. Termine usato, spesso nella formadi alto commissario per indicare amministratori straordinari, provvisorî, diversi da quelli normalmente previsti dalla legge. Il caso più frequente di gestioni commissariali [...] espressa col procedimento elettorale: pertanto la legge circonda tali atti (scioglimento, invio di commissario) di congrue garenzie: parere del Consiglio distato, di organi parlamentari, ecc.; b) presso gli enti più importanti (regioni, province) in ...
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Giurista, nato a Bologna il 10 settembre 1917. Laureato in giurisprudenza (1939), è prima assistente universitario ordinario (1939-43) e poi magistrato ordinario, ma l'esercizio delle relative funzioni [...] di diritto costituzionale (1967). In questa silloge si trovano anche i risultati di ricerche dedicate agli aspetti nuovi della formadi dedicato alla Libertà di manifestazione del pensiero (1975).
Alla stessa stregua sempre vigile è stato in B. il ...
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La costituzione della repubblica italiana definisce i comuni (e le provincie) quali "enti autonomi nell'ambito dei principî fìssati da leggi generali della repubblica, che ne determinano le funzioni" (art. [...] comuni e degli altri enti locali non compete più ad organi dello stato, ma ad un organo della regione, costituito nei modi che consentito un controllo di merito, nella formadi una richiesta motivata rivolta all'ente deliberante di riesaminare la sua ...
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Diritti che spettano alla persona in quanto essere umano, non dipendenti da una concessione dello Stato. Tali diritti possono essere riportati alla tutela della vita umana sotto ogni forma (contro l'uccisione, [...] Bassi, Belgio, Spagna, Norvegia, Svezia), mentre diverse formedi Unioni civili per le coppie omosessuali sono in vigore in a Stoccolma i rappresentanti di una cinquantina di governi per discutere di prevenzione al genocidio. È stata la prima volta, ...
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Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, R. fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di [...] della ragione giuridica naturale prendono forma e significato diverso secondo i tempi, i luoghi, le condizioni di civiltà in cui si applicano. Alla fondazione di una filosofia civile rispondente alle esigenze dello stato nazionale moderno mirò come a ...
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Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità.
Diritto
Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’i. [...] le leggi, lo Stato e la società debbono in ultima analisi servire al benessere degli i., traendo da ciò ogni giustificazione; l’individualismo così concepito è alla base di varie formedi contrattualismo e di liberalismo. Nelle teorie economiche ...
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Luogo in cui vengono recluse, per ordine del magistrato o di altre autorità, le persone private della libertà personale. Nell’antichità il c. era destinato ad assicurare sia la presenza dell’imputato al [...] di cui si ha notizia è il c. Mamertino in Roma, composto di un locale sotterraneo diforma quasi circolare e di da un lungo corridoio centrale. Altre innovazioni sono state introdotte dai moderni ordinamenti carcerari che prevedono la distinzione ...
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(App. V, i, p. 760)
Lo studio del fenomeno della delinquenza, condotto con metodo positivo, e quello del delinquente, condotto con i metodi naturalistici delle scienze comportamentali, sono trattati nell'Enciclopedia [...] urbani meridionali come Bari e Catania, e dalle gangs che spadroneggiano in numerosi centri metropolitani degli Stati Uniti.
Le gangs si formanodi solito attorno a un capo carismatico e sono caratterizzate da un'alta variabilità nel numero dei ...
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(X, p. 498; App. I, p. 435)
Nell'uso moderno il termine cittadinanza tende a presentare due significati distinti: uno teorico-politico e l'altro più propriamente giuridico. Nel primo caso c. designa lo [...] del welfare state. Per Marshall la c. moderna è uno status che attribuisce diritti e doveri ai nuovi ceti sociali che emergono con lo sviluppo della società industriale dalla seconda metà del Settecento. Mentre le forme premoderne di appartenenza ...
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NAZIONI UNITE
Angelo TAMBORRA
1. - Scoppiata la seconda Guerra mondiale, i progetti di studiosi isolati e di raggruppamenti culturali, proponenti l'organizzazione della pace dopo la fine della guerra, [...] internazionale non si esauriscono sempre nelle abituali formedi aggressione. Talvolta possono essere il caos economico a un Dominion dell'Impero britannico e a due stati dell'America latina) sono stati eletti nel 1946, per un anno Egitto, Messico e ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...