Giuseppe Vacca
Uomo politico italiano (Genova 1893 - Jalta 1964). Animatore con A. Gramsci del giornale l'Ordine nuovo, aderì al Partito comunista d'Italia (1921); dopo l'arresto di Gramsci divenne segretario [...] sperimentata in Russia nel 1917, realizzata con il consenso democratico e non con un putsch, e una formadistato pluralistico, nel quale le classi lavoratrici avrebbero potuto esercitare la direzione politica senza dover ricorrere alla dittatura ...
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Movimento politico italiano fondato nel 1919 da B. Mussolini, giunto al potere nel 1922 e rimasto al governo dell’Italia fino al 1943.
Per estensione il termine indica movimenti e regimi sorti in Europa [...] messi praticamente fuori legge. La stampa venne fascistizzata, i giornali di opposizione furono soppressi o cambiarono proprietà. Nessuna formadi critica al governo, allo Stato e ai loro rappresentanti era consentita (l. 2008/1926); fu reintrodotta ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] . Nel 2014 Tusk, dopo essere stato nominato presidente del Consiglio europeo, si è dimesso e Komorowski ha affidato a E. Kopacz, già presidente della Camera bassa e militante del partito Piattaforma civica, l'incarico diformare un nuovo governo. Al ...
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Strategia
Luigi Bonanate
Carlo Jean
(XXXII, p. 823; App. II, ii, p. 916; III, ii, p. 854; V, v, p. 303)
Parte introduttiva
di Luigi Bonanate
Plurisemanticità del termine
Se in una qualsiasi relazione [...] del contendere fosse la modalità dell'organizzazione dei loro rapporti economico-sociali, in una parola la formadiStato. L'ideologia irruppe così sulla scena planetaria, 'sconfinandone' ogni limitazione territoriale, storiografica o culturale ...
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Federalismo
Sergio Bartole
(XIV, p. 932; App. II, i, p. 911)
Considerazioni generali sul dibattito attuale in materia di federalismo
Nell'ultimo decennio del sec. 20° il dibattito politico non solo [...] e Cecoslovacchia avrebbero potuto trovare una giusta conciliazione fra le basi del nuovo sistema politico e la forma federale diStato, il risveglio delle 'nazioni' dell'Europa centro-orientale ha portato alla dissoluzione dei rispettivi ordinamenti ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] dove pure la dottrina conserva il carattere di filosofia ufficiale distato, affiorano, anche se spesso ai Sovietica, dove prende per lo più la formadi un maggiore interesse per gli scritti giovanili di Marx e, in particolare, per la concezione ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] ciò significhi "preparazione alla democrazia sociale, cioè ad un nuovo diritto, ad una nuova morale, ad una nuova formadi famiglia e distato, ad una nuova civiltà in somma" (a C. Prampolini, 1° giugno 1890). La collaborazione con Turati fu intensa ...
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Concetti, problemi e ideali di Norberto Bobbio
sommario: 1. Il problema della definizione. 2. Pace negativa e positiva. 3. La pace come valore. 4. L'ideale della pace perpetua. 5. Pacifismo istituzionale [...] essere dello stesso tipo del rapporto fra Stato centrale e Stati membri in uno Stato federale democratico, come gli Stati Uniti; la logica conclusione del secondo è invece la scomparsa di ogni formadiStato. Il primo vede la soluzione definitiva del ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] , sostenendo che "i diritti degli italiani si stabiliscono non solo in confronto all'una o all'altra formadiStato, ma in confronto dello Stato stesso" (Discorsi politici, 1969, p. 44). Così metteva a nudo il problema del trapasso alla democrazia ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...