MARTINI, Simone
M. Pierini
Pittore senese, documentato a partire dal 1315 e morto nel 1344 ad Avignone.M. nacque presumibilmente a Siena intorno al 1284, data che Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 200) [...] l'opere sue" (Le Vite, II, 1967, p. 192). Fedeli all'auctoritas vasariana, anche Baldinucci (1681) e Lanzi (1795-1796) continuarono la tradizione del pittore più fortunato - per avere conosciuto Petrarca - che valente, insistendo pure nel ricordarlo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giacomo Leopardi
Gaspare Polizzi
L’opera di Giacomo Leopardi costituisce un riferimento imprescindibile nella tradizione letteraria italiana. Sembra anche ormai acquisita la sua dimensione filosofica, [...] a lungo sede episcopale autonoma e borgo tradizionalmente fedele al papato. La sua formazione, curata personalmente alcune collaborazioni editoriali da parte dello stampatore Antonio Fortunato Stella, il 12 luglio 1825 potrà nuovamente allontanarsi ...
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Il nuovo divismo
Cristina Jandelli
Nei primi anni del 21° sec. stiamo assistendo a un progressivo potenziamento, a una variegata formalizzazione e a uno sviluppo coerente di un processo iniziato negli [...] mondane registrano spasmodicamente ogni sua sortita. Evidentemente la sua fortuna è legata al possesso di un ingente patrimonio e la personaggio pubblico.
Nel finale di Il caimano Moretti, fedele al pensiero postmoderno abitato da figure in transito ...
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CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] . Né meraviglia che già nel 1498 (A. E. Quaglio, Prima fortuna..., pp. 338-341) fosse stampata la Glossa ora citata di Dino ) da parte di, A. Ricolfi, Le due donne di Guido, in Studi sui Fedeli d’Amore, II, Città di Castello 1940, pp. 1724, e G. C. e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Raccontare il lavoro, cantare la tecnica
Vittorio Marchis
Primo Levi, in un breve intervento raccolto in L’altrui mestiere (1985), rispondeva alla domanda «perché si scrive?» e lui, da chimico, «Per [...] sono molle e sfere metalliche, rulli e cremagliere, e Fortunato Depero (1892-1960) si prepara a narrare un mondo messa a punto «questa fu anche una piccola galanteria verso la fedele […]» perché «l’interruzione fa bene anche per ristorare la mente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ispirandosi contemporaneamente ai modelli del mondo e del teatro, Goldoni, drammaturgo [...] artigiani, ostile ai barnabotti e sostanzialmente fedele tanto alla nobiltà senatoria, quanto al da toccare Checca, vara ve’, la s’ha da sposare co Toffolo. [a Titta Nane]
FORTUNATO: E mi cento uccati e dago.
TITTA: Mi no ghe ne penso, che la se ...
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BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] i suoi libri al convento di Assisi e a quello di s. Fortunato di Todi. Da tale documento, che è del 1287, si deduce parte del canzoniere. Dalla quale il prossimo, la comunità dei fedeli, la Chiesa stessa con la sua funzione d'intermediaria sono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Culto e cultura della storiografia giuridica in Italia
Carlos Petit
In Europa non vi è una disciplina più avvezza dell’italiana al rendiconto pubblico attraverso bilanci periodici dei lavori intrapresi [...] veloce e prolungato successo tra gli storici più giovani. La sua fortuna fu tale e talmente palese che è d’obbligo in questa sede : solo alcuni studiosi di diritto romano, infatti (il fedele Edoardo Volterra, ma anche Alberto Burdese, Antonio D’Emilia ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Fantappiè
Romeo Astorri
Nacque il 5 maggio 1852 da Bernardino e da Giovanna Silj, ambedue possidenti, a Capovallazza, allora comune di Visso, oggi di Ussita, in provincia di [...] il De matrimonio (Paris-Lyon), il più importante e il più fortunato perché ebbe quattro edizioni successive (1900, 1904, 1932) e fornì, della guerra, tuttavia, il G. appare fondamentalmente un fedele esecutore degli indirizzi di Benedetto XV, sia di ...
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Iconografia
Alessandro Campi
Un Machiavelli sin troppo machiavellico
Nelle biografie su M. si sottolinea sempre, con rammarico e rassegnazione, la scarsa conoscenza che abbiamo dei suoi anni giovanili, [...] editori alla stregua di un ritratto di quest’ultimo ritenuto fedele forse proprio perché anch’esso non privo di inquietanti tratti La ricerca, anche nel campo dell’arte, non smette per fortuna di riservare sorprese. Nel 2013 è venuto alla luce un ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, e quindi spostando o trasferendo...