ANTELAMI, Benedetto
Roberto Salvini
Il nome dell'A. appare per la prima volta, con la data 1178, sul rilievo della Deposizione di croce nel duomo di Parma ("anno milleno centeno septuagesimo octavo [...] uno stato d'animo di commosso raccoglimento e trova il suo linguaggio più proprio nella tensione fra l'arcaico e il nuovo, fra la tradizionale inerzia della massa e il nuovo affinarsi di questa in una percezione delicatamente pittorica della forma e ...
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D'ORSI, Achille
Luciana Soravia
Nacque a Napoli il 6 ag. 1845 da Giovanni e Giovanna Feola. Nel 1857 si iscrisse al Reale Istituto di belle arti di Napoli, dove frequentò la scuola di scultura allora [...] due forze opposte, l'una mi cacciava di lì e l'altra mi teneva fisso; la bruttezza del soggetto e la sua forma mi ripulsava, e l'evidenza e l emblema delle classi più umili, ridotte in uno statodi abbrutimento senza speranza. L'opera, in buona parte ...
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PASCOLI, Lione
Serenella Rolfi Ožvald
PASCOLI, Lione (Leone). – Nacque a Perugia il 3 maggio 1674, da Giandomenico e Maria Ippolita Mariottini, entrambi appartenenti a «onorate famiglie perugine» (Comolli, [...] fiorentino (1733, p. 5). Circolato ampiamente in forma manoscritta dal 1722, il testo venne pubblicato nel 1733 progetti per istabilire un ben regolato commercio nello stato della chiesa, per gli eredi di Cornelio d’Egmond [Perugia] 1733; Il Tevere ...
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CARRÀ, Carlo
Giuseppe Marchiori
Figlio di Giuseppe e Giuseppina Pittolo, nacque a Quargnento (Alessandria) l'11 febbraio del 1881. Nel 1899-1900 il C. fu per la prima volta a Parigi, poi a Londra; ma [...] accadere".
Roberto Longhi, che del C. è stato il critico e lo storico più attendibile, di espressione di sentimenti pittorici senza tener calcolo soprattutto di questi elementi architettonici che subordinano a sé tutti i valori figurativi diforma ...
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CASTELLAMONTE, Carlo di
Luciano Tamburini
Figlio di Cesare, nacque intorno al 1560, e fu quindicesimo conte di Castellamonte della linea Cognengo. Fu tra i primi patrizi piemontesi professionalmente [...] Tale spazio "abnorme" è stato inteso dalla Griseri quale esempio primario di "maniera grande" del barocco, Torino 1967, p. 109-119 e passim;P. Scarzella-S. Coppo, in Forma urbana ed architettura nella Torino barocca, Torino 1968, I, 2, pp. 1055-1060, ...
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BOCCIONI, Umberto
Maurizio Calvesi
Figlio di Raffaele, impiegato di prefettura, e di Cecilia Forlani, romagnoli, nacque a Reggio Calabria il 19 ott. 1882. Seguì la famiglia nei vari spostamenti a Genova, [...] pittorica dei diversi stati d'animo plastici di una partenza - scriveva il B. nella presentazione alla mostra futurista della galleria Bernheim-Jeune - certe linee perpendicolari, ondulate e come spossate, qua e là attaccate a formedi corpi vuoti ...
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CRETI, Donato
David Miller
Nacque a Cremona il 24 febbr. 1671 da Giuseppe e da Anna Caffi, sorella dei pittori Ludovico e Francesco e quindi cognata di Margherita Caffi.
Giuseppe (Gioseffo) nacque nel [...] di "ragazzino" poiché era il più giovane degli allievi del Pasinelli. È anche da notare il fatto che questi era stato allievo di (nella collez. della Cassa di risparmio di Bologna redazioni di bottega, in formato minore, di tutte e sette: A. Emiliani ...
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CECIONI, Adriano
Norma Broude
Nacque da Giuseppe e da Emiliana Cecchini in Vaglia (Firenze) il 26 luglio 1836. Frequentò l'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove studiò nel sesto decennio del secolo [...] a lui si formò la cosiddetta "scuola di Resina" frequentata appunto da giovani pittori (in particolare M. De Gregorio, G. De Nittis e F. Rossano) che il C. incoraggiava su un programma simile a quello che già da vari anni era stato seguito dall ...
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BARTOLOZZI, Francesco
Alfredo Petrucci
Nacque a Firenze il 25 sett. 1728 da Gaetano, pistoiese, e da Maddalena Pieri. Suo padre, che aveva bottega di orefice sul Ponte Vecchio, pensava di fame senz'altro [...] per quanto suscettibile di ulteriori sviluppi, era ormai formata. Wintuizione ch'egli aveva della forma sotto la specie del ma appariva subito agli occhi di tutti nuova nel modo e nel tono. Ciò che di meglio era stato prodotto in quel secolo a ...
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CESI (Ceci), Bartolomeo
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Bologna il 16 ag. 1556, come afferma il Malvasia e confermano i documenti, da un Nicola, di condizione agiata. Fu posto, grandicello (Malvasia), alla [...] è giustamente considerato il suo capolavoro, e che già era stato tanto ammirato dal Reni secondo il Malvasia: la Vergine adorata daiss e atmosfere diffuse a una chiara indicazione diforma e linea.
Un buon numero di informazioni sull'opera del C. ci ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...