Angelo di Paolo
E. Bassan
Marmoraro romano figlio di Paolo, capostipite della più antica famiglia di Cosmati di cui sia rimasta testimonianza. È noto per aver realizzato nel 1148 il ciborio della basilica [...] nozze Hermanin-Hausmann, Roma 1904, pp. 1-10.
G. Biasiotti, Ph. B. Whitehead, La chiesa dei SS. Cosma e Damiano al ForoRomano e gli edifici preesistenti, RendPARA 3, 1924-1925, pp. 83-122: 122.
F. Hermanin, San Marco (Le chiese di Roma illustrate ...
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FONTANA, Giovanni
Alessandro Ippoliti
Figlio di Sebastiano e di una Domenica, fratello maggiore di Domenico, nacque a Melide sul lago di Lugano nel 1540. Architetto e ingegnere, visse all'ombra dell'architetto [...] impegnato nella "costruzione di fontane pubbliche e semi pubbliche nei rioni Monti, Campitelli, S. Angelo, al Palatino e ForoRomano, al Campidoglio e all'Esquilino" nella villa Aldobrandini di Frascati e nei giardini papali in Vaticano. Inoltre il ...
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BAGNARA, Francesco
Nicola Ivanoff
Nacque a Vicenza nel 1784, di umili natali. Esordì come decoratore di camere; fu poi condotto dal suo protettore, conte Germanico Angaran, a Venezia, dove studiò con [...] S. Nasilini, greco-romani quelli dei Capuleti e Montecchi del Bellini. Sappiamo pure di una Sonnambula,ambientata in un fororomano (Bassano 1835).
Il nome del B. ricorre talvolta nelle cronache teatrali di T. Locatelli sulla Gazzetta privilegiata di ...
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ITALIA
B. Conticello*
− Il nome latino deriva dall'osco viteliu, attraverso una forma grecizzata, e gli antichi ne dettero varie spiegazioni etimologiche. Si considerò derivato da un principe enotrio [...] l'I.) due fanciulli. Per la Strong invece la figura femminile sarebbe la dea Roma. Sulla balaustra dei Rostri nel ForoRomano, si ha un'altra rappresentazione dell'I. che, insieme a un fanciullo sta dinanzi al seggio dell'imperatore Traiano in ...
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SCHOLA
G. Calza
G. Lugli
La parola ha avuto nel mondo romano molte più accezioni che non avesse la voce corrispondente greca σχολή. Originariamente essa designa sia il concetto sia il luogo dello studio: [...] di Ottavia) Si tratta allora di un'esedra come quella del Foro di Simitthu in Africa, formata da un muro rivestito di marmo una s. vexillariorum e una s. kalatorum pontificum, quest'ultima nel ForoRomano.
La più nota di tutte, la s. Xantha, per gli ...
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ACQUARONI, Giovanni
Alfredo Petrucci
Incisore in rame, attivo nella prima metà del sec. XIX. Mancano di lui dati anagrafici precisi e i lessicografi ne ignorano per solito il nome. Attivissimo dal 1826, [...] il Prospetto del Tabulario ristaurato, con annessa pianta del monumento,l'altra la Pianta dello stato attuale del Palatino, ForoRomano e Via Sacra,entrambe del 1827.
Ricorderemo ancora come nel 1822 l'A. avesse inciso, in collaborazione con Giuseppe ...
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MASSENZIO (M. Aurelius Valerius Maxentius)
R. Calza
Imperatore romano, figlio di Massimiano Erculio e di Eutropia, d'origine siriaca. Non è conosciuta la data di nascita, ma doveva superare di alcuni [...] ; (per edifici costruiti sotto M., v. roma).
Bibl.: Groag, in Pauly-Wissowa, XIV, 1928, c. 2147 ss.; E. De Ruggiero, Il ForoRomano, Roma 1904, p. 488 s.; J. Maurice, La Numismatique Constantinienne, I, Parigi 1909, pp. LXV ss.; 82; 263-283; G ...
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PLAUZIANO (C. Fulvius Plautianus)
L. Franchi
Compatriota di Settimio Severo (Her., iii, 10, 6), nativo quindi, probabilmente, di Leptis Magna.
Nell'iscrizione C.I.L., xi, 1937, è detto figlio di Gaio [...] di Palazzo Sacchetti immediatamente a destra di Severo (Budde, p. 53). Nei quattro rilievi dell'Arco di Severo al ForoRomano potrebbe essere identificato in uno dei personaggi del seguito imperiale: fra la figura di Severo e quella di Caracalla alla ...
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AEDES
G. Carettoni
Un copioso materiale epigrafico ha permesso di precisare il significato del termine ae. spesso confuso, dai Romani stessi, con templum per designare un edificio destinato al culto [...] aedis) il quale conteneva i confini della proprietà sacra, i privilegi e le prescrizioni relative allo svolgimento del culto.
Nel ForoRomano e sul Palatino erano circa un terzo delle ae. di Roma: erano gli edifici consacrati ai culti più antichi (ae ...
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ILLUSIONISMO
R. Bianchi Bandinelli
− Il termine critico i. è stato introdotto nella storia dell'arte antica da F. Wickhoff (v.) nel suo saggio sull'arte romana pubblicato nel 1895, ripreso ed esteso [...] mondo antico. Come tipici esempî di i. nella scultura sono citati i rilievi del fornice dell'arco di Tito (Roma, ForoRomano) e quelli del sepolcro degli Hateril (v.). Una delle conseguenze dell'i. sarebbe la rappresentazione continua (v. continua ...
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sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si sente radicalmente inferiore, subendone...
traianeo
traianèo agg. – Di Traiano, relativo all’imperatore romano Marco Ulpio Traiano (lat. Marcus Ulpius Traianus), vissuto dall’anno 53 al 117 d. C., e regnante dall’anno 98: i monumenti del periodo t.; in partic., Mercati Traianei, nome...