Vedi SEPINO dell'anno: 1966 - 1997
SEPINO (Saepinum)
V. Cianfarani
Città della IV Regione augustea nel territorio dei Sanniti Pentri. Livio ne rammenta il lungo assedio e la distruzione ad opera del [...] - del Tàmmaro, di Benevento e di Terravecchia. Sostanzialmente simili nell'organismo architettonico, esse sono ad un fornice preceduto, internamente alla città, da un cavedio, e affiancate esternamente da torri. Teste di divinità decorano le ...
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Vedi CORI dell'anno: 1959 - 1994
CORI (Cora)
G. Lugli
Città latina nel territorio occupato poi dai Volsci, molto rinomata per la sua ricchezza. Colonia latina già prima della conclusione del foedus Cassianum; [...] del tempio corinzio detto di Castore e Polluce, e, al disotto della città, un bel ponte repubblicano a un sol fornice. Le mura dell'acropoli in opera poligonale assai accurata presentano restauri dell'età di Silla in opus incertum con torri rotonde ...
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Vedi VELIA dell'anno: 1966 - 1997
VELIA (῾Υέλη ᾿Ελέα, Velia)
M. Napoli
In località Castellammare della Bruca, nel comune di Ascea in provincia di Salerno, sorgeva l'antica città di V., ᾿Ελέα per i Greci, [...] la fronte S: qui la gola si apriva libera, per cui la porta campeggia su una larga parete di mura; le pareti laterali del fornice si prolungano al di qua dell'apertura per 2 m, ripiegano ad angolo retto, in maniera da creare ai lati del vano due ...
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GHERIAT el-GHARBIA
A. Di Vita
Località del predeserto tripolitano a circa 340 km da Tripoli, ove sorse uno dei tre grandi forti che costituirono, da Settimio Severo in poi, la protezione più meridionale [...] porte del campo quella di SO non si riconosce sul terreno; quelle di NO e di SE erano ad un solo fornice ma restano inglobate nelle costruzioni del villaggio berbero che, sia pur quasi completamente abbandonato, occupa ancor oggi tutta l'area del ...
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AUGUSTODUNUM (Autun)
F. Parise Badoni
Città fondata in età augustea, nella Gallia Lugdunensis (Pomp. Mela, iii, 20; Tacit., Ann., iii, 43-45, 46), punto di incrocio di numerose vie di comunicazione. [...] aprivano quattro porte principali, di cui due a N e a NO, ancora in parte esistenti; esse erano a doppio fornice, con altri due ingressi minori ai lati, inquadrate all'estremità da due torri allungate, rettangolari dalla parte della città, circolari ...
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COMO
P. Strada
(lat. Comum, Novum Comum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, situata in una piccola conca all'estremità meridionale del ramo occidentale del Lario, tra formazioni montuose [...] centinate, mentre all'esterno corre una galleria praticabile di sette archi sorretti da colonnine, sovrastata da un coronamento a fornici e da una cornice; le absidiole sono ricavate in spessore di muro, precedute da volte a crociera.Il motivo ...
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LAMBESI (Lambaesis)
P. Romanelli
Località dell'Algeria nord-occidentale (antica Numidia), ai piedi delle pendici settentrionali del monte Aurès (ant. Aurasius); non sembra fosse abitata prima che Tito [...] , del tempo di Settimio Severo, con colonne in avancorpo avanti ai pilastri su ambedue le fronti; altri due archi a tre fornici stavano l'uno all'ingresso del Foro avanti al Campidoglio, l'altro, forse di bassa età, sulla via da L. a Verecunda; si ...
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Vedi ALBANO dell'anno: 1958 - 1994
ALBANO (Albānum)
Cittadina laziale sulle pendici dei Colli Albani. Prende nome dal fondo di Domiziano sorto nel territorio dell'antica Alba Longa, dove l'imperatore [...] 'accampamento è messa in luce la Porta Praetoria, volta verso la via Appia (odierno Corso), al centro del lato S-O, a tre fornici, fiancheggiata da due torri, con una larghezza complessiva di m 36,60 e alta m 13 dal selciato antico fino al piano del ...
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Vedi SPOLETO dell'anno: 1966 - 1997
SPOLETO (Spoletium)
U. Ciotti
Città della vi Regione augustea (Plin., Nat. hist., iii, 114; Ptolom., iii, i, 47, p. 54; Strab., v, 2, 10 p. 227), situata in collina [...] stilobate e un pozzo rituale, inserito nella stessa muratura. A fianco del tempio sorge il semplice arco, ad un solo fornice, dedicato a Druso Minore e Germanico, sotto sui passava la strada che dalla porta romana, ancora oggi testimoniata nell'arco ...
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DE ROSSI, Marc'Antonio
Helmut Hager
Figlio di Mattia, nacque nel Bergamasco nel 1607; la sua carriera di architetto si svolse tutta a Roma. L. Pascoli (1730) lo cita con la qualifica di "non mediocre" [...] , con al centro una ben proporzionata sopraelevazione in forma di attico, recante il campo per l'iscrizione; aveva il fornice fiancheggiato da due lesene a bugnato liscio (la raffigurazione del Vasi mostra leggere varianti rispetto al disegno del cod ...
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fornice
fòrnice s. m. [dal lat. fornix -ĭcis]. – 1. In architettura, genericam., grande apertura che in antichi edifici e in monumenti (porte urbiche, archi trionfali, acquedotti, ecc.) è destinata al pubblico transito. 2. In anatomia, arco,...
fornicare
v. intr. [dal lat. tardo fornicare, der. di fornix -ĭcis «arco, volta» e per estens. «bordello»] (io fòrnico, tu fòrnichi, ecc.; aus. avere). – 1. Avere rapporti sessuali con persona che non sia il coniuge, e in genere commettere...