NERVOSO, SISTEMA
Giovanni Berlucchi
Stefano Ricci
Fabrizio Toccaceli
Claudio Massenti
Stefano Ricci
(XXIV, p. 609; App. II, II, p. 400; III, II, p. 239; IV, II, p. 567)
Neurofisiologia generale. [...] non classificate.
Si tratta di malattie non frequenti; ogni medico dovrebbe tuttavia considerarle nella diagnosi differenziale di una forma involutiva in un bambino o in un giovane adulto, sia perché sono attualmente disponibili mezzi diagnostici ...
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MENTE
Antonio Rainone
Massimo Stanzione
Premessa.- Collocata com'è al punto d'incontro tra speculazione gnoseologica, metafisica, etica e teologica, nel corso del pensiero occidentale la m. e le funzioni [...] Wittgenstein, dovevano inaugurare tale tipo d'indagini).
Alle varie forme di comportamentismo logico è stato spesso obiettato di non riuscire di qualunque dispositivo genetico di riproduzione differenziale, premessa indispensabile per il verificarsi ...
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(II, p. 498; App. I, p. 87; II, i, p. 136; III, i, p. 70; IV, i, p. 101; V, i, p. 125)
Scienze alimentari e nutrizionali
di Emanuele Djalma Vitali
Sul finire del 20° sec., accanto ai tradizionali indirizzi [...] e premenarcali (Childhood onset anorexia nervosa 1994), cosí come forme tardive, anche successive alla menopausa. In questi ultimi casi, la diagnosi differenziale deve prestare attenzione a disturbi depressivi mascherati e ricercare precedenti ...
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Ingegneria biomedica
Serenella Salinari
Francesco Paolo Branca
Con i. b. si intende quel settore dell'ingegneria che utilizza le metodiche e le tecnologie proprie dell'ingegneria per la cura del paziente [...] risolto utilizzando una serie di amplificatori differenziali che consentono un efficace rigetto della biomedico, sono i seguenti: da 9 a oltre 16 milioni di pixel su lastra formato 35×43 cm² e cioè con una dimensione per pixel che va da 116 ...
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TRAPIANTI
Gino Doria
Fabrizio Trecca
. Biologia. - Introduzione. - I t. di organi, tessuti, o cellule suscitano da molti anni l'interesse di medici e biologi. Infatti, è molto antica l'idea di sostituire [...] differiscono soltanto a un singolo locus H denominato locus differenziale. Così, è stato visto nel topo che differenze antigeniche e dei lembi cutanei. T. e innesto rappresentano le forme della chirurgia più modema che è, appunto, quella sostitutiva ...
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Genetica
Raffaella Elli
(XVI, p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. 7; V, ii, p. 372)
Le tecniche veloci e sensibili sviluppatesi a partire dalla metà degli anni Settanta, che complessivamente [...] feto, sono sostituite da due γ (fig. 6). L'emoglobina è formata da quattro catene polipeptidiche, ciascuna legata a un gruppo eme contenente ferro. Numerose evidenze dimostrano che l'espressione differenziale dei geni nel fenomeno dell'imprinting è ...
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Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] 'AD poiché la sua prevalenza è nettamente superiore alle altre forme di demenza (80-90%, a seconda delle ricerche). I frequenti nelle fasi precoci di AD. Nella diagnosi differenziale bisogna tenere distinta la dimensione dell'agitazione psicomotoria. ...
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RETI NEURALI
Giuseppe Martinelli
La r.n. è un insieme di elementi semplici interconnessi in parallelo in larga misura, la cui organizzazione gerarchica è progettata in modo da interagire con gli oggetti [...] microstruttura e le sue regole di comportamento si formano autonomamente senza necessità di conoscerle. Nel caso dell N neuroni che interagiscono tra loro come descritto dalle seguenti equazioni differenziali
in cui: xj è lo stato del neurone j-esimo; ...
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In medicina, il termine d. indica il complesso di atti − sia conoscitivi che valutativi − necessari a pervenire alla diagnosi, ossia a identificare il quadro clinico presentato da un paziente con una o [...] diagnostico, viene indicata anche come d. differenziale e consta di successivi stadi procedurali, e corpo, agli organi esplorabili, valutando per lo meno il volume, la forma, le più grossolane variazioni delle stesse: in tal modo il medico ...
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La nozione di e. ha subìto in questi ultimi anni una notevole evoluzione grazie principalmente agli studî sperimentali e sull'uomo, che hanno condotto a una maggiore conoscenza della sua base anatomo-funzionale. [...] da quelli della epilessia psicomotoria. Una diagnosi differenziale sarà possibile in questi casi solo sulla numero di cause scatenanti, variabili a seconda dei soggetti e della forma di epilessia. Ricorderemo le emozioni, i traumi psichici, la fatica ...
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differenziale
agg. e s. m. [der. di differenza]. – 1. agg. a. Delle differenze, che tien conto delle differenze, che stabilisce o intende stabilire una differenza: pretendere, ottenere, concedere un trattamento d.; pedagogia d., che distingue...
geometria
geometrìa s. f. [dal lat. geometrĭa, gr. γεωμετρία, comp. di γῆ «terra» (v. geo-) e -μετρία «misurazione» (v. -metria)]. – 1. In senso ampio e generico, lo studio dello spazio e delle figure spaziali, originariamente sviluppatosi...