Poeta comico dell'antica commedia attica, fiorito nella seconda metà del sec. V a. C. La sua prima vittoria negli agoni teatrali, è, pare, del 437. Si ricordano di lui 16 commedie, tre delle quali già [...] commedie rappresentavano la licenza degli schiavi, i costumi delle etere, o favoleggiavano sulla nascita degli uomini dalle formiche (Μυρμηκάνϑρωποι); e in generale è messa in rilievo la sua feconda e geniale invenzione e stilizzazione comica del ...
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Specie (Orycteropus afer; v. fig.) di Mammifero Tubulidentato, unica rappresentante della famiglia Oritteropodidi, delle regioni aride dell’Africa subsahariana. Hanno corpo tozzo, quasi glabro, di 40-65 [...] anteriori con 4 dita e posteriori con 5, forniti di robuste unghie adatte allo scavo. La dentatura è tipica dei Tubulidentati; la lingua è lunga, protrattile e vischiosa, adatta a raccogliere formiche e termiti di cui si ciba. È notturno e solitario. ...
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Scrittore e uomo politico italiano (Altamura 1884 - Bari 1973). Avviato agli studî classici, fu portato a occuparsi delle condizioni del Mezzogiorno d'Italia, specie dei contadini, dall'esempio di G. Salvemini, [...] del Partito d'Azione, con particolare attenzione ai problemi del Mezzogiorno. Ha militato nel PSI. Tra i suoi scritti: Un popolo di formiche (1952); Il cafone all'inferno (1956); Formiconi di Puglia (1963); Terra di Puglia e Basilicata (1968). ...
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Famiglia di Insetti Coleotteri del sottordine dei Polifagi e della serie dei Diversicorni, comprendente specie di piccole e medie dimensioni, molto eterogenee come costituzione, ma di solito allungate, [...] alberi, nelle derrate, nelle frutta secche, nelle sostanze vegetali, nelle piante marcescenti o anche nei nidi delle formiche.
Fra le specie nostrane merita di essere ricordato il piccolo Oryzaephilus (già Silvanus) surinamensis (L.), bruno rossastro ...
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In zoologia, organo appuntito, cavo o solcato da un canale, tipico di vari Artropodi e di alcuni Vertebrati (per es., certi pesci), atto a ferire, per motivi di offesa e di difesa. Con il p. viene per [...] ghiandole velenifere. Il p. degli Imenotteri è una trasformazione dell’ovopositore; sporge dall’estremità dell’addome di questi insetti (formiche, api, vespe). Nell’ape consta di uno stilo che si allarga nella parte prossimale di un bulbo cavo. Lo ...
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scarabei, carabi e coccinelle
Giuseppe M. Carpaneto
Insetti corazzati
I Coleotteri sono un ordine di Insetti caratterizzato dalla trasformazione delle ali anteriori in due scudi che generalmente ricoprono [...] Coleotteri carnivori, erbivori, frugivori, granivori, fungivori, detritivori e parassiti. Alcuni vivono nei nidi delle termiti e delle formiche, altri si nutrono di escrementi o di animali morti. Alcune famiglie hanno colonizzato le acque dolci
Il ...
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Tenebrionidi Famiglia di Insetti Coleotteri Polifagi che comprende circa 16.000 specie. Hanno dimensioni da medie a grandi, livree scure e poco appariscenti, larve cilindriche, a tegumento consistente. [...] sotto le pietre, nelle cantine, in detriti vari oppure in prossimità dei formicai, o sulle spiagge; altri sono onnivori; diversi si nutrono di radici vegetali o di formiche; qualche specie, infine, preda altri Coleotteri xilofagi nelle loro gallerie. ...
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zoocoria Dispersione dei semi o dei frutti delle piante a opera di animali. Può essere endozoica ed epizoica. Nel primo caso, la disseminazione avviene per espulsione di escrementi contenenti i semi inghiottiti [...] la melata vengono trasportati sugli stimmi di altri fiori. Vi è inoltre la mirmecocoria, operata da alcune specie di formiche, che trasportano nei loro nidi i semi provvisti di eleosomi, che sono mangiati da detti insetti, mentre il disseminulo ...
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Botanica
Pianta appartenente al genere Acacia, della famiglia delle Mimosacee. Il genere comprende 600 specie dei paesi caldi (specialmente Africa e Australia). Sono alberi o arbusti, spesso con stipole [...] della savana africana possiedono una caratteristica chioma a ombrello. Molte di esse sono mirmecofile e albergano le formiche in galle speciali. A. spadicigera e altre dell’America tropicale hanno, all’apice delle foglioline, piccoli corpiccioli ...
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(XIV, p. 509; App. IV, i, p. 740; V, ii, p. 161)
Il termine etologia oggi si limita a indicare lo studio comparato del comportamento animale, con l'assunto che specifici moduli comportamentali caratterizzino [...] di e. comparata e biologia della comunicazione, offre una documentazione etologica notevolissima, che va dal comportamento delle formiche schiaviste (individui di una colonia che predano larve da una colonia di un'altra specie per farle lavorare ...
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formica1
formica1 (pop. formìcola) s. f. [lat. formīca (affine al gr. μύρμηξ, lat. tardo formīcŭla (dim.)]. – 1. a. Insetto imenottero aculeato della famiglia formicidi, che conduce una vita sociale altamente organizzata e differenziata in...
formica2
formica2 s. f. [dal lat. tardo formica, calco del gr. μυρμηκία]. – 1. Malattia degli equini, detta anche formicaio. 2. Nome pop. di alcune ulcere del padiglione auricolare dei cani.