Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] da vicino all’etimo latino, come opprimere «coprire», risorgere «risollevare», sviluppare «liberare». Importanti inoltre i forestierismi, che servono a rendere il tono delle conversazioni mondane che sono parte integrante della rappresentazione. La ...
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Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] assume una nuova e significativa pregnanza in quanto consente una maggiore libertà espressiva, estesa all’uso dei traslati, dei forestierismi e dei neologismi, pur nei limiti del «bon giudicio», secondo quanto è detto nel cap. 35 del libro I ...
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INVREA, Gaspare (pseudonimo Remigio Zena)
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Torino il 23 genn. 1850 dal marchese Fabio e da Teresa Galleani d'Agliano (che, seguendo un'antica consuetudine, aveva voluto partorire [...] inedita di Remigio Zena, in La Rass. della letteratura italiana, LXXXVIII (1994), 1-2, pp. 170-195; P. De Ventura, Forestierismi e neologismi nella lingua poetica di Remigio Zena, in Studi linguistici italiani, XX (1994), 2, pp. 256-272; M. Di ...
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MAGALOTTI, Lorenzo. - Nacque il 13 dic. 1637 a Roma dal patrizio fiorentino Orazio, prefetto dei corrieri di Urbano VIII, e da Francesca Venturi.
Dall'età di tredici anni fu convittore nel Seminario romano, [...] antipuristico del MAGALOTTI, Lorenzo trova puntuale applicazione in tutti i suoi scritti: basti pensare al largo accoglimento di forestierismi.
Il MAGALOTTI, Lorenzo fu molto attivo anche come traduttore, e pure in questo campo la sua curiosità lo ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] dovesse essere presa nella sua interezza, senza discriminare il buono e il cattivo (da identificare in neologismi e forestierismi); i neologismi possono anche essere contrastati, se si ritengono superflui: «ma poi, se malgrado la resistenza e l ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] (high, ride=[ha'] [ra'd]). L'accento cade non di rado su sillabe diverse, specie nei forestierismi (S.U.: cígarette, ínquiry, résearch, wéekend; Gran Bretagna cigarétte, inquíry, reséarch, weekénd). Certe ortografie ''sensazionali'', usate ...
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forestierismo
s. m. [der. di forestiero]. – In genere, ma poco com., moda o usanza venuta da un paese straniero. Più com., parola, locuzione, o anche costrutto sintattico, introdotti più o meno stabilmente in una lingua da una lingua straniera,...
forestiero
forestièro (meno com. forestière; ant. o pop. forastièro, forastière) s. m. (f. -a) e agg. [dal provenz. forestier, der. del lat. foris «fuori»]. – Persona che non è nativa del luogo in cui si trova, né ha in esso stabile residenza,...