Nella tradizione lessicografica, la definizione lessicale è la parafrasi usata per illustrare il significato di una voce lessicale (o lemma o, più raramente, entrata). Questa parafrasi è posta generalmente [...] nomi, si possono individuare alternanze come le seguenti:
(1) contenuto / contenitore: rompere / bere un bicchiere
per es., i verbi che hanno un soggetto di persona sono introdotti dalla formula «If you …» («Se tu ...») oppure «When you …» («Quando ...
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Patronimico (il termine deriva dal gr. patronymikós, comp. di patro- «relativo al padre» e ónyma, variante di ónoma «nome», attraverso il lat. patronymicus) è detto il nome proprio, cognome, soprannome [...] al gruppo familiare, sono in parte anche riflessi di antiche formule di paternità espresse in latino con il genitivo e di origine , Padova, CLEUP, 1979-1993, 15 voll., vol. 3º, pp. 1-34.
Raimondi, Gianmario, Revelli, Luisa & Papa, Elena (2005), ...
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Con slogan si intende una «formula sintetica, espressiva e facile da ricordarsi, usata a fini pubblicitari o di propaganda» (GRADIT). La veste straniera del termine (inglese, dove, però, significa «grido [...] lapidario della sintesi, come le sentenze: il suo essere ‘formula’ fa perno su processi di eufonia e la sua efficacia, della complessità. Nel caso di questo jingle di una radio romana:
(1) radio onda rossa
la radio di chi se la sente
con accortezza ...
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La vocale di appoggio è una vocale che facilita la pronuncia sia di consonanti o di sequenze consonantiche particolarmente difficoltose, perché rare, complesse e dunque marcate dal punto di vista della [...] contemporaneo è sempre meno diffuso e resiste solo nella «formula abbastanza cristallizzata» per iscritto (Sabatini 1985: 157). Mundarten, Bern, Francke, 1949-1954, 3 voll., vol. 1°, Lautlehre).
Sabatini Francesco (1985), “L’italiano dell’uso medio ...
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Lo scioglilingua è un gioco verbale (➔ giochi di parole) in cui si è richiesti di ripetere una o più volte, il più velocemente possibile, una frase solitamente nonsense che presenta diverse difficoltà [...] ’➔intonazione sulla vocale). Ha spesso la forma del proverbio (formula rituale e condivisa, senza variazione; riferimento a norme generali regolari, mentre la semantica è tautologica o comunque anodina:
(1) Oggi seren non è,
domani seren sarà e se non ...
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Il classico metodo per individuare i fonemi di una lingua consiste nella prova delle coppie minime o prova di commutazione (➔ fonologia). Per realizzare questa prova, Trubeckoj formula la seguente regola: [...] e fonologia, in Introduzione all’italiano contemporaneo, a cura di A.A. Sobrero, Roma - Bari, Laterza, 2 voll., vol. 1º (Le strutture), pp. 101-139.
Trubeckoj, Nikolaj S. (1939), Grundzüge der Phonologie, «Travaux du Cercle linguistique de Prague» 7 ...
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Lo stile epistolare, cioè l’insieme di regole (stilistiche, grafiche, pragmatiche) con cui si scrivono le lettere, è frutto di un processo di codificazione sedimentato attraverso i secoli (➔ lettere e [...] e quindi deve essere seguito da virgola e ► a capo. Dunque:
(1) Egregio dottore,
(2) Esimio Avvocato Rossi,
(3) Illustre prof. alterna, a seconda delle circostanze, diverse formule di saluto (➔ saluto, formule di): le colloquiali Saluti e baci, ...
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I nomi di risultato sono nomi deverbali (➔ deverbali, nomi; ➔ nominalizzazioni) che denotano il risultato del processo espresso dai corrispondenti verbi base (➔ azione, nomi di). Per es., il nome costruzione [...] in:
(1) saranno demolite molte costruzioni illegali
denota il risultato del processo del costruire.
Generalmente, i lessicale), i nomi di risultato sono definiti di solito mediante la formula «atto e effetto di V», oppure, come in GRADIT (1999 ...
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Le formule dubitative sono elementi eterogenei (parole, sintagmi, frasi) accomunati dalla funzione di esprimere un atteggiamento di dubbio o di incertezza del parlante rispetto al contenuto dell’enunciato.
Nel [...] interrogative dirette), modulando il grado di certezza dell’affermazione:
(1) «Verrai?» «Forse»
o come modalizzatori all’interno di (20) mi chiedo se verrà
(21) non so se verrà
La formula non (lo) so può essere usata anche in modo assoluto, con ...
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Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...] termine dunque indica lo spostamento dell’elemento da seguente a precedente secondo la formula [… XY … → … YX …] (Lausberg 1960: §§ 713- utilizza l’anastrofe portandola a perfetto equilibrio formale:
(1) Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia ...
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formula
fòrmula (o fòrmola) s. f. [dal lat. formula, propr. dim. di forma «forma»]. – 1. a. Frase o insieme di frasi imposte da una norma consuetudinaria (rituale o legale) come espressione costante di determinati fatti o strettamente legata...
pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...