derivabile
derivàbile [Der. del lat. derivabilis, da derivare (→ derivato)] [LSF] Che può essere dedotto da altre cose oppure, con signif. specifico, che può essere sottoposto al procedimento matematico [...] della derivazione, e allora detto di ente del quale si può calcolare la derivata. ◆ [FAF] Formula d.: v. logica: III 483 f. ...
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occorrenza
occorrènza [Der. dell'ingl. occurrence, dal lat. occurrere nel signif. di "accadere"] [LSF] Ciascuno dei casi in cui si verifica un determinato fenomeno (o. di un'eclisse anulare di Sole, [...] ecc.) o ricorre un dato evento (o. di un simbolo in una formula, ecc.) e anche la frequenza con cui tale fenomeno o evento si verifica (o. mensile di tempeste magnetiche, ecc.); sinon. di ricorrenza. ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] s. sia immerso in un mezzo omogeneo (normalmente, l’aria), di modo che gli indici di rifrazione n, n′ coincidano. In tale caso, dalle formule precedenti si ricava subito che è f=f′, xN=xN′ =0, cioè che le due distanze focali sono uguali e che i nodi ...
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di Massimo Carlotti
L'atmosfera viene comunemente immaginata come una miscela di gas. In realtà, fanno parte dell'atmosfera anche specie chimiche presenti nello stato di aggregazione liquido e solido. [...] Nel ciclo dei ClOx le principali molecole riserva sono ClONO2 e HCl che si formano con reazioni del tipo:
formula [
6]
formula [
7]
Il ClONO2 può rilasciare il catalizzatore tramite l'equilibrio stesso della reazione [6] mentre HCl può rigenerare ...
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I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] , e ben netta risulta l’intenzionalità dello scrivente nell’uso del volgare, con forte contrasto tra la lingua delle formule testimoniali e il latino del resto dell’atto.
I notai erano la categoria sociale che aveva più frequentemente occasione di ...
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Chimica
Si dicono t.: un atomo di carbonio che in una molecola organica risulta unito ad altri tre atomi di carbonio (così nel metilpropano, CH3CH(CH3)CH3, è un carbonio t. l’atomo centrale); il radicale [...] alchilico o arilico), cioè contenente come gruppo funzionale un ossidrile alcolico legato a un atomo di carbonio; un’ammina avente formula generale R3N, nella quale cioè l’atomo d’azoto è unito a tre radicali alchilici o arilici ecc.
Economia ...
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Ente geometrico fondamentale, in genere assunto come primitivo nelle trattazioni assiomatiche.
Astronomia
R. d’altezza Proiezione di un tratto del cerchio d’altezza (➔ cerchio) sopra una carta di Mercatore. [...] (cioè i coseni degli angoli α e β che la r. forma rispettivamente con l’asse x e con l’asse y), sono dati dalle formule:
mentre i coseni direttori di una r. normale alla retta data sono espressi da:
(dove, sia per i primi coseni sia per i secondi ...
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Generalità
Elemento chimico di numero atomico 7, simbolo N (lat. Nitrogenum), peso atomico 14,008, di cui sono noti diversi isotopi, alcuni naturali (147N, 157N), altri radioattivi. Il suo nome deriva [...] quanto maggiore è il numero n di molecole d’ammoniaca presenti.
Ossido d’a. Gas incolore, poco solubile in acqua, di formula NO, capace di reagire con notevole facilità con l’ossigeno per dare il biossido d’a.; si può formare per sintesi diretta ...
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Elemento chimico che ha simbolo As, numero atomico 33, peso atomico 74,91, di cui è conosciuto in natura un solo isotopo stabile 3375As.
Generalità
Noto fin dall’antichità, l’a. fu isolato per la prima [...] alcol; è impiegata per la preparazione di arseniati, insetticidi ecc.
Bisolfuro di a. (o disolfuro di a. o a. rosso) Ha formula As4S4; è noto anche in natura come minerale sotto il nome di realgar; polvere rosso-rubino, velenosa, solubile in acidi e ...
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Fotochimica
Paul Margaretha
Kurt Schaffner
Una suddivisione importante presente nella chimica si basa sulla distinzione tra reazioni che hanno luogo tra atomi e molecole nel loro stato elettronico [...] ν o dalla sua lunghezza d'onda λ secondo la relazione:
[1] formula
dove h è la costante di Planck, uguale a 6,63∙10−27 diffusione, kdiff, è data dall'equazione di Debye:
[18] formula
dove R è la costante dei gas, T la temperatura assoluta ...
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formula
fòrmula (o fòrmola) s. f. [dal lat. formula, propr. dim. di forma «forma»]. – 1. a. Frase o insieme di frasi imposte da una norma consuetudinaria (rituale o legale) come espressione costante di determinati fatti o strettamente legata...