latini
Antico popolo che in età storica abitava il Latium vetus. È il più antico strato di indoeuropei immigrati forse al principio dell’Eneolitico e diffusi originariamente su tutto l’arco tirrenico [...] quelle a cremazione della prima Età del ferro delle necropoli albane e di Roma (ForoRomano), e i resti di capanne della prima Età del ferro sul Palatino e nel ForoRomano. I l. vivevano in villaggi posti su alture difese da rozzi argini di terra ...
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(lat. Ianus)
Religione
Antica divinità romana. Nominato già nel Carmen Saliare, presente nell’ordinamento religioso del calendario arcaico – in cui è eponimo di un mese (Ianuarius, gennaio) e destinatario [...] : i sacrifici a G. avevano luogo nella Regia; come suo luogo sacro era considerato il cosiddetto Ianus Geminus, vicino al ForoRomano che, secondo la tradizione, rinnovata da Augusto, si chiudeva solo quando Roma non era in guerra con nessuno. Il ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] però l’autenticità. Le iscrizioni latine più antiche, tutte risalenti al 6° sec. a.C., sono quella del cippo del ForoRomano sottostante al Lapis Niger, con andamento bustrofedico; quella del vaso a tre corpi, detto di Dueno dal nome Duenos che vi ...
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Pittore e architetto (Cortona 1596 - Roma 1669).Con G.L. Bernini e F. Borromini fu fra i massimi protagonisti del barocco a Roma. Ricco d'immaginazione, incastonando le sue scenografiche composizioni entro [...] già presso S. Maria Maggiore e distrutta dai piani urbanistici di Sisto V) sul luogo dell'antica chiesa di S. Martina nel ForoRomano concessa all'Accademia da Sisto V nel 1588. La nuova chiesa dei SS. Luca e Martina (1635-47) rimane l'unico edificio ...
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Archeologo (Gorizia 1922 - Roma 1991); prof. univ. dal 1967, ha insegnato a Urbino ed è poi passato a Roma. Ha diretto per anni gli scavi italiani a Cirene; si è particolarmente dedicato all'archeologia [...] dei Lincei (1976). Tra le sue opere: Forum Iulii (Cividale del Friuli) (1951); I monumenti della parte meridionale del ForoRomano (1958); L'agorà di Cirene. I lati nord ed est della platea inferiore (1965); Cirene 1957-1966 (1967); Architettura ...
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Archeologo tedesco (Charlottenburg 1858 - Firenze 1935). Passò la maggior parte della sua vita in Italia, inizialmente a Roma come primo segretario dell'Istituto archeologico germanico (1887-1908), poi [...] antica e medievale, pubblicando la Forma Urbis Romae insieme con H. Kiepert (1896; 2a ed. 1912), un volume sul ForoRomano (1904), continuando il manuale di topografia di H. Jordan (1907), commentando il libro di G. da Sangallo (1910), illustrando ...
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Martire (inizî secolo 4º) che leggende greche d'età incerta collocarono in varî luoghi, più comunemente in Nicomedia. Le origini del suo culto in Oriente sono poco note; in Occidente risalgono al secolo [...] 7º-8º. Un'immagine della santa è in una pittura (secolo 8º) nella chiesa di S. Maria Antiqua, nel Fororomano. Suo attributo iconografico è una torre. Patrona degli artiglieri (almeno dal 1529), del Genio Militare, della Marina Militare, dei minatori ...
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Archeologo (Roma 1889 - ivi 1981). Entrato nell'amministrazione delle Antichità e belle arti, eseguì scavi a Tarquinia, a Ostia, nel ForoRomano, sul Palatino e a Leptis Magna. All'archeologia dell'Africa [...] romana dedicò i suoi studî maggiori, sia insegnando questa disciplina presso l'univ. di Roma, sia pubblicando varie ricerche e alcuni volumi (Storia delle province romane dell'Africa, 1958; Topografia ...
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Archeologo statunitense (La Grange, Illinois, 1908 - Naples, Florida, 1988), prof. di studî classici alla Yale Univ. (1952-63), direttore della American Academy di Roma (1965-69), socio straniero dei Lincei [...] scavato a Dura-Europo, a Cosa (del cui Museo Nazionale, inaugurato nel 1981, è stato uno dei promotori), nella Regia del ForoRomano. Oltre le relazioni dei suoi scavi ha pubblicato: Roman architecture (1961), Cosa: the making of a Roman town (1980). ...
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Pittore danese (Roma 1804 - Copenaghen 1880). Significativo esponente dell'indirizzo neoclassico, studiò architettura e disegno prospettico all'accademia di Copenaghen (1825-33). Fu successivamente in [...] Italia (1835-43) dove eseguì alcune misurate e vibranti vedute di villa Albani, del tempio di Vesta, del ForoRomano. In Danimarca riportò un senso preciso della luce chiara del sud e della esattezza della forma (affreschi nell'università di ...
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sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si sente radicalmente inferiore, subendone...
traianeo
traianèo agg. – Di Traiano, relativo all’imperatore romano Marco Ulpio Traiano (lat. Marcus Ulpius Traianus), vissuto dall’anno 53 al 117 d. C., e regnante dall’anno 98: i monumenti del periodo t.; in partic., Mercati Traianei, nome...