Per quanto marginale, soprattutto se paragonato al ruolo dell’inglese, del francese e dello spagnolo (si vedano i contributi di Rati, Piro e Vinciguerra in questa rubrica) o, per tutt’altro verso, al lascito [...] sbrinz (da Brienz, città del Canton Berna) e appenzeller (da Appenzell, altro cantone elvetico), ma anche il liptauer, formaggio spalmabile prodotto in Austria (e in Ungheria), che deriva però dal nome di una regione della Slovacchia settentrionale ...
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Il sistema cognominale italiano è estremamente ricco di forme e di varianti che si devono principalmente alla variegata situazione linguistica italiana, con i tanti dialetti e lingue minoritarie, e al fatto che la stabilizzazione dei cognomi è avvenuta in tempi diversi. Quando un elemento (solitamente una voce lessicale o un nome di luogo o di persona) aggiunto al nome di un individuo – tanto più necessario ...
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1. Oggetto della toponomastica storicaParafrasando parte dell’introduzione di Giovan Battista Pellegrini a Gasca Queirazza et al. 1990 (p. VII), il significato originario dei nomi di luogo tende (con ovvie e non rare eccezioni come Campomarino, Casale, Paese, San Lorenzo Nuovo) a diventare opaco o irriconoscibile anche nel volgere di poche generazioni: scopo della ricerca toponomastica è di ripercorrere ...
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I prossimi interventi di cui questo articolo costituisce l’introduzione saranno dedicati ai deonimici che provengono da altre lingue e sono quindi in italiano classificabili come “prestiti”. Anche solo ad uno sguardo d’insieme, il materiale è esorbitante. D’altronde nel corso di questa rubrica ci si è più volte confrontati con l’elemento straniero, soprattutto – ma non solo – in relazione alla metonimia, ...
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«Maria che fa Giovanna di secondo nome»Nel 1994 il gruppo rap degli Articolo 31 raggiungeva un grande successo di pubblico con la canzone Ohi Maria: facendo il verso alla tradizione della canzone leggera italiana, ricca di brani intitolati a nomi di donne (dalla Marinella di De André alla Giulia di Venditti e alla Gianna di Gaetano, tutte esplicitamente citate nel brano), i rapper milanesi inneggiavano ...
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Partiamo, nella nostra rassegna, da alcuni dati che ci aiutano a inquadrare il fenomeno della dedicazione nella botanica. Il motore di ricerca di un vocabolario esteso come il GRADIT di Tullio De Mauro ci consegna oltre 8000 tecnicismi botanici, e tra questi oltre 500 derivanti da nomi propri, il che vuol dire chiaramente che dedicare il nome della pianta a un personaggio illustre o vicino è una prassi ...
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I deonimici provenienti dal francese antico e dal francese otto-novecentesco sono 131 (così in Caffarelli 2020: pp. 125-139). Già nelle esemplificazioni di de Fazio 2024, nell’articolo di apertura a questa sezione (Deonimici dal mondo), sono numerosi i termini e le espressioni citate relative all’ambito gastronomico provenienti dalla lingua francese (per cui cfr. anche Frosini-Lubello 2023; Lubello ...
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L’«eponimia monetale» (Caltabiano/Colace 1987), ovvero l’uso di derivare i nomi (ufficiali e/o popolari) delle monete dai nomi propri dei rispettivi emittenti, è un fenomeno noto fin dall’antichità, come dimostrano antiche denominazioni monetali quali il greco dareikos ‘moneta d’oro dei re di Persia fatta coniare a partire dal regno di Dario’ e philippeios ‘moneta d’oro coniata dal sovrano macedone ...
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Quando si parla di deonomastici (o deonimici) uno degli esempi più gettonati è quello di jeans, che nel Cinquecento, nell’inglese d’America, era la denominazione della città di Genova e passò a designare anche il tessuto – proveniente dalla città italiana – utilizzato per fabbricare pantaloni per i cercatori d’oro del Nord America. Jeans rientra nella categoria di deonomastici chiamata detoponimici ...
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Sfogliando la sezione Atlante del pregevole libretto di Enzo Caffarelli intitolato Parole comuni da nomi propri è possibile fare il giro del mondo attraverso 1.072 deonimici, classificati attraverso le seguenti lingue di provenienza (Caffarelli 2020, pp. 125-139):italiano (258), latino (66), greco (167), francese e francese antico (131), spagnolo e altre lingue iberiche (catalano, basco, portoghese) ...
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formaggio
formàggio s. m. [dal fr. ant. formage, mod. fromage, che è il lat. mediev. formaticum, der. del lat. forma «forma»: propr. «(cacio) che si mette in forma»]. – Prodotto alimentare ottenuto dal latte (intero oppure totalmente o parzialmente...
feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....
FORMAGGIO (dal lat. formaticum, propr. "latte coagulato nella forma", usato volgarmente in luogo del classico caseus [donde cacio]; fr. fromage; sp. queso; ted. Käse; ingl. cheese)
Elia SAVINI
Aristide CALDERlNl
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Secondo il Congresso internazionale...
Stabilimento industriale nel quale ha luogo la trasformazione del latte in burro e formaggio. Si compone di vari locali principali: a) ricevimento del latte, attrezzato con piano di carico, bilance, lavabidoni; b) camera del latte (o latteria)...