ROLLI, Paolo Antonio
Carlo Caruso
– Nacque a Roma il 13 giugno 1687 dall’architetto borgognone Philippe Roleau (Filippo Rolli) e da Marta Arnaldi, originaria di Todi. Ebbe due fratelli, Domenico (morto [...] a Frederick principe del Galles (1735). Rolli mirò a una fedele ‘metafrasi’ dell’originale miltoniano: il che gli procurò la messa Todi il 20 marzo 1765. È sepolto nel Tempio di S. Fortunato, a Todi, sotto una lapide con l’iscrizione «Pauli Rolli ...
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BENOZZO di Lese (Benozzo Gozzoli)
Emma Micheletti
Nato a Firenze intorno al 1420, figlio di Lese (Alessio) di Sandro, fu chiamato Benozzo Gozzoli per la prima volta dal Vasari nella seconda edizione [...] a Montefalco, dove arrivò nel 1450. Lì, nella chiesa di S. Fortunato, dipinse ad affresco, tra l'altro, sulla parete di destra, una Madonna si determina fin da ora la sua qualità di narratore fedele di vicende storiche. Un ricordo dell'Angelico è nei ...
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LAJOLO, Davide
Margherita Karen Hassan
Nacque a Vinchio, presso Asti, il 29 luglio 1912, da Giuseppe e Caterina Garberoglio, detta Lina.
La madre apparteneva a una delle poche famiglie benestanti del [...] periodo, un momento di leale riflessione su se stesso, una fedele compagna di vita; molte sue liriche, tuttavia, sono ancora inedite dedicò più intensamente alla scrittura. Del 1960 è la fortunata biografia dell'amico Pavese, Il "vizio assurdo" ( ...
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FORGES DAVANZATI, Domenico
Toni Iermano
Nacque a Palo del Colle, nella terra di Bari, il 3 nov. 1742 da Michele e Camilla Vernaleone. Rimasto orfano di madre in tenera età, fu affidato alle cure e alla [...] nel 1788.
Negli anni del riformismo illuminato il F. fu fedele suddito della monarchia borbonica. Tra il 1768 e il 1772, anno precedente grazie all'impegno di G. De Cesare e G. Fortunato e vi lesse, il 20 dicembre successivo, la Dissertazione sullo ...
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TESI, Vittoria detta la Fiorentina o la Moretta
Francesco Lora
– Nacque a Firenze il 13 febbraio 1701 (1700 ab Incarnatione), figlia di Alessandro e di Maria Antonia Rapacciuoli.
Come il tiorbista Niccolò [...] Gracco di Sarro, Zenobia in Palmira di Leo, Amore e fortuna di Porta e Astianatte di Vinci, più Il Florindo di Sarro II, p. 184 s.) e nel 1726 (S. Bartolomeo: La Lucinda fedele di Porta), per poi passare a Venezia (S. Samuele: I rivali generosi ...
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LOLLI, Giuseppe
Federico Pirani
Nacque presumibilmente a Roma intorno alla metà del XVIII secolo. Nulla si conosce sulla formazione musicale di questo cantante di opera buffa prima dell'esordio sulle [...] pazzi per amore di Rinaldo da Capua e La raminga fedele di Domenico Corri.
Allo stato attuale delle ricerche, poco due opere di N. Piccinni (L'astratto o sia Il giocatore fortunato e Il barone di Torreforte), quindi ne Il geloso in cimento, ...
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TRITTO, Giacomo
Simone Caputo
TRITTO, Giacomo. – Nacque il 2 aprile 1733 ad Altamura, da Domenico di Tritto, commerciante, e da Maria Tirelli.
Undicenne si trasferì a Napoli, dove fu ammesso al Conservatorio [...] diede inizio alla riforma delle istituzioni musicali: Fedele Fenaroli, Giovanni Paisiello e Tritto furono nominati Francesco Saverio Zini); del 1788, l’opera buffa Il giocatore fortunato (Napoli, Nuovo; Giuseppe Petrosellini), e le commedie Lo ...
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MORBIDUCCI, Publio
Francesca Lombardi
MORBIDUCCI, Publio. – Nacque a Roma il 28 agosto 1889, secondogenito di Luigi, operaio metallurgico, e di Anna Maria Polizzi, impiegata in una tipografia.
A causa [...] incentrata su una dimensione artigianale a cui rimase fedele, con grande umiltà, anche negli anni di una volta come medaglista, riuscì invece, grazie ad accordi con Fortunato Bellonzi, a esporvi tre sculture (Narciso,Vox clamans, Pescatore). ...
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CAMPONESCHI, Antonuccio
Peter Partner
Figlio di Lalle (II), fu espulso con la sua famiglia dall'Aquila nel luglio del 1391. Il 20 sett. 1393 rientrò in città, seguito poco tempo dopo dal fratello Giampaolo, [...] a lui chiamandolo viceré dell'intero ducato di Calabria e fedele consigliere regio.
Quando Alfonso d'Aragona giunse per la prima all'Aquila.
Il C. morì nel 1452.
Fu il più fortunato della sua famiglia nel predominio dell'Aquila. Anche se fu per ...
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CASACCIA
Alessandra Ascarelli
Famiglia di cantanti i cui membri, da ricordare tra i più esimi interpreti dell'opera buffa napoletana, si succedettero per quasi un secolo e mezzo sulle scene partenopee. [...] (Croce, p. 371) e, con la famosa Marianna Monti, "fecero la fortuna dei drammi di quel pessimo poeta che fu A. Palomba" (ibid., p. carriera al teatro del Fondo con La donna amante di tutti e fedele a nessuno di P. A. Guglielmi (1783). Giuseppe morì a ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, e quindi spostando o trasferendo...