Galilei, Galileo
Paolo Galluzzi
Il padre della scienza moderna
Nel Seicento il grande scienziato e filosofo Galileo Galilei ha confermato con le sue osservazioni astronomiche, condotte con il cannocchiale, [...] Firenze. Ma Galileo non si è limitato a elaborare formule: ha scritto anche opere che rappresentano magnifici esempi di la proporzione. Se nel primo tempo infatti la sferetta percorre uno spazio e nel secondo tempo eguale 3 spazi, ciò significa che ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] 468) e di Puppo (19662: 297-489). Si tratta di uno dei contributi più importanti alla questione della lingua, non solo nel dei mestieri). Tenendo conto di queste considerazioni, Cesarotti formula quindi il principio teorico: «Niuna lingua è parlata ...
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DATI, Carlo Roberto
Magda Vigilante
Di nobile e illustre famiglia fiorentina, nacque a Firenze il 12 ott. 1619, da Camillo e Fiammetta Arrighetti.
L'iniziazione culturale del giovane D. avvenne sotto [...] il titolo comprensivo di Veglie fiorentine, ispirandosi alla formula di Aulo Gellio e attribuendo loro il carattere le esemplificazioni e le note erudite sono sorrette sempre da uno stile di elevata fattura.
Fedele agli ideali della scuola galileiana ...
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PALLAVICINO TRIVULZIO, Giorgio Guido
Ester De Fort
PALLAVICINO TRIVULZIO, Giorgio Guido. – Nacque a Milano il 24 aprile 1796 dal marchese Giorgio Pio e dalla contessa Anna Besozzi.
A sette anni perse [...] un ruolo significativo, ma anche dalla consapevolezza che essa era ormai uno strumento nelle mani di Cavour. Percepì inoltre la nomina a delle province, mossa invano contrastata da Crispi.
La formula da lui concepita, «il popolo vuole l’Italia ...
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COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] delle sue letture romantiche (Schiller, Goethe). Se fu uno dei più attivi del gruppo che operava nel Giornale "Pedanti" (i classicisti), non si possa trovare una formula conciliativa che, radicandosi alla contemporaneità, sappia mantenere una " ...
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Nacque intorno alla seconda decade del sec. XV a Padova da Giovan Francesco, che per più di quaranta anni insegnò diritto civile e canonico in quell'università, e da Margherita di Nascimbene da Rodi. Fece [...] l'unico a rimanere indenne, "ma gli restò nel pecto e nel stomacho uno fectore che durò giorni XV". Le due galere arrivarono a Giaffa il 19 da recitare nei luoghi santi (spesso introdotte dalla formula "qui dirai"), nei consigli pratici rivolti al ...
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FRACCAROLI, Giuseppe
Piero Treves
Nacque a Verona da Gabriele e da Antonia Bettini il 5 maggio 1849, in una antica e culta famiglia (era suo congiunto l'egregio scultore Innocenzo). Dopo aver frequentato [...] egli, un po' impropriamente, chiamò "realismo", con una formula - o un preconcetto - destinati a immeritata fortuna. Realismo, e Roma, XXI (1918), pp. 2 ss., mentre è solo uno sguaiato libello l'opuscolo di G. Munno, Lirici greci e traduttori italici ...
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MACCHI, Mauro
Fulvio Conti
Figlio di Francesco e di Angela Fontanella, nacque a Milano il 1( luglio 1818. Di umile famiglia, compì i primi studi in seminario; passò poi alle scuole pubbliche, conseguendovi [...] un compromesso tra la rivoluzione e la monarchia, la formula mazziniana della "bandiera neutra" (La conciliazione dei partiti. 1880.
Sulle pagine di questo periodico egli ebbe modo di sviluppare uno dei temi che già da tempo erano al centro dei suoi ...
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AMOROSO, Luigi
Denis Giva
Nacque a Napoli il 23 maggio 1886 da Nicola e Maria Mascoli. Laureato in matematica, fu professore di matematica finanziaria negli istituti superiori di commercio di Bari e [...] delle leggi meccaniche nel mondo economico in una formulazione che superasse i limiti del modello di equilibrio economico 'ipotesi galileiana. Se questo modello, infatti descriveva uno stato ideale, una condizione-limite dell'economia, era ...
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BIAGIOLI, Niccolò Giosafatte
Gian Franco Torcellan
Nato a Vezzano Ligure (La Spezia) il 18 maggio 1772, per volere del padre entrò nella casa genovese dell'Ordine del Calasanzio, ove vestì l'abito col [...] più attendibili, la carica di "prefetto", vale a dire uno di quei posti di funzionario addetto al controllo e alla sul fondamento di una solida esegesi letterale, intravvide e applicò la formula poi ben nota di "spiegar Dante con Dante". Era un buon ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...