Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] sue antiche forme», accettando «vocaboli nuovi per designare idee e cose nuove»; concesse quindi un certo spazio ai forestierismi, pur segnalandoli tra parentesi quadre: babà, banjo, clown, club (Marazzini 2009: 386-387), e manifestò di fatto una ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] diretto da Bertoni: era fondato sull’uso comune, riscontrato con quello degli autori moderni, e proponeva le sostituzioni dei forestierismi (nel programma redazionale si citavano casi come primato invece di record, lista invece di menu, ecc.) e anche ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] 1977: 95, 101; Scavuzzo 1988: 80-81, 88-89). La ricettività verso i ➔ neologismi, i ➔ linguaggi settoriali, i ➔ forestierismi è superiore a quella riscontrabile in altri testi coevi; la percentuale di ➔ francesismi è ancora soverchiante rispetto a ...
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Per italiano di Svizzera si intende qui l’insieme delle varietà di lingua italiana presenti sul territorio della Confederazione Elvetica. Ne fanno parte sia l’italiano della Svizzera italiana, sia le varietà [...] la quantità, nel campione di italiano parlato nella Svizzera italiana utilizzato da Pandolfi (2006) i regionalismi e i forestierismi costituiscono assieme lo 0,81% delle occorrenze dell’intero corpus; e va tenuto presente che il regionalismo in ...
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Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] di frequenza dell'italiano parlato (1993) la quota di 'esotismi' (comprendente anche eventuali latinismi, grecismi e altri forestierismi) è appena dello 0,3%. L'anglicismo subisce una più o meno completa italianizzazione fonetica (per es., bomber ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] storia; al genio retorico poi pertengono il lessico, sempre aumentabile, aperto quindi ai neologismi, ai dialettalismi, ai forestierismi, e la costruzione con le sue possibilità di marcatezza espressiva in cui rientrano le inversioni.
Un buon punto ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] regione, ma di tutto un mondo, di latinitas e urbanitas, cioè di una lingua fondata sulla tradizione latina, priva perciò di forestierismi, e basata sull’uso delle classi più elevate di Roma, e quindi aliena da forme dialettali, rustiche e plebee. Si ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] entrati in lingue straniere; specularmente, i dialetti non di rado hanno fatto da tramite all’ingresso in italiano di forestierismi (è il caso di cocchio, che rappresenta un adattamento ipercorretto del settentrionale còcio, dall’ungh. kocsi [ˈkoʧi ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] ne definisce bene il programma selettivo-discriminatorio (Marazzini 1993: 169-192).
Ma intanto in italiano entrano numerosi forestierismi, dalle lingue iberiche per via dell’egemonia spagnola su gran parte dell’Italia (D’Agostino 1994; ➔ ispanismi ...
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forestierismo
s. m. [der. di forestiero]. – In genere, ma poco com., moda o usanza venuta da un paese straniero. Più com., parola, locuzione, o anche costrutto sintattico, introdotti più o meno stabilmente in una lingua da una lingua straniera,...
forestiero
forestièro (meno com. forestière; ant. o pop. forastièro, forastière) s. m. (f. -a) e agg. [dal provenz. forestier, der. del lat. foris «fuori»]. – Persona che non è nativa del luogo in cui si trova, né ha in esso stabile residenza,...