In linguistica (in cui più comunemente si usa il sinonimo prestito), parola, locuzione o anche costrutto sintattico introdotti più o meno stabilmente in una lingua da una lingua straniera, sia nella forma originaria (per es., l’ingl. week-end) sia con adattamento alla struttura fonetica e morfologica della lingua d’arrivo (per es., bistecca); in qualche caso, non è un elemento lessicale che viene ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] (in ingl. foreign-word e loan-word), sebbene ne sia stata mostrata l’ambiguità e la scarsa fondatezza: anche un forestierismo integrale non adattato – che non è catapultato dall’esterno ma risponde sempre a una qualche esigenza dei parlanti – già nel ...
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Fra le diverse tipologie del prestito (➔ prestiti), il calco (nella sua accezione linguistica il termine è usato la prima volta in Francia alla fine del XIX secolo, ma furono poi A. Meillet e Ch. Bally [...] del cervello, summit conference in conferenza al vertice. In questo modo, come si distinguono i forestierismi integrali dai forestierismi adattati, ci sono calchi perfetti che riproducono fedelmente la struttura dell’archetipo, e calchi imperfetti o ...
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La portata complessiva dell’➔interferenza russa nella lingua italiana è stata largamente sottovalutata. In effetti, sia in età zarista sia nella fase compresa tra la Rivoluzione d’ottobre e la dissoluzione [...] lessicografia permettono di collocare il russo in una posizione rispettabile nella classifica degli apporti stranieri (➔ forestierismi) al lessico italiano, subito dopo l’inglese (➔ anglicismi), il francese (➔ francesismi), lo spagnolo (➔ ispanismi ...
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In linguistica il prestito indica un qualsiasi fenomeno di ➔ interferenza, dovuto al contatto e all’influsso reciproco di comunità che parlano lingue diverse, e non solo lingue letterarie o generalmente [...] a parlante o trasmessa dai mezzi di comunicazione, all’interno di ambiti settoriali, o a vasto raggio: di solito i forestierismi diffusisi per via orale e di larga circolazione sono caratterizzati da un più profondo adattamento alla pronuncia e alla ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] diretto da Bertoni: era fondato sull’uso comune, riscontrato con quello degli autori moderni, e proponeva le sostituzioni dei forestierismi (nel programma redazionale si citavano casi come primato invece di record, lista invece di menu, ecc.) e anche ...
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L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] nuovi conii, le nozioni di «regia» e di «regista» erano espresse, al cinema, con una messe di sinonimi (talora forestierismi e calchi), d’origine teatrale: direzione (artistica), mise en scène, messa in scena, inscenamento, i(n)scenatura, direttore ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] una serie di particolarità che riguardano la loro posizione nella struttura sillabica. Le parole con finale consonantica (si tratti di forestierismi o di acronimi, come GIP o TAC) sono ormai accettate (e quasi tutte le consonanti possono comparire in ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] o l’equilibrato Dizionario di pretesi francesismi (1858) di Prospero Viani, in cui si riammettevano molti dei forestierismi burocratici infondatamente proscritti. E talora ci si poneva quello che oggi si chiamerebbe il problema della semplificazione ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] è dato dalla presenza di elementi estranei al retaggio umanistico-rinascimentale (termini tecnico-scientifici, ma anche ➔ forestierismi, ➔ dialettismi, ecc.) che si possono considerare a tutti gli effetti come cultismi. Già la lingua poetica ...
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forestierismo
s. m. [der. di forestiero]. – In genere, ma poco com., moda o usanza venuta da un paese straniero. Più com., parola, locuzione, o anche costrutto sintattico, introdotti più o meno stabilmente in una lingua da una lingua straniera,...
forestiero
forestièro (meno com. forestière; ant. o pop. forastièro, forastière) s. m. (f. -a) e agg. [dal provenz. forestier, der. del lat. foris «fuori»]. – Persona che non è nativa del luogo in cui si trova, né ha in esso stabile residenza,...