BASTIANELLI, Giannotto
Raoul Meloncelli
Nato a Fiesole (Firenze) il 20 luglio 1883, praticamente autodidatta, raggiunse assai presto una salda e seria preparazione musicale, tanto da divenire insegnante [...] , intellettualistico e sentimentale, che aveva viziato le forme della musica contemporanea. Musicista e poeta impetuoso, nella sua prima giovinezza era stato spinto dal desiderio di liberare l'arte contemporanea dalla corruzione, sostenendo con ...
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BERNARDO d'Argentina (Bernardo Alemanno, Bernardo d'Alemagna, Bernardo "il tedesco")
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Nacque a Strasburgo (Argentoratum), presumibilmente nel 1470, da Lorenzo. I suoi studi e gli inizi della sua attività [...] uguali diforma e di fonica" (Umicini) i due organi del duomo fiorentino.
"Ambedue erano composti di un Principale di 16 della "tromba" (Umicini). Quest'organo, cui per fortuna era stato lasciato "intatto il mirabile Ripieno con il flauto in ottava", ...
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GALEAZZI, Francesco
Carlo Tamassia
Della sua vita si hanno scarse e imprecise notizie: nacque nel 1758 a Torino dove, compiuti i primi studi musicali, diede presto prova, di fronte alla corte, di straordinaria [...] intorno al 1815), avendo scritto di argomenti politici, sarebbe stato tratto in arresto e quindi liberato sia per la sua nobiltà formale, sia perché, utilizzando tale forma musicale, si possono produrre eccellenti composizioni "con pochissime idee ...
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FRANCHI, Giovan Pietro
Alessandro Crispolti
Nacque a Pistoia intorno al 1651; la data si desume dall'atto di morte conservato nei registri dell'Archivio della S. Casa di Loreto, recante la data del [...] forma, né nella sostanza" (Rospigliosi, p. 8). Nel 1693 fu rappresentato a Firenze, nella chiesa dei padri della Congregazione dell'oratorio di S. Filippo Neri, il suo oratorio a 5 voci S. Monica nella conversione di s. Agostino.
Il testo è stato ...
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BRICCIALDI, Giulio
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Nacque a Temi il 2 marzo 1818 da Giovanni Battista e Margherita Santori. Da bambino iniziò lo studio del flauto con suo padre e alla morte di questo, volendo la famiglia avviarlo [...] del B. era stato accusato immeritatamente di debolezza e disuguaglianza del suono, oltre che di difettosa intonazione e di scarsa praticità; ne d'ispirazione, la condotta e la larghezza diformedi numerosissime e varie composiziom per il suo ...
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POLLAROLO, Orazio
Marco Bizzarini
POLLAROLO (Pollaroli, Polaroli), Orazio. – Nacque a Codogno intorno al 1634, ma fu attivo per quasi tutta la vita in territorio bresciano.
Le più dettagliate informazioni [...] aristocratico. Allo stesso Martinengo, nel settembre 1666, era stato dedicato il «drama ideale» per musica Le glorie d
Concepita come un florilegio di danze in forma bipartita per due violini e basso, l’Opera prima di Pollarolo rivela una scrittura ...
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GHIGNONE (Guignon), Giovanni Pietro (Jean Pierre)
Rossella Pelagalli
Appartenente a una famiglia di mercanti, nacque a Torino il 10 febbr. 1702 da Michele Angelo e da Maria Roger. Nella città natale [...] maîtres à dancer", titolo che non era stato più accordato dal 1695 e che gli valse l'appellativo di "dernier Roy des violons".
Tale incarico, violinistica italiana. Nelle sonate adottò principalmente la forma in 4 movimenti, organizzando quelle in 3 ...
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BERNARDI, Bartolomeo
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Nacque a Bologna circa il 1600. Nulla si conosce dei suoi studi musicali né dei suoi maestri, ma il suo talento di violinista e di compositore e la buona formazione ricevuta [...] per violino, vi rilevava "agile contrappunto, corrente modo di scrivere e leggera, alata figurazione, simili alla maniera di Torelli, senza per altro distinguersi, a riguardo della loro forma, dai lavori dei contemporanei ". Dallo stile bolognese ...
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GAGLIANO
Raoul Meloncelli
Famiglia di liutai attivi a Napoli dagli inizi del sec. XVIII alla metà del secolo XIX.
Capostipite della famiglia è Alessandro, nato a Napoli intorno al 1660. Destituita d'ogni [...] in duello un nobile napoletano della famiglia Mayo, sia stato aiutato dal cardinale Ascanio Filomarino nella fuga dalla città per facilmente distinguibile da quella cremonese; le volute sono diforma piccola e dall'intaglio talora trascurato, gli ff ...
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CAPECE (Capicio, Capicius), Alessandro
Benedetta Origo
"Romano", come egli stesso si definisce, nacque non a Roma, né a Teramo in Abruzzo, come sostenuto dal Fétis e dall'Eitner, e riportato da gran [...] es,anima mea dimostra che egli, fra i primi, sviluppò la forma dialogata: infatti queste parole vengono pronunciate solo dal tenore e dal dall'Eitner, il C. sarebbe stato al servizio di un tal cardinal Maiolatti di Ferrara. Ma il Casimiri chiarisce l ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...