Santi d'Italia
Tommaso Caliò
Le origini
In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della penisola italiana [...] figura era descritta come un modello del miles fedele all’autorità pontificia che, a rischio della dei nuovi martiri, il culto per i ‘morti della Chiesa’ ebbe una fortuna più durevole – ancora nel 1896 Teresa di Lisieux esclamava in una lettera ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] Qui erano anche le tombe dei martiri Sinerote e Fortunato, altrimenti sconosciuti. Non sono invece noti martiri della cristiani, quali marcioniti e manichei, quanto cattolici, come i fedeli deportati da Shabur I nel corso delle sue incursioni in ...
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L'editoria cattolica dall'Unita alla fine del fascismo
Albertina Vittoria
Tipografi e libri di argomento religioso dopo l’Unità
L’unificazione del paese comportò conseguenze anche sul versante della [...] lingua greca di Marco Pechenino, autore anche di un fortunato vocabolario di greco, che è stato uno dei testi più «una stampa cioè non solo cattolica ma di Azione Cattolica, fedele interprete in tutti i campi della sua attività, portavoce delle sue ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] Augusto d’Occidente dal 305 alla sua morte nel 306), fortunato generale originario della latinità balcanica – da cui tutti gli imperatori ha ricevuto il nome di Augusto, sono dovute una fedele devozione e una sottomissione senza fallo come a un dio ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] suoi interessi a fare la residenza sua fuori d’Italia. Gran fortuna è l’avere i Principi proprj. L’averli anche difettosi, che però, si guardi bene, non è la comunità umana dei fedeli, al cui servizio sacro il sacerdote è pure addetto, bensì la ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] padri di altri che saranno nei secoli, lo spero, i miei fedeli: vorrei che gli ultimi fossero dell’anima i più esperti, i dell’anima, dalla Trieste di Biagio Marin alla Sicilia di Fortunato Pasqualino – «marche di frontiera» le ha chiamate Asor Rosa ...
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BANDUR (Bandurović), Matteo (Banduri Anselmo Maria)
Salvatore Impellizzeri
Salvatore Rotta
Nacque da Matteo e da Deša Volanti, sorella del vescovo di Stagno (Ston) Francesco Volanti, a Ragusa (Dubrovnik) [...] servirlo. Ma il Montfaucon gli lasciava assai poco da fare: fedele alle promesse fatte s'era messo subito energicamente all'opera Petrarca, la sua sola occupazione di questi anni. Nella fortunata estate del 1702, in una delle sue prime visite alla ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] che circolava anche autonomo dal resto dell'opera.
Altro trattato fortunato di Marziano fu l'ottavo (De astronomia), che restò in furono dette 'arti meccaniche' (Libri XVII-XX).
Fedele alla tradizione della cultura cristiana, Alcuino nei suoi opuscoli ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Fantappiè
Romeo Astorri
Nacque il 5 maggio 1852 da Bernardino e da Giovanna Silj, ambedue possidenti, a Capovallazza, allora comune di Visso, oggi di Ussita, in provincia di [...] il De matrimonio (Paris-Lyon), il più importante e il più fortunato perché ebbe quattro edizioni successive (1900, 1904, 1932) e fornì, della guerra, tuttavia, il G. appare fondamentalmente un fedele esecutore degli indirizzi di Benedetto XV, sia di ...
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CASONI, Lorenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sarzana, in Lunigiana, il 17 ott. 1645 da Nicolò, conte di Villanova. Incerte sono le notizie sulla sua formazione. Secondo alcuni (Capece Galeota; Dubruel, [...] son preparato a tutto e... crederei di esser troppo fortunato quando potessi con il mio sangue dare un giusto il quale, secondo il suo carattere, si mostrò non'solo fedele esecutore delle direttive pontificie, ma ne accentuò l'intransigenza. Il ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, e quindi spostando o trasferendo...