Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] (che il VIT, a differenza del GRADIT, inserisce sotto la voce appoco) o i forestierismi ex aequo, word processor, nouvelle cuisine. I forestierismi, nel GRADIT, sono trattati individualmente anche quando a un loro elemento sia dedicata una voce ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] regione, ma di tutto un mondo, di latinitas e urbanitas, cioè di una lingua fondata sulla tradizione latina, priva perciò di forestierismi, e basata sull’uso delle classi più elevate di Roma, e quindi aliena da forme dialettali, rustiche e plebee. Si ...
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La formazione delle parole riguarda l’insieme dei meccanismi e dei procedimenti di cui una lingua si serve per costruire parole (dette più tecnicamente lessemi), e permette quindi il continuo arricchimento [...] dal giapponese; computer, mouse dall’inglese) e i ➔ calchi (grattacielo dall’ingl. skyscraper, retroterra dal ted. Hinterland; ➔ forestierismi). Le opere lessicografiche seguono l’evoluzione del lessico di una lingua sia tramite gli aggiornamenti dei ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] per tradizione indiretta (➔ latinismi o ➔ cultismi);
(c) le parole prese da altre lingue, cioè i ➔ prestiti (o forestierismi); a questa categoria appartengono anche i ➔ dialettismi e i gergalismi;
(d) le parole formate in italiano, le cosiddette ...
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Ogni lettera dell’➔alfabeto ha un nome, non sempre coincidente con il suono che essa rappresenta. Per giunta, il nome delle lettere può cambiare nel tempo o risentire dell’influsso di altre lingue. Per [...] non doppia vu;
(d) ‹x› si chiama ics, e si trova solo in parole di origine greca o latina o comunque in forestierismi, sigle come xl per «extralarge» (ma si sente pronunciare spesso per indicare il pareggio sulla schedina);
(e) ‹y› (che corrisponde a ...
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L’aplologia (dal gr. haplôus «semplice» e lógos «discorso, parola») è un fenomeno di semplificazione fonica e grafica (in quest’ultimo caso si parla, più precisamente, di aplografia) che consiste nella [...] a cura di A. Schiaffini & B. Migliorini con un’appendice di cinquemila voci e gli elenchi dei forestierismi banditi dall’Accademia d’Italia, Milano, Hoepli (1a ed. Dizionario moderno. Supplemento ai dizionari italiani, 1905).
Migliorini, Bruno ...
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La vocale di appoggio è una vocale che facilita la pronuncia sia di consonanti o di sequenze consonantiche particolarmente difficoltose, perché rare, complesse e dunque marcate dal punto di vista della [...] . Interessa pertanto le varietà centro-meridionali e quelle toscane (➔ toscani, dialetti), le quali tendono a ‘regolarizzare’ i forestierismi e le sigle che escono in consonante (ad es., fior. [ˈimpse] «INPS», napol. [ˈlapːəsə] «lapis», calabr ...
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I grafemi sono le unità grafiche elementari, non suddivisibili ulteriormente, che servono a riprodurre nello scritto i suoni di una lingua. Il termine, modellato sulla serie fonema, morfema, ecc., contiene [...] altomedievali, per es., l’occlusiva velare sorda era comunemente indicata col grafema greco ‹k›, oggi presente ‘di rientro’ nei forestierismi, mentre il nesso ‹ch› si è affermato solo più avanti, perché dotato di un corrispondente per la sonora ‹gh ...
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Il termine plurale (dal lat. plurāle, neutro, da plūs, pluris col suff. -ālis) indica uno dei valori che può assumere la categoria grammaticale del ➔ numero in italiano, insieme al singolare. In altre [...] in -a si registra una tendenza all’invariabilità, accanto alla tenuta maggiore della forma al plurale in -e, nei ➔ forestierismi (soap-opera, iguana, ecc.) e in alcuni nomi (fototessera, autobomba).
Vanno poi ricordati i nomi che hanno solo il ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] è segnalato dalla tendenza della grafia italiana ad accettare grafie straniere che riflettono anche il gusto comune per il forestierismo e per le neoformazioni colte: di nuovo la grafia è questione di stile e specchio dei cambiamenti della società ...
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forestierismo
s. m. [der. di forestiero]. – In genere, ma poco com., moda o usanza venuta da un paese straniero. Più com., parola, locuzione, o anche costrutto sintattico, introdotti più o meno stabilmente in una lingua da una lingua straniera,...
forestiero
forestièro (meno com. forestière; ant. o pop. forastièro, forastière) s. m. (f. -a) e agg. [dal provenz. forestier, der. del lat. foris «fuori»]. – Persona che non è nativa del luogo in cui si trova, né ha in esso stabile residenza,...