Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] sono esaltate nell’Arco di Settimio Severo (203 d.C.) nel Foro romano e nella domus sul Palatino; come simbolo della vittoria sui conserva documenti, cimeli e opere d’arte relativi a N. Bonaparte e alla sua famiglia, donati al comune di Roma, insieme ...
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Comune della Lombardia (63,24 km2 con 71.882 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata a 77 m s.l.m. sulla sinistra del fiume Ticino, a 6 km dalla sua confluenza nel Po.
La pianta della città, di [...] francese fu contrassegnata dall’insurrezione contro le milizie di Bonaparte e dalla conseguente repressione (1796). Nel 1859 una cinta muraria. Se non è garantita l’ubicazione del foro sul sito della piazza pubblica medievale, sono forse da riferirsi ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] saldata.
Dopo il colpo di stato del novembre 1799 il Bonaparte, primo console, dato ordine e pace interna alla Francia, restituì Le parti degli affreschi di S. Maria Antiqua al Foro Romano, che possono essere attribuite al tempo dello stesso ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] Dataria, per la preparazione degli atti di grazia, richiesti in foro externo.
Ma l'unità d'indirizzo, ormai raggiunta al centro , lo si dovette unicamente alle mire segrete del generale Bonaparte, che si limitò a occupare le legazioni di Bologna, ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] di fistole acquarie, mosaici ed altro. Pare che il foro di Bononia fosse nei pressi della chiesa dei Celestini; Bologna lo scoppio della Rivoluzione francese; ma poi, quando nel 1796 Bonaparte scese in Italia, circonfuso di un'aureola di gloria e di ...
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Nella sua più larga accezione, significa così l'arte di trattare i negozî di stato, e in ispecie quelli attinenti alla politica estera, come il complesso delle persone (diplomatici o agenti diplomatici) [...] che l'informa, ristabilì l'equilibrio turbato dal Bonaparte.
Si deve anche rilevare che, se la diplomazia fonctions, voll. 2, L'Aia 1680-81; C. van Bynkershoek, De foro legatorum, in Opera omnia, vol. II, Leida, 1767 (per conoscenza della ...
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GUERRA
Mario Silvestri
Angelo Panebianco
Antonio Cassese
Storia
di Mario Silvestri
I primi conflitti armati
La guerra come fenomeno sociale, o come continuazione della politica 'con altri mezzi', [...] delle guerre della Rivoluzione francese e di Napoleone Bonaparte, la riflessione di Clausewitz coglie la grande se il crimine era stato commesso sul territorio dello Stato del foro) o del suddetto principio della nazionalità passiva (con un' ...
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COLONIZZAZIONE E DECOLONIZZAZIONE
David K. Fieldhouse
Lawrence Rosen
Economia e politica
di David K. Fieldhouse
Introduzione
Lo Shorter Oxford dictionary definisce la colonizzazione come "l'azione [...] con la forzata abdicazione del re Carlo IV in favore di Giuseppe Bonaparte. Le colonie spagnole rimasero fedeli a Carlo, ma fino all'effettiva che all'interno del sempre più influente foro internazionale costituito dalle Nazioni Unite -, rimandando ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] ad una forza coattiva qualsiasi. L'attribuzione al foro ecclesiastico, per concessione originaria dei principi, di dei governanti di Torino erano state di fatto frustrate dalle gesta di Bonaparte.
Invano il B. si sforzerà di ricordare al Delacroix, in ...
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MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] più che nelle aule mestrine e poi in quelle del foro veneziano, fu nella vicenda della ferrovia Venezia-Milano che il , E. Quinet, A. de Lamartine e F. de Lamennais, Girolamo Bonaparte, A. de Tocqueville - ed esuli, ungheresi, polacchi, e italiani: ...
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