È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] frequenti errori quali l’apostrofo in casi come un’altro, la virgola che separa il soggetto dal predicato, ecc.), forestierismi, dialettalismi, asperità lessicali, indicativi al posto di congiuntivi (penso che è meglio, se lo sapevo ci venivo), ecc ...
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Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Dagli ‘esodati’ allo ‘spread’ con tutti i suoi derivati (caro-spread, anti-spread). Questi alcuni dei termini più ricorrenti nel corso dell’anno. Insieme a ‘tecnogoverno’ [...] al rialzo del valore indicato dallo spread) e spreaddometro (il misuratore dello spread) e ha accolto nell’uso il forestierismo spread-watching (l’attenzione maniacale per l’oscillazione dello spread).
Alla situazione precaria dell’economia greca fa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La recente rivalutazione critica della poesia e dei poeti del Seicento, con le figure [...] agli aspetti del reale. Parallelo all’allargamento tematico è lo sperimentalismo linguistico: vengono così accolti termini tecnici, forestierismi e neologismi, spesso per una ricerca di sorpresa e di meraviglia, che viene a sua volta amplificata ...
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BERGANTINI, Gian Pietro
Gian Luigi Beccaria
Nacque a Venezia il 4 ott. 1685. Ancor giovane si trasferì a Bologna per studiare nel collegio dei gesuiti S. Luigi Gonzaga; dopo otto anni trascorsi a Bologna, [...] e il Lombardelli, e addirittura l'Ulloa e il Ramusio, tutt'altro che puristi, liberissimi anzi nell'accogliere in gran copia forestierismi; indicativa poi l'inclusione, per il Sei e Settecento, di autori come il Rosa, il Botero, il Maggi, Carlo dei ...
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I grafemi sono le unità grafiche elementari, non suddivisibili ulteriormente, che servono a riprodurre nello scritto i suoni di una lingua. Il termine, modellato sulla serie fonema, morfema, ecc., contiene [...] altomedievali, per es., l’occlusiva velare sorda era comunemente indicata col grafema greco ‹k›, oggi presente ‘di rientro’ nei forestierismi, mentre il nesso ‹ch› si è affermato solo più avanti, perché dotato di un corrispondente per la sonora ‹gh ...
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TORTI, Francesco
Gabriele Scalessa
TORTI, Francesco. – Nacque a Bevagna, il 30 settembre 1763, primogenito di tre figli, da Giacinto, giureconsulto, e Teresa Rubini, discendente di una famiglia nobile [...] di scienze, lettere ed arti, t. II (aprile-maggio-giugno del 1819), sosteneva che non era lecito anteporre i forestierismi alla ricchezza della nostra lingua e alle regole degli antichi, replicò ancora con una Risposta ai puristi, stampata presso ...
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LORENZI, Costantino
Mario Allegri
Nacque a San Nicolò di Terragnolo, presso Rovereto, nel 1754. La distruzione dell'archivio parrocchiale ha cancellato ogni traccia della famiglia, che si sa comunque [...] lo scadimento in cui la lingua italiana "con grave danno delle buone lettere presentemente si trova" (p. 6), corrotta dai forestierismi che come tanti "proci [(] insidiano il verginale suo onore" (p. 10), il L. proponeva l'imitazione dei toscani tre ...
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ERRANTE, Vincenzo
Rosario Contarino
Commediografo siciliano, nacque probabilmente a Castelbuono (Palermo), dove in ogni caso visse e operò; la sua data di nascita si deve collocare all'incirca nel 1578, [...] di "popelline tonde e bianche come la neve"). Autore colto ed emendato, l'E. riduce al minimo la presenza dei forestierismi e non attinge nemmeno dal dialetto, limitandosi a ricorrere talvolta a vocaboli rari e gergali e una volta anche al latino ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] (influenzarono persino la Chiesa; ➔ Chiesa e lingua), destarono solo reazioni negative a Firenze, dove pareva inammissibile che un forestiero (Bembo era un patrizio veneziano) si fosse permesso di dare le regole del volgare toscano. Si tenga presente ...
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RIGUTINI, Giuseppe
Emiliano Picchiorri
RIGUTINI, Giuseppe. – Nacque il 31 agosto 1829 a Lucignano di Val di Chiana, in provincia di Arezzo, da Lorenzo, fabbro, e da Assunta Marsili, primogenito di sette [...] ’italiano, come acclimatare e lampista in luogo di acclimare e lampadista: accetta dunque alcune italianizzazioni di forestierismi, come tranvai per tramway e registra senza particolari note di biasimo voci come ballottaggio, bancarotta, bastimento ...
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forestierismo
s. m. [der. di forestiero]. – In genere, ma poco com., moda o usanza venuta da un paese straniero. Più com., parola, locuzione, o anche costrutto sintattico, introdotti più o meno stabilmente in una lingua da una lingua straniera,...
forestiero
forestièro (meno com. forestière; ant. o pop. forastièro, forastière) s. m. (f. -a) e agg. [dal provenz. forestier, der. del lat. foris «fuori»]. – Persona che non è nativa del luogo in cui si trova, né ha in esso stabile residenza,...