Musicista (Pesaro 1792 - Passy, Parigi, 1868). Figlio di un suonatore di trombetta e di un buon soprano, a Lugo cominciò a profittare degli insegnamenti (clavicembalo e canto) di don Giuseppe Malerbi, [...] che veramente una naturale indolenza, unita a molte fastidiose contrarietà pratiche e allo stato precario della sua salute (nel 1831 R. era stato colpito da una grave formadi esaurimento nervoso), abbia fatto svanire a poco a poco nel maestro quello ...
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Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] De republica (iniziata nel 54 e, dopo varî rimaneggiamenti, compiuta nel 51), C. si occupa dello Stato e della migliore formadi governo. Le dottrine platoniche e aristoteliche, che ne forniscono lo spunto, vengono qui rielaborate in funzione della ...
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Nell’antichità classica, panno, generalmente di lino, usato sia come tovagliolo, sia come acconciatura femminile. Gli antichi agronomi chiamarono m. (perché spesso eseguite su tela) ogni rappresentazione [...] presentano in un cromosoma intatto. Tale collezione di cloni, detta contig (➔ contiguo), contiene un tratto continuo di cromosoma sotto formadi regioni sovrapponibili; per identificare i membri di un contig si possono identificare i membri adiacenti ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] percezioni (la percezione è definita da L. "stato passeggero che comprende e rappresenta una molteplicità nell'unità gradi della realtà, è dotata di siffatta attività rappresentativa che si distribuisce nella formadi una sempre maggiore chiarezza e ...
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Filosofo (Röcken, presso Lützen, 1844 - Weimar 1900). Nella sua opera convivono una violenta critica distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell'Occidente da Socrate [...] a guidarne la vita e a provocare la scoperta di nuovi valori, ma si pone come ostacolo a ogni formadi rinnovamento. La nozione nietzschiana di morte di Dio appare quindi molto diversa da ogni formadi ateismo tradizionale o comunque fondato su pure ...
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Filosofo tedesco (Messkirch, Baden, 1889 - Friburgo 1976). Compì gli studi universitari a Friburgo in Brisgovia, dove conseguì la laurea in filosofia nel 1913 con una tesi su Die Lehre vom Urteil in Psychologismus, [...] considerata la proposizione o, meglio, quelle formedi proposizione e di giudizio che siano conformi alle regole della finitezza. Per questi ultimi sviluppi il pensiero heideggeriano è stato accostato da un lato anche a correnti recenti del pensiero ...
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Chimico e fisico inglese (Newington, Surrey, 1791 - Hampton Court 1867). Di umili origini (era figlio di un fabbro), F. lavorò per alcuni anni come apprendista presso un rilegatore di libri; il suo acuto [...] nei Thoughts on ray-vibrations (1846), la replica di F. prese la formadi un'originale visione immaterialistica dei fenomeni, in cui (v. dinamo). Un dispositivo analogo al disco di F. era stato realizzato precedentemente da P. Barlow (v.), il quale ...
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Medico (n. Isola di Coo, 460 a. C. circa - m. 370 a. C. circa). Praticante e maestro di medicina in Atene e in Tessaglia, I. fu, secondo la testimonianza di quasi contemporanei come Platone e Aristotele, [...] così profonde differenze di teoria e di metodo che esse sono state attribuite a scuole diverse e rivali: le scuole di Coo e Cnido in particolare, sulla base, soprattutto, della testimonianza galenica. Il Corpus si formò probabilmente all'inizio ...
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Astronomo e cosmologo polacco (Thorn, od. Toruń, 1473 - Frauenburg, Prussia Orientale, od. Frombork, voivodato di Olsztyn, 1543). Di famiglia slesiana di lingua tedesca, ma avversa all'Ordine Teutonico, [...] fu ritrovata solo nel 1877. Nel Commentariolus egli espone in formadi postulati i principî del suo sistema mostrando, senza darne per della specificità dell'opera di C.; come del resto non è sufficiente, sebbene sia stata forse decisiva nell'indurlo ...
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Poeta latino (Venosa 65 a. C. - Roma 8 a. C.). Nacque da padre libertinus, come egli stesso dice, e fu educato a Roma, dove ebbe come primo maestro Orbilio; compiuti i vent'anni si recò ad Atene, a completare [...] O. F. torna al genere dei sermones, concepiti ora in formadi epistola poetica: intorno al 20 appare il 1° libro delle vita, egli cercò di sottrarsi, per quanto era possibile, alla tempesta che travagliava la società e lo stato romano. Ma non ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...