Faraday Michael
Faraday 〈fèrëdi〉 Michael [STF] (Newington Butts 1791 - Hampton Court 1867) Assistente di H. Davy (1813), soprintendente del laboratorio della Royal Institution di Londra (1821), dal 1824 [...] indotta in un circuito del quale vari il flusso magnetico concatenato: v. induzione elettromagnetica: III 173 b; per la formadifferenziale di essa, v. la medesima voce: III 174 b. ◆ [EMG] Gabbia di F.: struttura di conduttori filiformi collegata a ...
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equazioni di Maxwell
Mauro Cappelli
Relazione fondamentale dell’elettromagnetismo classico in grado di rappresentare le proprietà formali dei vettori elettrici e magnetici. La teoria ;dell’elettromagnetismo [...] di induzione (o spostamento) elettrico D, il campo magnetico H e il campo di induzione magnetica B. Nella loro formadifferenziale le equazioni di Maxwell possono scriversi:
dove ε0 è la costante dielettrica del vuoto. Le equazioni di Maxwell ...
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UNITARIE, TEORIE RELATIVISTICHE
Bruno FINZI
Il concetto di campo costituisce, per dirla con A. Einstein, "il maggior successo dell'uomo nella scienza". Esso permette dì rappresentare con continuità [...] , bensì in uno spazio-tempo curvo, riemanniano.
La geometria di uno spazio riemanniano è tutta individuata da una generica formadifferenziale quadratica come la [1], la quale però non può porsi, sempre e ovunque, valendosi di un medesimo riferimento ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La meccanica del continuo
James Cross
La meccanica del continuo
La trattazione della meccanica del continuo nel XVIII sec., in particolare dell'elasticità e della meccanica [...] e organizzato a partire da un materiale eterogeneo. La teoria del potenziale di Euler pone l'attenzione sulla formadifferenziale e sulla corrispondente funzione integrale, ovvero sull'equazione di Bernoulli, in cui figura questa funzione. Fino al ...
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integrale
integrale [s.m. e agg. Der. del lat. integralis, da integer "intero"] [LSF] Relativo alla considerazione di una totalità di elementi o che concorre alla costituzione di questa totalità. ◆ [ANM] [...] zero. Se C è una curva chiusa, si parla propr. di circuitazione. Questa nozione di i. curvilineo può essere estesa a una formadifferenziale lineare, espressa dalle funzioni X, Y, Z. ◆ [ANM] I. definito: data una funzione y=f(x) definita in un certo ...
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armonico
armònico [agg. (pl.m. -ci) e s.m. Der. del gr. harmonikós, da harmózo "accordare"] [LSF] Termine inizialmente proprio dell'arte musicale, dall'accez. relativa alle corde di alcuni strumenti [...] della fisica matematica, ∇2F=0, così chiamata in quanto la sua soluzione generale F è una forma a. (v. oltre). ◆ [ANM] Forma a.: formadifferenziale esterna F che soddisfa la condizione, generalizzazione dell'equazione a. di Laplace, ∇2F=0, con ∇2 ...
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delta 1
dèlta1 [La quarta lettera dell'alfabeto greco (min. δ, maiusc. Δ] [ANM] La lettera δ indica: (a) una variazione molto piccola della funzione, o grandezza, f cui è applicata (δf) e anche, estensiv., [...] relativ. molto piccole; (b) una formadifferenziale che non può essere espressa come un differenziale esatto; (c) la funzione d. più spesso e impropr., alla sua rappresentazione δ(x) nella forma di distribuzione regolare Tδ(f(x))=∫δ(x)f(x)dx; ...
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riemanniano
riemanniano 〈riimanniano〉 [agg. e s.m. Der. del nome di B. Riemann] [ALG] R. di una varietà algebrica: varietà reale i cui punti siano in corrispondenza biunivoca e bicontinua con i punti [...] di individuare i punti di una varietà a r dimensioni mediante certe coordinate (x₁, x₂, ..., xr) e s'introduca la formadifferenziale quadratica, definita positiva, ds2=Σij=rij=1 aij(x₁, x₂, ..., xr)dxidxj, i cui coefficienti aij sono convenienti ...
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chiuso
chiuso [agg. Der. del part. pass. clausus "non aperto, dotato di un confine" del lat. claudere "chiudere"] [ALG] Campo algebricamente c.: → campo. ◆ [ALG] Curva c.: curva priva di estremi, cioè [...] verso su essa, finisce con il tornare nel luogo stesso da cui era partito. ◆ [ANM] Formadifferenziale c.: quella il cui differenziale esterno è nullo: v. formedifferenziali: II 686 d. ◆ [ALG] Insieme c.: ogni insieme del piano, dello spazio o, più ...
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Kahler Erich Ernst
Kähler 〈kàalër〉 Erich Ernst [STF] (n. Lipsia 1906) Prof. di matematica nell'univ. di Königsberg (1936) e di Lipsia (1948), nel politecnico di Berlino (1958) e infine nell'univ. di [...] metrica, introdotta (1933) da K. su alcune varietà a struttura complessa (varietà kähleriane); si tratta di un tipo speciale di metrica hermitiana, caratterizzata dal fatto che la sua formadifferenziale esterna risulta una forma chiusa (dω=0). ...
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differenziale
agg. e s. m. [der. di differenza]. – 1. agg. a. Delle differenze, che tien conto delle differenze, che stabilisce o intende stabilire una differenza: pretendere, ottenere, concedere un trattamento d.; pedagogia d., che distingue...
geometria
geometrìa s. f. [dal lat. geometrĭa, gr. γεωμετρία, comp. di γῆ «terra» (v. geo-) e -μετρία «misurazione» (v. -metria)]. – 1. In senso ampio e generico, lo studio dello spazio e delle figure spaziali, originariamente sviluppatosi...