SCHOLA
G. Calza
G. Lugli
La parola ha avuto nel mondo romano molte più accezioni che non avesse la voce corrispondente greca σχολή. Originariamente essa designa sia il concetto sia il luogo dello studio: [...] di Ottavia) Si tratta allora di un'esedra come quella del Foro di Simitthu in Africa, formata da un muro rivestito di marmo una s. vexillariorum e una s. kalatorum pontificum, quest'ultima nel ForoRomano.
La più nota di tutte, la s. Xantha, per gli ...
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BUCEFALIO (βουκεφάλιον)
Ch. Börker
Denominazione greca, testimoniata da fonti scritte, della rappresentazione della testa di bue come elemento simbolico e decorativo.
Boukephàlia stilizzati sono documentati [...] . sono stati trovati presso la Regia del ForoRomano e nel foro di Brescia. In epoca imperiale questo ornamento è ., 513, fig. XIII, 16; E. Nash, Bildlexikon zur Topographie des antiken Rom, II, Tubinga 1962, p. 48, fig. 731; M. Honroth, Stadtrömische ...
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ACQUARONI, Giovanni
Alfredo Petrucci
Incisore in rame, attivo nella prima metà del sec. XIX. Mancano di lui dati anagrafici precisi e i lessicografi ne ignorano per solito il nome. Attivissimo dal 1826, [...] il Prospetto del Tabulario ristaurato, con annessa pianta del monumento,l'altra la Pianta dello stato attuale del Palatino, ForoRomano e Via Sacra,entrambe del 1827.
Ricorderemo ancora come nel 1822 l'A. avesse inciso, in collaborazione con Giuseppe ...
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MASSENZIO (M. Aurelius Valerius Maxentius)
R. Calza
Imperatore romano, figlio di Massimiano Erculio e di Eutropia, d'origine siriaca. Non è conosciuta la data di nascita, ma doveva superare di alcuni [...] ; (per edifici costruiti sotto M., v. roma).
Bibl.: Groag, in Pauly-Wissowa, XIV, 1928, c. 2147 ss.; E. De Ruggiero, Il ForoRomano, Roma 1904, p. 488 s.; J. Maurice, La Numismatique Constantinienne, I, Parigi 1909, pp. LXV ss.; 82; 263-283; G ...
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spazio pubblico
spàzio pùbblico locuz. sost. m. – Filo conduttore e trama ordinatrice della città, lo s. p. ha segnato l’evoluzione storica dei centri abitati: l’agorà greca, il fororomano, le vie consolari, [...] le piazze medievali, le scenografie della spazialità barocca, i boulevard di Parigi, i grandi assi degli ampliamenti ottocenteschi, i nuovi nodi infrastrutturali hanno costituito la spina dorsale, caratterizzata ...
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PLAUZIANO (C. Fulvius Plautianus)
L. Franchi
Compatriota di Settimio Severo (Her., iii, 10, 6), nativo quindi, probabilmente, di Leptis Magna.
Nell'iscrizione C.I.L., xi, 1937, è detto figlio di Gaio [...] di Palazzo Sacchetti immediatamente a destra di Severo (Budde, p. 53). Nei quattro rilievi dell'Arco di Severo al ForoRomano potrebbe essere identificato in uno dei personaggi del seguito imperiale: fra la figura di Severo e quella di Caracalla alla ...
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AEDES
G. Carettoni
Un copioso materiale epigrafico ha permesso di precisare il significato del termine ae. spesso confuso, dai Romani stessi, con templum per designare un edificio destinato al culto [...] aedis) il quale conteneva i confini della proprietà sacra, i privilegi e le prescrizioni relative allo svolgimento del culto.
Nel ForoRomano e sul Palatino erano circa un terzo delle ae. di Roma: erano gli edifici consacrati ai culti più antichi (ae ...
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ILLUSIONISMO
R. Bianchi Bandinelli
− Il termine critico i. è stato introdotto nella storia dell'arte antica da F. Wickhoff (v.) nel suo saggio sull'arte romana pubblicato nel 1895, ripreso ed esteso [...] mondo antico. Come tipici esempî di i. nella scultura sono citati i rilievi del fornice dell'arco di Tito (Roma, ForoRomano) e quelli del sepolcro degli Hateril (v.). Una delle conseguenze dell'i. sarebbe la rappresentazione continua (v. continua ...
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ANULARIUS
I. Calabi Limentani
La voga di portare anelli fu così diffusa nella Roma antica, che una categoria di gioiellieri, gli anularii (o annulari), li produceva esclusivamente.
Di contro ad una [...] si sa se avessero negozi propri; né se siano da mettere in relazione con loro le scalae anulariae al ForoRomano (Suet., Aug., 72).
anularii
Nel seguente elenco sono compresi i nomi degli anularii noti dalle iscrizioni.
Abbreviazioni: ing. = ingenuus ...
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FEA, Carlo
P. Pelagatti
, Carlo Archeologo di larga fama: nato a Pigna (Oneglia), il 4 giugno 1753, morì a Roma nel 1836, il 17 marzo, e fu sepolto nella chiesa di S. Lorenzo in Lucina. Venuto giovanissimo [...] .
Bibl.: E. Re, Brumaio dell'abate F., in Nuova Antologia, V, 1929, pp. 216-231; E. Tea, C. F. e lo scavo del ForoRomano, in Atti III Congr. Studi Romani, II, Bologna 1935, pp. 230-235; G. de Angelis d'Ossat, C. F. e lo studio dei Monumenti Romani ...
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sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si sente radicalmente inferiore, subendone...
traianeo
traianèo agg. – Di Traiano, relativo all’imperatore romano Marco Ulpio Traiano (lat. Marcus Ulpius Traianus), vissuto dall’anno 53 al 117 d. C., e regnante dall’anno 98: i monumenti del periodo t.; in partic., Mercati Traianei, nome...