Al secolo Brunone dei conti di Egisheim-Dagsburg (Egisheim, Alsazia, 1002 - Roma 1054); vescovo di Toul (1026), aderì al programma riformatore lorenese inteso ad affrancare la Chiesa dall'Impero, restituendo [...] col catapano bizantino Argiro, di fronteggiare le ambizioni dei Normanni: ma sconfitto e fatto prigioniero a Civitate sul Fortore (1053) e liberato l'anno dopo, dovette riconoscere i dominî normanni nel principato di Benevento, esclusa la città ...
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CARUSO, Michele
Franco Molfese
Nacque a Torremaggiore (Foggia), intorno al 1830. Salariato agricolo, nel pieno dell'età si trovò coinvolto nella grande crisi del crollo della dinastia borbonica a seguito [...] sostenuta da una fitta rete di fautori contadini e fors'anche borghesi. Operava perlopiù lungo le due sponde del Fortore, ma poteva contare sulla rapida radunata delle altre bande della Capitanata, del Gargano, del versante settentrionale del Vulture ...
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CAPPELLO, Giacomo
Gino Benzoni
Nato a Venezia attorno agli anni 1660-1665 da Giovanni Francesco di Giacomo, che era fratello del segretario del Consiglio dei dieci Giovanni, scelse, al pari dello zio [...] specie dei trecentocinquanta soldati ammutinatisi mentre erano diretti a Corfù e sbarcati, all'inizio di settembre del 1715, a Fortore presso Lucera, dopo aver ucciso "l'official maggiore e qualche altro suo assistente"; sin dall'ottobre poteva farne ...
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D'ALESSANDRO (Alessandri), Antonio
Franca Petrucci
Nacque a Napoli da Paolillo probabilmente intorno al 1420. Compì studi giuridici prima a Napoli, poi a Ferrara ed a Siena. Si sarebbe addottorato a [...] casale di Crispano e quello di Cardito, vicino Napoli. e nel medesimo 1480 lo nominò portolano e custode del porto del Fortore. Nel 1481 fu creato cavaliere e aiutante di camera del sovrano. Dopo l'occupazione di Gallipoli da parte dei Veneziani, i ...
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COLOMBO, Giacomo
Gennaro Borrelli
Nacque ad Este (Padova) nel 1663 da Giovanbattista.
Fu scultore in marmo, legno policromo e stucco; pittore, disegnatore d'argenterie sacre e di incisioni riproducenti [...] , Capracotta; S. Candida, Castel di Sangro; S. Francesco e S. Agostino, Troia; Assunta e S. Giuseppe, 1702, Celenza Val Fortore; S. Vito, 1706, Salerno; S. Andrea, firmato e datato 1706, Gricignano di Aversa, parrocchia di S. Andrea (Rass. d ...
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DIAZ GARLON, Pasquasio (Pasquale)
Felicita De Negri
Nato a Daroca in Catalogna nella prima metà del sec. XV, giunse come "miles" a Napoli, al seguito di Alfonso d'Aragona, probabilmente attratto, come [...] gli appellativi con cui il D. viene di volta in volta citato dalle fonti: credenziero del porto del Fortore in Capitanata, misuratore del sale e credenziero delle saline e del fondaco di Manfredonia, precettore generale, segretario, guardaroba ...
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LANDOLFO
Umberto Longo
Figlio di un Gaiderisio, non ne conosciamo la data di nascita, da collocare presumibilmente verso la metà dell'XI secolo.
L'8 nov. 1108 succedette come arcivescovo di Benevento [...] -Stiftung für Rechtsgeschichte, Kan. Abt., XXV (1936), pp. 197, 217; T. Leccisotti, Antiche prepositure cassinesi nei pressi del Fortore e del Saccione, in Benedictina, I (1947), pp. 98-100; F. Bartoloni, Note di diplomatica vescovile beneventana, I ...
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DELFICO, Melchiorre
Vincenzo Clemente
Nacque il 1° ag. 1744 a Leognano, in mandamento di Montorio al Vomano, provincia di Abruzzo Ultra Primo (oggi di Teramo) da Berardo e da Margherita Civico.
In quell'anno, [...] alla pubblicazione né finalizzata ad obbiettivo politico immediato - è in una Relazione geografica-economica del tratto di paese dal Fortore al Tronto (datata 7 ott. 1784, ora edita in V. Clemente, Rinascenza..., pp. 167-172), indirizzata a M. Torcia ...
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PINELLI, Gian Vincenzo
Marco Callegari
PINELLI, Gian Vincenzo. – Nacque a Napoli nel 1535, figlio di Cosmo e di Clementina Ravascheria. Il padre, genovese di origine, si era trasferito a Napoli per [...] scientifici furono imballati in 130 casse e nel 1602 caricati su tre navi per il trasporto verso il porto pugliese di Fortore e quindi via terra verso Napoli, ma al largo di Ancona il convoglio venne assalito dai pirati, che si impossessarono di ...
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fortore
fortóre s. m. [der. di forte1]. – 1. Sapore o odore acre, soprattutto di sostanza alimentare o vino che ha preso il forte: il f. del mosto; d’altre cose, odore spiacevole, forte, penetrante: quel lezzo caprino e quel f. così sapiente...
mastelliano
s. m. e agg. Sostenitore di Clemente Mastella; relativo a Clemente Mastella. ◆ Forse alla fine, come spera il mastelliano [Mauro] Fabris, a sedare la canea ci penserà Silvio Berlusconi. (Giovanna Pajetta, Manifesto, 6 gennaio 2005,...