, da Giuseppe e da Lucrezia Hofer. La famiglia, che vantava origini toscane, aveva conosciuto una rapida [...] un monte di pietà.
Il reggente Enrico d’Asburgo (l’arciduca Carlo era morto il , la Serenissima aveva risposto potenziando le forze impegnate.
L’arciduca Ferdinando inviò quindi dell’estate ebbe invece qualche attrito con la corte pontificia, a ...
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BONITO
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Succeduto a Costantino non sappiamo in quale anno, ma comunque intorno alla metà del sec. XII, B., ventiduesimo vescovo di Cagliari, assunse il governo della sua diocesi in un momento particolarmente [...] queste ragioni di attrito si aggiungevano le cassinesi, in una posizione di forza. Dopo laboriosi contatti con i rappresentanti col. 423; C.-J. Hefele-H. Leclercq, Histoire des conciles d'après les documents originaux, V, 2, Paris 1913, pp. 1095 ...
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GERBI, Ranieri
Roberto Vergara Caffarelli
Nacque a Chiesina Uzzanese, presso Pistoia, il 16 luglio 1763 da Giovan Battista e da Maria Matteini. Indirizzato alla carriera ecclesiastica, studiò nel seminario [...] , il G. prendeva con forza il partito copernicano, esaltando l figura. Si occupava dell'attrito e della compattezza dei materiali normale di Pisa dal 1813 al 1945, Pisa 1990, ad ind.; D. Barsanti, L'Università di Pisa dal 1800 al 1860, Pisa 1993, ...
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attrito2
attrito2 s. m. [dal lat. attritus -us, der. di atterĕre «sfregare»]. – 1. a. Forza resistente che si produce nel contatto tra due corpi premuti l’uno contro l’altro e che ostacola il movimento dell’uno rispetto all’altro. In partic.,...
forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...