Leggendario cavaliere romano che nel 362 a. C., apertasi nel Foro una voragine che non poteva essere colmata se non con il sacrificio di ciò che i Romani avessero di più prezioso, ritenendo che nulla fosse [...] più prezioso delle armi e del valore vi si gettò armato e a cavallo; il luogo fu detto lacus Curtius. Secondo altri invece tale nome sarebbe derivato da quello del sabino Mezio Curzio, che vi cadde durante ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] rifece alla maniera romana il tempio dei Dioscuri. L'opera fu forse collegata con la trasformazione dell'agorà greca in Fororomano.
Deve ammettersi infatti che i Romani considerassero come decumano la mediana fra le tre vie della città greca dirette ...
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Città della repubblica di Turchia, situata a 41° di lat. N. e 28°55′ di long. E. di Greenwich.
Sulle rive della Propontide (Mar di Marmara) all'ingresso del Bosforo i Megaresi fondarono Bisanzio (v.) verso [...] l'interno. La Mese aveva inizio a nord dell'Ippodromo sul limite occidentale dell'Augusteon, dov'era posta, come nel Fororomano, la pietra miliaria dorata (Milion) e finiva alla Porta aurea. Nel tratto orientale corrispondeva alla odierna Dīwān Yolu ...
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LAZIO (XX, p. 681; App. II, 11, p. 170; III, 1, p. 971)
Paolo Migliorini
Mario Torelli
Popolazione. - Secondo il censimento demografico del 1971, la popolazione residente nel L. assomma a 4.702.093 [...] santuario repubblicano di Feronia, e monumenti (foro, basilica, tempietto, aula di culto imperiale Hus, Vulci étrusque et étrusco-romaine, Parigi 1971. Volsinii: F. T. Buchicchio, in Röm. Mitt., LXXVII (1970), p. 19 segg.; J. Andreau, in Enc. Arte ...
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TEMPIO (lat. templum)
Plinio FRACCARO
Giovanni PATRONI
Alfred SALMONY
Giuseppe RICCIOTTI
Antichità classica. - Prima di trattare dei concetti espressi da questa parola latina, accenniamo brevemente [...] nella misura di uno pseudotriptero ma con particolare disposizione delle colonne del pronao; e il "tempio della Concordia" pure nel ForoRomano fondato al principio del sec. IV a. C., restaurato da L. Opimio nel 121 a. C., e ricostruito fra il ...
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È una forma di pubblico edificio assai diffusa nel mondo antico e persistente tuttora, benché modificata, nel tempio cristiano.
La basilica greco-romana. - Essendo destinato all'amministrazione della giustizia [...] .
Rare le basiliche a una sola navata (come la basilica teodoriana di Aquileia, quella dei Ss. Cosma e Damiano al ForoRomano, sec. VI): le unite figure ci mostrano le planimetrie più tipiche di basiliche a più navate: talune a semplice divisione ...
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ROMA
Filippo Coarelli
Vieri Quilici
Archeologia (XXIX, p. 593; App. II, 11, p. 735). - Ferme da tempo, nel centro urbano, le grandi imprese di scavo (responsabili, nei decenni precedenti alla seconda [...] di Apollo. Questa scoperta costituisce ormai un caposaldo cronologico per questo tipo di produzione (36-28 a. C.).
Nel ForoRomano, lo scavo più importante è quello realizzato dalla American Academy of Rome nella Regia, che ha permesso d'identificare ...
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Com'è chiaramente indicato dalla composizione della parola (Διὸς κοῦροι), sono costoro gli eroi figli di Zeus. In numero di due, Castore (Κάστωρ) e Polluce (Πολυδεύκης), insieme con Elena, andata sposa [...] p. 159 seg., passim; A. Furtwängler e K. Reichhold, Griech. Vasenmalerei, Monaco 1906, tavv. 8-9, 38-39; E. De Ruggiero, Il ForoRomano (per il tempio dei Dioscuri), Roma 1913, p. 164 segg.; v. pure per lo stesso tempio: S.B. Platner, A topographical ...
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LATERIZI
Giuseppe Lugli
LATERIZÎ: L'opera laterizia (XX, p. 575).
Archeologia. - L'architettura egizia, e più ancora quella della Mesopotamia, conobbero e adoperarono mattoni cotti, per quanto assai [...] in Ercolano (sec. II-I a. C.).
Nel mattone romano dobbiamo distinguere due tipi: il mattone della capitale, che viene cura di L. Marini, Roma 1836, I, p. 79; A. Nibby, Del ForoRomano, della Via Sacra, ecc., Roma 1819, p. 16 segg.; A. Choisy, Vitruve ...
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NIBBY, Antonio
Giuseppe Lugli
Studioso di topografia e d'antichità romane e particolarmente del Lazio antico, nato a Roma il 4 ottobre 1792, morto ivi il 29 dicembre 1839. Non ancora trentenne fu nominato [...] di minor mole tra cui vanno ricordati quelli sulle Mura di Roma (ivi 1820), sugli Orti Serviliani (ivi 1833), sul ForoRomano e la Via sacra (ivi 1819), sul Tempio della Pace (ivi 1819), per il quale ultimo sostenne giovanissimo una vivace polemica ...
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sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si sente radicalmente inferiore, subendone...
traianeo
traianèo agg. – Di Traiano, relativo all’imperatore romano Marco Ulpio Traiano (lat. Marcus Ulpius Traianus), vissuto dall’anno 53 al 117 d. C., e regnante dall’anno 98: i monumenti del periodo t.; in partic., Mercati Traianei, nome...