Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] gergo» (Parte I, I, in riferimento al lessico tecnico dei mestieri). Tenendo conto di queste considerazioni, Cesarotti formula quindi il principio teorico: «Niuna lingua è parlata uniformemente dalla nazione». La lingua parlata serve agli usi comuni ...
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Come si analizza il segnale acustico
La fonetica acustica è lo studio dei segnali acustici complessi diretto a scomporli nelle loro componenti semplici. Essa si serve principalmente della spettrografia, [...] lungo 17,5 cm. Per valori diversi di Fn+1 – Fn è possibile ricavare la lunghezza della distanza glottide-labbra del locutore secondo la formula x = 17,5 ‧ 1000 / k, dove x è la lunghezza cercata e k è la distanza Fn+1 – Fn misurata in Hz. Avendo come ...
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Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia [...] presente in un numero di esemplari variabile dai due ai sei. Il valore paucale, in italiano, può essere espresso analiticamente dalla formula un po’ (simile all’inglese a few) o da quantificatori come alcuni.
Il plurale si associa quindi ad entità ...
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L’espressione discorso riportato viene usata per indicare il procedimento di riproduzione o rappresentazione di un discorso pronunciato in una situazione comunicativa diversa da quella in atto, ma anche [...] allo psicanalista (L1) che lo ha invitato a scrivere i propri ricordi a fini terapeutici: se tuttavia la formula appartiene allo psicanalista, l’illocuzione interrogativa è introdotta dal narratore. Notiamo per inciso che nei due esempi l’incertezza ...
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Con la locuzione correzione di bozze si indicano complessivamente i diversi tipi di intervento eseguiti sulle prove (o bozze) di stampa per preparare un testo in vista della sua pubblicazione. Si tratta [...] si segnalano la tendenza a evitare il futuro nel passato (sostituito con il condizionale solo nei casi in cui si formula un’ipotesi e/o una previsione) e l’eliminazione, dettata dall’esigenza di dare impersonalità ai testi, di riferimenti alla ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] Placito di Capua del 960 (considerato il primo documento di volgare italiano: ➔ origini, lingua delle) in cui si legge la famosa formula «Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene» e nel Libro de la destructione de Troya (1360 circa) in cui ...
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Le ➔ parentesi, tonde ‹( )› o quadre ‹[ ]›, isolano un’informazione che si pone su un piano di discorso diverso rispetto al resto del contesto. Le loro funzioni sono in buona misura coincidenti con quelle [...] le più belle ricordanze [...]. Giorni e settimane senza ansie e senza tensione [...]” (Linguerri & Simili 2008: 11)
(b) La formula ‹[sic]› o anche ‹[sic!]› (latino sic «proprio così»), a volte anche tra parentesi tonde, è posta subito dopo una ...
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Nella tradizione lessicografica, la definizione lessicale è la parafrasi usata per illustrare il significato di una voce lessicale (o lemma o, più raramente, entrata). Questa parafrasi è posta generalmente [...] nel dizionario Cobuild (Sinclair 1987), in cui, per es., i verbi che hanno un soggetto di persona sono introdotti dalla formula «If you …» («Se tu ...») oppure «When you …» («Quando tu ...») (cfr. wash: «If you wash something, you clean it because it ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] per la presenza di cercà e ’na), sia per il sottocodice (il linguaggio giovanile): oltreché per sfitinzia, anche per la formula di apertura praticamente (➔ segnali discorsivi). Se vogliamo, e per implicazione del fatto che si tratti di un registro ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] a tutto il paese.
La frase finale in (28) ha una funzione simile a quella dell’avverbio contenuto in (29): formula un commento alla qualità dell’atto di parola. Come l’avverbio equivalente, la finale legata all’enunciazione compare tipicamente in ...
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formula
fòrmula (o fòrmola) s. f. [dal lat. formula, propr. dim. di forma «forma»]. – 1. a. Frase o insieme di frasi imposte da una norma consuetudinaria (rituale o legale) come espressione costante di determinati fatti o strettamente legata...