Altavilla, famiglia
Salvatore Tramontana
I documenti disponibili non permettono di stabilire se sia stata la famiglia Altavilla a dare il nome al piccolo insediamento Hauteville-le-Guichard che si trova [...] un modo di essere e di pensare che era lo specchio fedele della condizione femminile di quel tempo. L'unico merito, l' il 27 gennaio 1186 sposò Enrico VI.
Il ramo degli Altavilla più fortunato, più duraturo e più famoso, e con il quale, dopo anni ...
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CIMAROSA (Cimmarosa), Domenico
Ariella Lanfranchi
Nacque ad Aversa (Napoli) il 17 dic. 1749 in un'umile casetta sita in Vico II Trinità. La sua era una famiglia poverissima: il padre Gennaro (e non [...] p. 29, e G. Confalonieri). Ricordiamo infine L'infedeltà fedele (comm. in tre atti, libr. di G. B. D. C., in Celebrazioni campane, Urbino 1936; Id., C. nel '99 e nella fortuna postuma, in Rass. musicale, IX(1936), pp. 280 ss.; M. Tibaldi Chiesa, ...
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GIORDANO, Luca
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Napoli il 18 ott. 1634 da Antonio e da Isabella Imparato.
Antonio, mercante di quadri di origine pugliese ma anche modesto pittore, dovette avviare il figlio [...] o il Chilone di Besançon), ancora sulla scorta del fortunato modello costituito dalle due serie eseguite dallo spagnolo intorno tenuta in gran conto dal marchese Francesco Riccardi, ministro fedele di Cosimo III (nominato nel 1688 consigliere di Stato ...
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COSTANZA d'Altavilla, imperatrice e regina di Sicilia
Theo Kölzer
Figlia di re Ruggero II di Sicilia e della terza moglie Beatrice di Rethel (la quale discendeva da una famiglia comitale lorenese e [...] (evidentemente con successo) presso il marito e il suocero. Meno fortunato fu invece nel 1191-92 uno zio di C., Alberto di a Capua fece giustiziare il conte di Acerra, il più fedele seguace di Tancredi. L'imposizione di una tassa imperiale generale ...
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Uno dei maggiori teorici sociali del 20° sec., James Coleman (1990), ha proposto di definire l’autorità come quel rapporto sociale che nasce dal diritto di ogni essere umano di controllare il proprio comportamento [...] di più.
Negli anni Sessanta dello scorso secolo, in un fortunato libro che è stato tradotto in molte lingue, lo psicologo , dal semplice membro di un’associazione volontaria al fedele in una confessione religiosa, tutte queste figure sono parte ...
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ENRICO VI di Svevia, imperatore, re dei Romani e di Sicilia
Theo Kölzer
Nacque verso la fine del 1165 (tra l'ottobre e il dicembre) a Nimega in Gheldria (od. Paesi Bassi), secondogenito dell'imperatore [...] era garantito l'appoggio dei Romani grazie all'abbandono di Tuscolo, fedele all'Impero, che fu subito rasa al suolo. Il differimento grazie alle pressioni del papa.
Solo un caso fortunato salvò l'imperatore dalla difficile situazione: il duca ...
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CASTIGLIONE (Castiglioni), Valeriano
Gino Benzoni
Come informa il profilo, sulla base di dati da lui forniti incluso nel volume glorificante gli Incogniti, nacque a Milano, il 3 genn. 1593, da Anna [...] corte di Milano per opera di un mio fedele amico astiggiano interno a qualche principal consigliere di in Rivista int. Di filos. del diritto, XXXV(1958), p. 691;Id., Sulla fortuna del Bodin in Italia…,in Studi in on. di A. Segni, II, Milano 1967, ...
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CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] . Né meraviglia che già nel 1498 (A. E. Quaglio, Prima fortuna..., pp. 338-341) fosse stampata la Glossa ora citata di Dino ) da parte di, A. Ricolfi, Le due donne di Guido, in Studi sui Fedeli d’Amore, II, Città di Castello 1940, pp. 1724, e G. C. e ...
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BRANCA, Vittore
Franco Cardini
Nacque a Savona il 9 luglio 1913 da Antonio, ingegnere, direttore del centro di studi dell’ILVA di Priamar, e da Lucia Branca, figlia dello scultore Giulio, sua lontana [...] ’opera di Boccaccio a favorire la maturazione del suo pensiero critico. Un incontro fortunato e fecondo, sebbene, come giustamente ha scritto il suo indocile eppur fedele allievo Cesare De Michelis: «Può stupire che uno studioso così orgogliosamente ...
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FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] Federici, L. Schiaparelli), del suo maestro torinese, Fedele. Anche se questa scuola si stava allora aprendo a detto - avrebbe invece dato vita a un libro a sé stante, il più fortunato dei suoi libri.
A una cosa almeno era valso, secondo lui, il " ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, e quindi spostando o trasferendo...